CSI Lifecycle Services, l’equilibrio tra innovazione e sostenibilità

CSI Lifecycle Services, l’equilibrio tra innovazione e sostenibilità

Dal noleggio al ricondizionamento, fino allo smaltimento responsabile, CSI Lifecycle Services supporta le imprese nella gestione degli asset IT, riducendo l’impatto ambientale e potenziando la sicurezza per stare al passo con il cambiamento del mercato

In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente e la sostenibilità assume un ruolo imprescindibile, la gestione del ciclo di vita degli asset IT si configura come una leva strategica per le imprese. CSI Lifecycle Services è un player di rilievo nel mercato italiano e internazionale, specializzato nella gestione completa degli asset IT, dalla fase di acquisizione fino alla dismissione controllata. Parte di una multinazionale giapponese operante in oltre 50 paesi, l’azienda vanta una consolidata esperienza nel noleggio di tecnologie informatiche, proponendo soluzioni innovative per affrontare le sfide legate all’obsolescenza delle apparecchiature e alla transizione ecologica.

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«Aiutiamo i clienti a gestire l’intero ciclo di vita degli asset IT, dal momento dell’ordine al vendor fino alla dismissione in conformità con le normative ecocompatibili più rigorose» – dichiara Federico Marchese, country manager per l’Italia di CSI Lifecycle Services, sottolineando l’approccio a 360 gradi dell’azienda.

Trend tecnologici

Il settore IT sta vivendo una trasformazione profonda, guidata dall’adozione dell’intelligenza artificiale e dalla crescente focus su sostenibilità ambientale e green IT. «Ciò che acquistiamo oggi può diventare obsoleto in pochi mesi» – spiega Marchese. «Il noleggio rappresenta quindi una soluzione flessibile per le aziende che desiderano rimanere competitive, evitando lunghi ammortamenti che rischiano di bloccare l’aggiornamento tecnologico. Le imprese sono sempre più consapevoli della necessità di adottare modelli sostenibili per l’IT; un approccio circolare, che prolunga la vita utile dei dispositivi attraverso il ricondizionamento, permette di ridurre significativamente il consumo di materie prime e la produzione di rifiuti elettronici.

CSI Lifecycle Services si pone come protagonista in questo ambito. Al termine del periodo di noleggio, gli asset possono essere reimmessi sul mercato come dispositivi ricondizionati oppure smaltiti secondo rigide normative ecologiche. Oggi le aziende hanno accesso a report sempre più dettagliati sull’impatto ambientale delle loro infrastrutture; l’adozione di strumenti in grado di fornire dati precisi sull’impronta di carbonio di ogni asset diventa determinante per il raggiungimento degli obiettivi ESG. In questo scenario, il noleggio IT si afferma non solo come una soluzione finanziaria, ma come un alleato strategico, orientando le organizzazioni verso l’eccellenza, la resilienza e un allineamento sempre più forte con le pratiche sostenibili.

Smaltimento ecologico

La sostenibilità va oltre il semplice valore offerto ai clienti: rappresenta una filosofia aziendale. CSI Lifecycle Services ha implementato numerose iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale, l’eliminazione della plastica negli uffici; l’adozione della firma elettronica per limitare gli spostamenti dei corrieri; la digitalizzazione degli archivi per contenere il consumo di carta oltre ad una flotta aziendale in fase di transizione verso soluzioni elettriche. «La possibilità di dare una seconda vita ai dispositivi attraverso il refurbishing riduce l’impatto ambientale, limitando il consumo di materie prime e promuovendo il riutilizzo» – prosegue Marchese. «Un approccio in linea con l’obiettivo di migliorare la circolarità del parco tecnologico». Un elemento importante è la gestione del fine vita degli asset IT; CSI Lifecycle Services fornisce un processo di smaltimento con report dettagliati, assicurando che le apparecchiature non finiscano in magazzini o discariche, ma vengano trattate in conformità alle normative ambientali, favorendo il riutilizzo quando possibile.

