Il Gruppo affronta le sfide del cambiamento con investimenti strategici in competenze, tecnologia e un’identità rinnovata nel segno della continuità. L’adozione della generative AI non solo aumenta la produttività, ma diventa il cuore della strategia di lungo periodo
Fondata a Roma nel 1990, AGIC è un esempio paradigmatico di come una piccola realtà possa crescere fino a diventare un punto di riferimento nell’ambito della trasformazione digitale. «All’epoca il nostro obiettivo era rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese, con un approccio fortemente consulenziale. Negli anni l’azienda ha avuto una costante evoluzione sviluppando sempre di più competenze digitali e tecnologiche» – spiega Roberto Cecilia Santamaria, founder e managing partner di AGIC. Il punto di svolta arriva nel 2003, con l’acquisizione da parte di Microsoft di Navision, l’azienda danese di cui AGIC era partner, titolare di un software gestionale dal notevole potenziale.
«Quell’acquisizione cambiò le carte in tavola. Da allora abbiamo intrapreso un percorso di avvicinamento tenace e continuo alle soluzioni Microsoft, fino a diventare uno dei principali partner italiani». Partnership che offre la possibilità all’azienda di ampliare senza soluzione di continuità le competenze, arrivando a padroneggiare l’intero ecosistema mirato ad aiutare le aziende ad adottare in maniera sana e sicura il cloud a tutti i livelli attraverso soluzioni ERP e CRM, una gestione completa dei dati aziendali e del reporting, la collaboration, il low-code e l’automazione, la cybersecurity, lo sviluppo applicativo in chiave moderna, l’e-commerce fino ad arrivare all’intelligenza artificiale. «Un’accelerazione resa possibile anche dall’ inarrestabile evoluzione delle soluzioni Microsoft. Il nostro biglietto da visita per clienti e prospect».
LE TAPPE STRATEGICHE
L’obiettivo è quello di rispondere alle esigenze aziendali con soluzioni costruite a partire dalle piattaforme cloud messe a disposizione dal gigante di Redmond. L’abbandono dell’approccio agnostico tipico del system integrator per abbracciare senza ripensamenti l’ecosistema Microsoft è una mossa audace ma vincente. «Siamo di parte e non nascondiamo la nostra posizione» – afferma il fondatore del gruppo. «Crediamo che nel nostro settore la specializzazione sia un valore aggiunto. Noi abbiamo questa opportunità di lavorare fianco a fianco con uno dei pochi, forse l’unico, vendor internazionali che dispongono di una gamma così ampia di soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipologia di azienda». Una scelta di campo vincente, che porta l’azienda ad entrare stabilmente nella punta di diamante dei partner Microsoft in Italia, culminato con il riconoscimento del titolo di “Partner of the Year” nel 2021, per due anni consecutivi 2022 e 2023 Partner dell’anno nella PA, infine Partner dell’anno nel settore Corporate nel 2024. Altrettanto importanti sono l’accesso per cinque anni consecutivi, dal 2021 al 2025, al Microsoft Inner Circle for Business Application, una elite di 70 partner mondiali, appena l’1%, specializzati nelle piattaforme ERP e CRM Microsoft Dynamics, così come l’appartenenza sin dalla sua nascita all’AI Lab, l’iniziativa con cui Microsoft accompagna le aziende italiane nell’adozione della Gen AI.
«Un percorso di crescita naturale, complesso e non focalizzato esclusivamente sulla tecnologia». AGIC ha sviluppato un modello di consulenza integrata che si riflette nella capacità di entrare in organizzazioni complesse, spesso già strutturate con soluzioni multivendor, e proporre evoluzioni o integrazioni che rispondano a esigenze specifiche. «La nostra proposta non è mai esclusivamente solo di natura tecnologica. Al contrario, studiamo i processi, identifichiamo le necessità e da lì costruiamo soluzioni su misura».
SPERIMENTAZIONE E ADOZIONE
Un esempio emblematico è dato dall’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale utilizzati per migliorare la produttività e semplificare attività ripetitive. «L’adozione di questi strumenti richiede un’architettura tecnologica adeguata, una preparazione ed una messa in sicurezza dei dati ma anche un focus sul change management e sulla formazione degli utenti» – sottolinea Marco Valerio Cecilia Santamaria, partner & head of business development di AGIC. «Sebbene si sia ancora in una fase iniziale, le potenzialità della generative AI sono enormi. Strumenti come Microsoft Copilot sono già utilizzati per automatizzare compiti ripetitivi e migliorare l’efficienza aziendale. A questi affianchiamo progetti innovativi come lo sviluppo di BOB, l’assistente virtuale sviluppato internamente, progettato per migliorare processi complessi come la gestione delle risorse umane».
