JD Edwards, avanti con il supporto di Oracle fino al 2035

JD Edwards, avanti con il supporto di Oracle fino al 2035

Innovazione di prodotto e impegno verso partner e clienti: i principi rimangono gli stessi anche con l’ultima release dell’ERP, che godrà di sostegno costante almeno per il prossimo decennio

Una user experience quanto più possibile moderna e semplificata, adattabile agli specifici bisogni degli utenti e integrabile con le ultime tecnologie digitali. Il tutto per consentire alle aziende di puntare ai migliori risultati lavorando in modo più intelligente e rapido. La mission di Oracle – e per estensione di JD Edwards – si basa su «una cultura», spiega Paolo Borriello, Master Principal Solution Engineering di Oracle Italia, «che abbraccia e alimenta ogni componente del nostro ecosistema: prodotto, partner e clienti. Tutti e tre sono fondamentali, e infatti cerchiamo sempre di riservare un ruolo centrale tanto alla componente tecnologica, quanto alle persone». Anche i risultati confermano quanto questa visione sia corretta: nel corso degli ultimi esercizi, JD Edwards si è sempre distinta per una crescita costante sull’anno precedente. E dopo le 48 candeline appena spente, l’azienda conta di festeggiare tante altre ricorrenze: il supporto dedicato alla versione 9.2 del software gestionale EnterpriseOne, infatti, è già programmato almeno fino al 2035.

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Continua innovazione, con porte aperte sul futuro

«Sono già più di 110 le nuove funzioni che si contano rispetto allo scorso anno», commenta Paolo Moroni, Director, Product and Partner Management di Oracle Italia, «e più di 30 gli aggiornamenti effettuati dal lancio della 9.2. Oggi oltre 500 realtà aziendali si affidano a nostre soluzioni di cloud ibrido e altre 350 sfruttano Oracle Cloud Infrastructure». Numeri a cui vanno poi aggiunte le oltre 150mila visite alla libreria digitale LearnJDE e le 5000 e più persone che ascoltano il podcast Connection. Una rete in cui JD Edwards punta costantemente ad automatizzarsi, ottimizzarsi e trasformarsi. «La piattaforma digitale», continua Moroni, «era inizialmente nata nella versione 9.2 come orchestratore IoT, semplicemente per raccogliere i dati caricati dai dispositivi degli utenti. Poi, grazie alle collaborazioni con i partner, ha visto via via espandere la rosa delle sue funzionalità, che si sono moltiplicate con l’arrivo di nuove tecnologie. E oggi può considerarsi pronta ad accogliere la prossima ondata di innovazioni: quelle spinte dallo smisurato potenziale dell’AI. Piattaforma, applicazioni e system administration sono i tre nodi strettamente interconnessi su cui abbiamo lavorato per arrivare a questo punto. Cercando di restituire un’esperienza semplificata, introducendo un modellatore di processi e modernizzando l’infrastruttura». L’ultima release di JDE, la 25esima, traccia già quelli che saranno i prossimi step: una sempre più forte automazione aziendale e la possibilità dell’orchestratore di interagire con i servizi AI, sia attraverso OCI che tramite app integrate.

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Cloud, sostenibilità, nuove tecnologie

«A fine 2024 contavamo 85 regioni cloud attive su OCI», interviene Marco Lancieri, Cloud Platform Sales Team Manager di Oracle Italia. «Un numero quadruplicato rispetto al lancio e che per la chiusura del 2025 pianifichiamo di portare a 165: l’idea è quella di garantire la massima resilienza e al tempo stesso prossimità ai nostri clienti in tutto il mondo. Essere entrati sul mercato dopo altri vendor da un lato ci ha privato di un vantaggio nella fase iniziale, ma siamo comunque riusciti a farci strada e gettare le basi per tanti servizi: Uber, Zoom, Spotify, Bing. Oggi vantiamo il prezzo più competitivo rispetto ai principali concorrenti e soluzioni altamente flessibili, con supporto end to end». Un altro tema attualissimo, vista la sempre maggiore rilevanza dei criteri ESG, è quello della sostenibilità. «Secondo un’indagine svolta da Redfaire», cita Mirko Menecali, BI&EPM Service Line Manager di Sinfo One, «il 45% delle aziende la vive come un obbligo dettato da pressioni normative. Ma c’è anche un 41%, una cifra quindi non distante, che la vede come un’opportunità di profitto. Noi, per aiutare tutte queste realtà a redigere in modo efficiente il Bilancio di Sostenibilità, abbiamo creato SiBy ESG: uno strumento apposito, integrato con JDE, per raccogliere e gestire i dati utili a questi scopi nel modo ottimale». Ma le novità non finiscono qui: per la gestione del magazzino nasce SiFlow, un visore smart integrato con JDE, che permetterà agli operatori un approccio “hands-free”.