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In generale, le aziende scelgono CSI per ottenere una gestione finanziaria più efficiente degli investimenti IT, un approccio che incide positivamente non solo sulla sostenibilità ma anche sulla sicurezza. L’utilizzo di asset certificati con un’impronta di carbonio ridotta e la possibilità di avviare un nuovo ciclo di vita per le apparecchiature permettono infatti alle imprese di ridurre sensibilmente non solo l’impatto ambientale. «Un parco macchine moderno contribuisce a diminuire il rischio di cyber attacchi rispetto a dispositivi obsoleti» – afferma Marchese.

Un aspetto spesso trascurato riguarda proprio la dismissione delle apparecchiature usate: «Senza procedure adeguate per la cancellazione certificata dei dati, tali dispositivi potrebbero costituire una vera minaccia per la sicurezza aziendale». CSI offre un servizio di IT Asset Disposal (ITAD) che include la cancellazione sicura e la distruzione dei dati, con tracciabilità dell’intero processo, elemento particolarmente rilevante in un’epoca in cui la protezione delle informazioni sensibili è prioritaria sia per la conformità normativa che per la tutela del business.

Nuove frontiere e opportunità

Guardando alle prospettive future del mercato italiano dell’IT Lifecycle Management, CSI si distingue per la capacità di gestire non solo il noleggio, ma anche la seconda vita degli asset. «Abbiamo la possibilità di noleggiare apparecchiature usate, offrendo un’alternativa economicamente vantaggiosa per molte aziende» – spiega Marchese. «Questi modelli integrati consentono di contenere i costi operativi e garantiscono una maggiore flessibilità nella pianificazione degli investimenti tecnologici, permettendo alle imprese di adeguarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato e alle nuove esigenze in termini di sostenibilità». Una delle principali criticità del settore – continua Marchese – è rappresentata dalla volontà di mantenere la proprietà degli asset IT per periodi più lunghi del necessario, senza una gestione adeguata della dismissione. Tuttavia, l’aumento dell’attenzione alla sostenibilità e dei costi delle materie prime sta spingendo le aziende a valutare soluzioni alternative, più accessibili e affidabili. «Una dinamica che stimola il mercato verso modelli di business che uniscono efficienza economica e responsabilità ambientale, rispondendo in modo efficace anche alle esigenze delle piccole imprese».

Espansione e prospettive

CSI Lifecycle Services sta ampliando il proprio raggio d’azione ben oltre il settore IT. «Stiamo ampliando la nostra presenza per includere, per esempio, materiali industriali, catene di produzione e carrelli elevatori elettrici» – spiega Marchese. Il target di riferimento dell’azienda è estremamente trasversale e abbraccia settori molto diversi tra loro. «Tutti i mercati hanno bisogno di tecnologia, indipendentemente dal settore di appartenenza» – continua – «La flessibilità dell’offerta rappresenta quindi un valore aggiunto fondamentale per le imprese.

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La personalizzazione delle soluzioni consente infatti di adattare i costi e le tempistiche di noleggio alle esigenze specifiche di ogni realtà, incluse quelle che operano in settori caratterizzati da una forte stagionalità. È il caso, per esempio, del retail e dell’industria alimentare, che devono affrontare picchi di domanda in determinati periodi dell’anno. Un esempio concreto è quello delle bibite gasate, la cui richiesta cresce sensibilmente nei mesi primaverili ed estivi, imponendo alle aziende una gestione strategica delle proprie risorse tecnologiche per supportare la logistica, il monitoraggio delle vendite e l’ottimizzazione dei processi produttivi». CSI Lifecycle Services sta vivendo una crescita costante e significativa: «Abbiamo registrato un incremento annuale del noleggio a livello globale e siamo determinati a mantenere questo trend, grazie a nuove acquisizioni e all’apertura di ulteriori filiali. Il nostro impegno continuerà nell’espandere le tipologie di asset gestiti, nel rafforzare la spinta verso la sostenibilità e nell’investire in innovazione, per assicurare alle aziende clienti la massima competitività» – conclude Marchese.