L’AI ha tutti i numeri per rappresentare in prospettiva uno dei principali driver di crescita dell’azienda. Riconoscendo al tempo stesso che il successo dell’AI dipenderà dalla capacità di preparare le infrastrutture, garantire sicurezza, governance dei dati e formazione continua – spiega Marco Valerio Cecilia Santamaria. Temi di stretta attualità sui quali AGIC si propone come partner per aiutare le aziende a navigare queste complessità. «Il nostro obiettivo è di offrire soluzioni affidabili e sicure progettate sulla base di una comprensione profonda dei processi aziendali» – afferma Cecilia Santamaria. Per garantire questa integrazione, AGIC ha creato un ecosistema di società specializzate e fondato l’AiCademy dedicata alla formazione tecnica sia interna che per i clienti.
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LA SFIDA DELLE COMPETENZE
La carenza di competenze digitali nel mercato del lavoro rappresenta uno dei nodi centrali per la crescita futura del gruppo. «La domanda di figure specializzate supera di gran lunga l’offerta» – osserva Cecilia Santamaria. «Per affrontare questa sfida, AGIC ha investito in un programma di formazione strutturato che include collaborazioni con università e istituti tecnici, oltre alla creazione di una propria Academy per formare giovani talenti». L’azienda punta a garantire almeno 200 nuove certificazioni Microsoft ogni anno per il proprio staff, che significa una nuova certificazione ogni anno per il 50% delle risorse. Un investimento economico notevole con ricadute positive anche a livello strategico: «Siamo convinti che mantenere un livello elevato di competenze, rappresenti un fondamentale vantaggio competitivo. Soprattutto in un settore come il nostro».
SEMPLICITÀ PER UN’IDENTITÀ COMPLESSA
Il 2024 segna un’altra pietra miliare nella storia di AGIC con l’ambizioso progetto di rebranding per rafforzare la propria identità sul mercato. Sintetizzata dalla scelta di tornare al nome originale e semplificare il logo aziendale per riflettere un percorso importante di crescita ed evoluzione senza mai abbandonare i valori aziendali di trasparenza, affidabilità e innovazione. «Un nome pulito eliminando i suffissi accumulati nel tempo e un logo intuitivo che raccontano una storia fatta di competenze tecnologiche all’avanguardia e costante attenzione al cliente. Un restyling per sottolineare la nostra costante capacità di rinnovarci» – spiega Marco Valerio Cecilia Santamaria.
SETTORI CHIAVE E PROSPETTIVE FUTURE
Con otto sedi in Italia e una in Albania, nella capitale Tirana, un parco clienti dichiarato di oltre 400 aziende e un team di più di 350 professionisti, AGIC opera in una vasta gamma di settori, dalla pubblica amministrazione al manifatturiero, con una particolare attenzione ai servizi professionali e alle telecomunicazioni. «La Pubblica amministrazione centrale vale circa il 25% del nostro fatturato, anche se con l’esaurimento dei fondi messi a disposizione dal PNRR prevediamo una contrazione della capacità di spesa» – sottolinea il fondatore Cecilia Santamaria. Diverse le prospettive nel settore privato, dove i segnali di una crescita sostenuta, soprattutto nei servizi professionali e nel manifatturiero incoraggiano un maggiore ottimismo. «Le aziende cercano soluzioni innovative per rimanere competitive, e noi siamo qui per guidarle» – afferma Marco Valerio Cecilia Santamaria.
UNO SGUARDO AL FUTURO
In un contesto tecnologico in rapida evoluzione, AGIC si distingue per la capacità di anticipare le tendenze e accompagnare i clienti nel cambiamento. «La trasformazione digitale è un processo continuo. Il nostro ruolo è fornire non solo strumenti tecnologici, ma anche il supporto necessario per adottarli e utilizzarli al meglio» spiega il fondatore. AGIC guarda al futuro con pragmatismo e ambizione. «La tecnologia evolve a una velocità incredibile. Il nostro compito è mantenere il passo, supportando i clienti nel lungo periodo». In un’epoca di cambiamenti rapidi e sfide complesse – «AGIC si propone come un partner strategico, capace di unire tecnologia, competenza e visione» – conclude Cecilia Santamaria.