Fujifilm, tecnologia e sostenibilità si fondono nella gamma Apeos e nel Circular Manufacturing Centre

Fujifilm, tecnologia e sostenibilità si fondono nella gamma Apeos e nel Circular Manufacturing Centre
Hiroaki Matsui, Senior Channel Sales Manager di Fujifilm

Una strategia internazionale che bene si sposa con le mire del colosso di ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti

In un’epoca in cui la responsabilità ambientale riveste un’importanza cruciale per la prosperità globale, Fujifilm si distingue per il suo impegno costante nella ricerca e nell’implementazione di soluzioni innovative e sostenibili. L’azienda, da sempre all’avanguardia nel campo della tecnologia, ha integrato la sostenibilità come valore fondamentale in ogni fase della propria attività, dalla progettazione alla produzione, fino alla gestione del ciclo di vita dei prodotti. Quello di Fujifilm è un approccio olistico al tema, con particolare attenzione al ruolo strategico ricoperto dalla gamma di stampanti Apeos, che rappresenta un esempio tangibile di come l’organizzazione intenda ridurre il proprio impatto ambientale, grazie all’adozione di tecnologie all’avanguardia e all’utilizzo di materiali eco-compatibili. Fusing IH, testine di stampa LED e toner Super EA-Eco, sono solo alcune delle soluzioni che Fujifilm mette in pratica per spostare più in avanti l’innovazione nei prodotti senza perdere di vista l’obiettivo dell’ottimizzazione energetica.

Oltre a ciò, Fujifilm ha aperto il “Circular Manufacturing Centre” di Tilburg, un’iniziativa emblematica che testimonia l’impegno del produttore per l’economia circolare. Un centro, dedito al ricondizionamento delle cartucce, per aiutare Fujifilm a perseguire obiettivi più ampi del suo business, andando oltre le finalità commerciali. Un chiaro messaggio che l’azienda intende veicolare al mercato e alla società nel suo complesso.

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“Il nostro fine, da sempre, è quello di realizzare prodotti che consumino di meno” le parole di Hiroaki Matsui, Senior Channel Sales Manager di Fujifilm. “Lo facciamo lavorando su aree differenti, ad esempio la smart power technology. È un insieme di funzionalità e tecnologie progettate per ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale dei prodotti. Possiamo immaginarla come un cervello intelligente che gestisce il consumo in modo da massimizzare i risultati e minimizzare l’energia. Un dispositivo multifunzione è composto da quattro moduli funzionali: un controller, un pannello operativo, un’unità di scansione documenti e un’unità di output. Abbiamo introdotto una funzione di controllo dell’alimentazione che apre la strada all’accensione e allo spegnimento separati di questi singoli moduli funzionali. Il controller supporta un controllo dettagliato dell’elettrificazione che accende esclusivamente le parti richieste in base alle funzioni utilizzate dai clienti. Questa tecnologia intelligente di risparmio energetico aiuta a ridurre il consumo energetico di stampa, scansione, trasmissione e ricezione fax e altri servizi”.

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Il manager ha specificato come Fujifilm abbia una politica di base del sistema di produzione circolare avviata per la prima volta in Giappone e in Asia Pacifico nel 1995, quindi circa 30 anni fa. Siamo arrivati a porre una differenza concreta tra i dispositivi ricondizionati e quelli rigenerati. Le macchine rigenerate subiscono un processo più profondo, che le riporta a uno stato quasi pari al nuovo, mentre le macchine rimesse a nuovo vengono solo riparate. “Circa l’85-86% dei componenti delle macchine viene riutilizzato nel processo di rigenerazione, riducendo così l’impatto ambientale e lo spreco di risorse. Fujifilm sta investendo in un centro di produzione circolare in Olanda per estendere questo sistema anche in Europa, dopo averlo già implementato in Giappone e in Asia. L’obiettivo è creare un modello di produzione più sostenibile, non solo attraverso prodotti eco-compatibili, ma anche con un ciclo di vita del prodotto che minimizzi gli sprechi e massimizzi il riutilizzo”. Il messaggio è chiaro: Fujifilm si sta impegnando per un futuro più sostenibile attraverso la rigenerazione e il riutilizzo dei propri prodotti.

