Qlik nel Magic Quadrant di Gartner, quattordici anni di leadership grazie a una piattaforma completa. La centralità dell’ecosistema dei partner per la crescita della cultura dell’innovazione in Italia
Il mondo degli analytics sta vivendo una trasformazione radicale grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning. Queste tecnologie, ormai mature, rappresentano una scelta obbligata per le aziende che desiderano estrarre valore dai propri dati e ottenere un vantaggio competitivo. Qlik ha abbracciato l’innovazione della gestione e integrazione del dato con un approccio da startup e una visione particolare di AI e ML – come spiega Stefano Nestani, senior regional director & country leader Italy di Qlik, da oltre quindici anni in un’azienda che, da startup, è divenuta azienda leader nel settore della business intelligence.
INNOVAZIONE DATA-DRIVEN
«I nostri utenti, tipicamente C-level, possono sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa in maniera attiva, ossia consapevolmente. Il riferimento è alla possibilità di ricavare insights da dati da utilizzare, per esempio, in una riunione, comprendendo, grazie alla generazione di testo, il perché di certi risultati». Tenere l’uomo al centro della rivoluzione apportata negli ultimi anni dalla GenAI è un modo per dare un’anima a una tecnologia che si nutre di dati, ma solo se questi sono di qualità, validati e “ripuliti” dai professionisti. «Dopo il clamore iniziale suscitato dall’AI generativa, ci siamo concentrati sulla qualità del dato. Questo approccio consente di gettare basi solide prima di intraprendere qualsiasi percorso di innovazione» – spiega Nestani. «In realtà, la questione della qualità del dato è sempre stata fondamentale, sin da quando si parlava di machine learning e algoritmi di precedente generazione. Con i modelli LLM, il panorama è diventato ancora più complesso perché le aziende data-driven si aspettano di poter trarre azioni consequenziali da ciò che l’AI suggerisce. Per decidere abbiamo bisogno di dati di valore. Per questo nel 2022 abbiamo acquisito Talend, proprio per rafforzare la nostra posizione nel mercato data fabric e a offrire ai clienti una soluzione più completa e integrata per la gestione delle informazioni».
OLTRE I LIMITI DELLA BI
Da dove arriva il successo di Qlik? Prima di tutto dall’aver approcciato una metodologia open per i suoi clienti. Nessun lock-in tecnologico, ma la voglia di supportare qualunque fonte di informazioni ci sia all’interno dell’organizzazione e da queste partire per creare un archivio completo che circoscrive il database da cui l’AI pesca per trarre risultati. «Con gli strumenti tradizionali, per identificare un fenomeno aziendale bisogna prima pensarlo. La chiave di volta per noi è stato anticipare le tendenze, estrapolando i dai dati delle evidenze inattese, che riescono a guidare il business tramite una tecnologia concreta».
Qlik è stata riconosciuta come Leader nel Magic Quadrant di Gartner per le piattaforme di analytics e business intelligence per il quattordicesimo anno consecutivo. Un posizionamento che evidenzia la capacità di fornire una piattaforma completa e innovativa per l’analisi dei dati, che consente alle organizzazioni di ottenere insights significativi e di prendere decisioni data-driven. «Se siamo riusciti a mantenere questa posizione di leadership è anche grazie alla forte community su cui poggiamo. Non di rado, i nostri clienti ci suggeriscono e forniscono feedback su possibili nuove funzionalità da inserire nelle nostre soluzioni».
Secondo Nestani, c’è anche un ulteriore elemento che contraddistingue Qlik in Italia, rispetto alla concorrenza: «Attraverso il nostro ecosistema di partner riusciamo a effettuare quel trasferimento tecnologico che è necessario anche per fare cultura di innovazione. Bisogna far passare il messaggio che le novità proposte dall’informatica non devono essere adottate per forza, a priori, ma solo se realmente utili. Viceversa, si arriva a integrare in azienda una soluzione fine a sé stessa. Grazie a corsi e percorsi di aggiornamento, i nostri partner restano informati sull’evoluzione dell’offerta e ci permettono di attuare un percorso di divulgazione sul territorio, raggiungendo le piccole e medie imprese, motore dell’economia del nostro Paese».