Olidata nelle scuole per contrastare il cyberbullismo

Il Gruppo Olidata inizia un percorso di sensibilizzazione dei più giovani su temi quali cyberbullismo e fake news

Olidata torna in campo per sensibilizzare i più giovani su tematiche di estrema attualità, su tutte quella del cyberbullismo.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il Gruppo, che a inizio anno aveva accolto nella sua sede di Roma 70 ragazzi tra gli 8 e i 13 anni (figli, amici e parenti di dipendenti e clienti), ora aumenta il proprio impegno andando nelle scuole.

Prima tappa presso l’Istituto comprensivo Micheli di Roma, che comprende tre plessi (scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado).

160 ragazzi coinvolti, a cui Olidata dedica un momento di confronto ed interazione. I professionisti Olidata mostreranno come interfacciarsi correttamente alla rete, facendo partecipare attivamente gli studenti alle diverse sessioni che forniranno linee guida su come riconoscere le fake news, tentativi di phishing e molto altro.

Attraverso il gaming, i partecipanti dovranno riconoscere tentativi di attacco o segnalare azioni sospette o inappropriate. Al centro, la tematica del cyberbullismo. Secondo recenti stime, infatti, il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. Colpiti indistintamente ragazze e ragazzi (le prime più vittime di cyberbullismo).

Due sessioni previste presso l’Istituto Micheli: 80 partecipanti nella prima dedicata a 4 classi di quinta elementare e prima media, altri 80 nella seconda sessione dove saranno coinvolte 4 classi di prima media.

“Giovani e giovanissimi oggi sono immersi nella tecnologia e nella rete. Conosciamo tutti le potenzialità di questi strumenti e quanto supporto possano prestare anche al mondo scolastico, ma è nostro dovere educare ragazze e ragazzi ad un utilizzo corretto di tali canali. I nostri giovani devono essere in grado di riconoscere i pericoli in cui possono imbattersi nei social network e nel web, per questo abbiamo deciso di iniziare questo percorso nelle scuole, con il supporto dei docenti, per sensibilizzare la comunità e prevenire il verificarsi di spiacevoli episodi” commenta l’AD Olidata, Claudia Quadrino.

Leggi anche:  Previsioni sulla sicurezza informatica 2025: promesse e realtà