Nello specifico, il Circular Manufacturing Centre di Tilburg può distribuire in modo efficiente i prodotti rigenerati in tutta Europa: le cartucce di toner esauste delle stampanti Fujifilm vendute nel continente vengono raccolte e portate al centro. Qui, sono smontate, pulite e ispezionate attentamente. Infine, vengono rigenerate e rimesse a nuovo, pronte per essere spedite e riutilizzate sul mercato globale.

La gamma Apeos

Un caso concreto di innovazione sostenibile è rappresentato dalla gamma Apeos, una linea di stampanti multifunzione a colori e dispositivi per la gestione documentale progettati per aziende di tutte le dimensioni. Questi utilizzano la tecnologia di riscaldamento a induzione (IH) per fondere il toner sulla carta. Un metodo che riscalda direttamente il rullo fusore, con conseguente riduzione dei tempi di riscaldamento e del consumo energetico rispetto ai metodi di riscaldamento tradizionali. La fusione IH consente un rapido riscaldamento e raffreddamento del rullo fusore, consentendo transizioni rapide tra la modalità di sospensione e la stampa attiva, riducendo ulteriormente gli sprechi di energia. Le testine di stampa a LED consumano meno energia rispetto alle testine di stampa laser. Questo perché i LED generano luce istantaneamente, eliminando la necessità di tempo di riscaldamento e riducendo il consumo energetico complessivo. Il toner Super EA-Eco è progettato per fondere a una temperatura inferiore (30-35 °C in meno) rispetto ai toner convenzionali. Ciò riduce significativamente l’energia richiesta per il processo di fusione, con conseguente riduzione del consumo energetico. Abbassando la temperatura di fusione, il toner Super EA-Eco contribuisce a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e, in modalità lucida, può ridurre il consumo energetico di circa il 54% rispetto al toner convenzionale.

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Paolo Zerbi, General Manager Graphic Arts di Fujifilm Italia

L’approccio al mercato italiano

Nello scenario dell’impegno europeo, Fujifilm approccia in maniera strategica anche il mercato italiano. “Qui seguiamo la strategia dei partner – sottolinea Paolo Zerbi, General Manager Graphic Arts di Fujifilm Italia – per supportare il canale e sviluppare competenze e servizi in partnership. Come Fujifilm, abbiamo messo in opera una modalità che è forse un po’ inusuale: siamo produttori e leader internazionali in tecnologie sostenibili da decenni ma senza essere ancora riconosciuti come tali in Europa. Per questo, stiamo inserendo progressivamente sul mercato un nuovo portafoglio di prodotti, sia hardware che software, che vadano a consolidare il ruolo che ci vede già leader del settore”. Fujifilm ha dunque avviato varie iniziative con cui, periodicamente, propone le proprie soluzioni per l’ufficio con caratteristiche avanzate di sostenibilità. Si parte con le multifunzione a 3 colori, per poi proseguire con A4 colori e, ad aprile del 2025, con il resto delle monocromatiche, completando in dodici mesi l’assortimento dei prodotti”.

Uno sguardo al futuro

Il gruppo Fujifilm Corporation a livello mondiale investe il 6,9% dei ricavi in ricerca e sviluppo, una cifra davvero consistente. Una strategia internazionale si adatta molto bene al mercato locale. “E la nostra aspettativa è quella di uno sviluppo progressivo, di rafforzare la nostra posizione, perché crediamo che questo tipo di strategia possa dare un impatto concreto alla qualità dei prodotti e all’ottimizzazione ambientale. Abbiamo un ottimo vantaggio competitivo, vediamo di non sprecarlo” conclude Zerbi.