Il 2025 è l’anno decisivo per lo sviluppo dell’AI

Le aziende sono sempre più pronte ad abbracciare i vantaggi di AI e Machine Learning

Il Data Complexity Report di NetApp evidenzia un aumento delle sfide e delle opportunità legate allo sviluppo dell’AI nel 2025

Il 2025 segna un punto di svolta per l’intelligenza artificiale, con implicazioni globali sia in termini di opportunità che di rischi. È quanto emerge dal Data Complexity Report di NetApp, la società di infrastrutture dati intelligenti. Si tratta di un’analisi globale che offre importanti spunti di riflessione.

Lo studio evidenzia come il successo nell’adozione dell’AI dipenderà dalla capacità delle aziende di gestire la crescente complessità dei dati, contrastare le minacce alla sicurezza e affrontare le sfide ambientali connesse.

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Secondo il rapporto, il 2025 richiederà investimenti straordinari per garantire il successo dell’intelligenza artificiale. Il 40% dei global tech executive ritiene che saranno necessari livelli di investimento senza precedenti in AI e gestione dei dati per rimanere competitivi.

In questo senso, la priorità è quella dell’ottimizzazione e dell’unificazione dei dati aziendali. Ad oggi, solo 2 aziende su 3 in tutto il mondo ritengono i propri dati adeguatamente ottimizzati per l’intelligenza artificiale. Ma ciò che è più importante, la percentuale di aziende che prevedono investimenti senza precedenti in AI è trasversale come dimostrato dal 79% dei global tech executive intervistati.

“Il 2025 si preannuncia come un anno decisivo per l’AI, con le aziende che stanno passando dalla fase di sperimentazione alla scalabilità delle proprie capacità in questo ambito,” Davide Marini, Country Manager NetApp Italia. “L’edizione di quest’anno del Data Complexity Report evidenzia come le imprese stiano investendo in modo significativo per promuovere innovazione ed efficienza, ma questi sforzi avranno successo solo se i leader tecnologici saranno in grado di affrontare le sfide sempre più complesse legate ai dati, alla sicurezza e alla sostenibilità. Un’infrastruttura dati intelligente, con uno storage unificato al centro, sarà la chiave per sbloccare tutto il potenziale dell’AI.”

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Minacce alla sicurezza in aumento, ma la cyber security non è più la priorità assoluta

Il rapporto evidenzia che l’adozione dell’intelligenza artificiale comporterà un significativo aumento delle minacce alla sicurezza informatica. Il 41% dei global tech executive prevede che i progressi nel settore porteranno a una crescita sostanziale delle minacce alla sicurezza entro il 2025.

Nonostante ciò, la cybersecurity come “priorità numero uno” ha registrato un calo del 17% rispetto all’anno precedente, venendo superata da chi la considera una tematica dalla priorità elevata ma non assoluta. Questo potrebbe indicare una crescente attenzione verso altre aree strategiche, come la gestione dei dati e la sostenibilità.

L’impatto sull’ambiente dell’intelligenza artificiale

L’aumento della domanda di AI potrebbe rappresentare una criticità per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale. Il 50% dei global tech executive sostiene che la crescita dell’intelligenza artificiale avrà un impatto elevato o estremamente elevato sulla carbon footprint delle aziende, segnalando una possibile tensione tra innovazione tecnologica e obiettivi di sostenibilità.

Inoltre, il 34% del campione prevede che l’adozione dell’intelligenza artificiale potrà portare a cambiamenti significativi nei processi di sostenibilità, mentre il 33% ritiene che l’AI guiderà nuove politiche energetiche a livello internazionale.