Dopo un anno faticoso, non solo per il mercato italiano, Leuze prosegue il 2025 basando la sua strategia su pochi e chiari concetti. “L’obiettivo è supportare nel migliore dei modi la clientela nell’affrontare il mercato dopo un anno complicato per tutti”. Questo è il mantra di Antonio Belletti Managing Director di Leuze Italia e Regional Director Southern Europe & Latin America di Leuze Group
Il 2024 è stato un anno faticoso. Il grande e complessivo mercato dell’automazione industriale in Italia ha registrato una contrazione significativa, segnando una diminuzione del 20% rispetto ai dati del 2023.
Secondo Antonio Belletti, managing director di Leuze Italia e regional director Southern Europe & Latin America di Leuze Group, questo risultato ha matrici molto chiare: “Innanzitutto abbiamo registrato una debolezza della domanda nell’industria manifatturiera, che ha influito negativamente sul mercato dell’automazione in generale. Poi c’è da registrare un fenomeno che prende il nome di “destocking”. Dopo un periodo di accumulo eccessivo di scorte durante la crisi pandemica, molte aziende hanno ridotto gli ordini per smaltire le scorte esistenti, contribuendo al restringimento del mercato. Il terzo fattore che citerei è la diminuzione degli investimenti nel mercato interno che ha portato a una contrazione delle consegne dei produttori italiani, influenzando negativamente il nostro settore produttivo.”
Tutta colpa del «panic buying»
In realtà secondo Belletti stiamo scontando l’onda lunga della pandemia, anche se dista ormai un lustro. Nel 2021 e 2022 nel mercato legato ai sistemi produttivi e di automazione si è registrato un picco di ordini che le aziende hanno fatto per mettere in sicurezza i livelli dei magazzini.
“Il fenomeno ha preso il nome di «panic buying» e a partire dalla metà del 2023 gran parte del mercato ha modificato le normali abitudini di ordinazione, scegliendo invece di utilizzare le scorte accumulate durante il periodo di panic buying” analizza Belletti.
Questa riduzione degli ordini ha contribuito notevolmente alla contrazione del mercato nel 2024.
Ci sono analisi e studi che prevedono, soprattutto per l’Europa, una certa persistenza dello stallo di mercato nel settore industria e automazione.
Ma come se ne esce?
La ricetta di Leuze è chiara e Antonio Belletti la spiega efficacemente. “Come prima cosa abbiamo ripensato e ridisegnato la nostra organizzazione, creando dei cluster operativi per condividere e ottimizzare risorse ed esperienze. Io ad esempio guido il cluster regionale sud Europa e America Latina, del quale fa parte anche l’Italia. Il secondo impegno è stato sul fronte delle innovazioni tecnologiche che devono offrire al mercato vantaggi competitivi immediati. Le innovazioni devono essere immediatamente implementabili e devono rispondere ad esigenze concrete. La digitalizzazione e la miniaturizzazione dei sistemi Leuze vanno proprio in quella direzione. Il terzo pilastro sul quale poggia la nostra strategia per la ripresa sono i servizi e la consulenza. Il mercato oggi ha bisogno non soltanto di nuovi ed innovativi prodotti, ma ricerca soprattutto expertise applicativa, consulenza e formazione, affiancamento tecnico esperto, innovazione nel processo. In questo i nostri Sensor People Leuze sono a completa disposizione del mercato e in questo senso abbiamo molto da offrire ai nostri clienti.”
Tre pilastri importanti sui quali basa dunque la ripresa di Leuze e non solo in Italia.
“La nostra strategia per ritornare alla crescita trova ottimi riscontri in termini di efficienza ed efficacia. La nostra clientela ascolta le nostre proposte e condivide il pensiero che oltre all’innovazione, che si realizza attraverso la ricerca e sviluppo, è necessaria l’innovazione dell’offerta con servizi e consulenza, ad esempio nel campo della sicurezza nel quale Leuze eccelle per tecnologie e sistemi. La prossima SPS sarà un’opportunità importante per mostrare i nostri tre pilastri a tutto il mercato” conclude Antonio Belletti.