Calo drastico del 60% degli abbonati alle Pay TV, rapida evoluzione del contesto competitivo e nascita di nuovi modelli di business. È quanto emerge dal rapporto di AlixPartners sulle previsioni del settore Media & Entertainment per il 2025
Secondo il Media & Entertainment Industry Predictions Report 2025 pubblicato da AlixPartners, società di consulenza globale, il settore dei media deve rispondere con urgenza a una migrazione massiccia verso le piattaforme di streaming video e i giochi basati su cloud, mentre l’inarrestabile abbandono dell’intrattenimento via cavo riduce ulteriormente la domanda di abbonamenti alla pay-TV tradizionale e alle console di videogiochi.
Il rapporto, al suo secondo anno, fa previsioni su sette tendenze critiche, per aiutare gli operatori del settore a prevedere meglio come si evolverà il 2025. Nel rapporto 2024, AlixPartners aveva previsto diverse tendenze di evoluzione del mercato e dei modelli di business che attualmente si stanno avverando, tra cui la guerra dei pacchetti di streaming, la stabilizzazione del mercato pubblicitario e la forte propensione al dealmaking, mitigata dal controllo normativo e dalla restrizione dei mercati dei capitali. Il Media Predictions Report 2025 vede la conferma di tali tendenze e anche un forte consolidamento nel settore delle scommesse sportive, che riflette la più ampia spinta dei media a concludere accordi.
“Se il 2024 ci ha insegnato qualcosa è questo: i dirigenti e gli investitori del settore dei media devono rimanere vigili in un contesto di rapidi cambiamenti”, ha dichiarato Piero Masera, Partner e Managing Director di AlixPartners, – “Il settore sta cambiando su più fronti a causa dell’evoluzione delle abitudini dei consumatori, della maturazione della tecnologia, dei cambiamenti economici e dell’evoluzione delle strategie pubblicitarie. I modelli di business che si basano ancora sulle regole di ieri non sopravviverà all’evoluzione del settore”.
1. Streaming: Penetrazione della pay-TV in calo; vMVPD ai massimi livelli
Un decennio fa, circa 100 milioni di abbonati alla pay-tv tradizionale negli Stati Uniti rappresentavano l’85% delle famiglie. Mentre dal 2015 il numero di famiglie statunitensi è aumentato costantemente, gli abbonamenti alla pay-tv tradizionale hanno subito un’inversione di tendenza.
Questo declino subirà un’accelerazione nel 2025. AlixPartners prevede che il prossimo anno gli abbonamenti alla pay-tv tradizionale scenderanno sotto i 50 milioni, pari al 35% delle famiglie americane. Ne trarranno vantaggio le piattaforme di streaming che continueranno a offrire servizi in bundle, ma migreranno anche verso una distribuzione all’ingrosso, che secondo AlixPartners raggiungerà il 60-70% della torta dello streaming (in crescita rispetto alle previsioni del 50-60% nel 2024) arrivando a superare i 165 miliardi di dollari.
Secondo Edoardo Persenda, Senior Vice President della practice Technology, Media and Telecommunications di AlixPartners: “Nel primo semestre del 2024, gli abbonati allo streaming in Italia, hanno superato per la prima volta gli abbonati alla pay-tv tradizionale”
Inoltre, il modello proprietario di AlixPartners per la previsione dell’evoluzione del settore evidenzia che il 2025 segnerà l’apice per i distributori virtuali di programmi multicanale (vMVPD) prima di entrare in un periodo di declino. Questa tendenza è determinata dalla diminuzione del vantaggio competitivo dei vMVPD e dalle turbolenze nello streaming sportivo direct-to-consumer.
2. Gioco: Netflix (Cloud) vs. Blockbuster (Console) 2.0
Secondo il rapporto, nel 2025 la spesa per display e dispositivi di streaming crescerà, mentre il cloud gaming si diffonderà sempre di più grazie al rapido miglioramento dell’infrastruttura Internet ad alta velocità, ai nuovi modelli commerciali e a user experience migliori. Questo slancio va a scapito dei produttori di console e PC.
“Sarà un anno cruciale per la creazione di capacità di cloud-gaming lungo tutta la catena del valore, e l’industria deve valutare attentamente dove investire”, ha dichiarato Edoardo Persenda. “Ci sono molti ostacoli commerciali che questa tecnologia emergente deve ancora affrontare, ma saranno presto superati. A quel punto, ci aspettiamo un rapido passaggio dal gioco tradizionale a quello in cloud, passaggio che rispecchia il periodo di dieci anni in cui Netflix ha cavalcato un’ondata di adozione così massiccia da spazzare via il vantaggio di Blockbuster, costringendolo infine al collasso”.
3. Scommesse sportive online: Le probabilità favoriscono il consolidamento
La posta in gioco è alta nei settori delle scommesse sportive online e dell’iGaming che sono pronti per un consolidamento. Secondo il rapporto di AlixPartners, nei prossimi 12 mesi solo tre-cinque operatori dominanti troveranno lo spazio necessario per crescere con successo. Il settore è al culmine di un’era di investimenti tecnologici che privilegiano l’efficienza e le esperienze iper-personalizzate dei giocatori. La leadership nella innovazione e nello sviluppo determinerà i vincitori; coloro che non investono saranno spazzati via o costretti ad andarsene.
4. M&A: Ambiente maturo per gli accordi
Le aspettative di consolidamento non si limitano alle scommesse sportive online. L’ambiente è maturo per fusioni e acquisizioni nel settore dei media tradizionali, come dimostra il recente annuncio da parte di Comcast dello scorporo di alcuni canali via cavo, tra cui MSNBC e CNBC. Ma le trattative non finiscono qui: AlixPartners prevede che almeno un altro accordo di questo tipo da parte di un grande network sarà annunciato entro i prossimi 12 mesi. L’interesse per le transazioni è stimolato da diversi fattori, tra cui le pressioni sulla redditività, le imminenti scadenze del debito e la debolezza delle valutazioni. Anche il contesto politico potrebbe essere favorevole.
“Si prospetta un anno dinamico per fusioni e acquisizioni nel settore dei media”. Piero Masera, Partner e Managing Director. “I tassi di interesse sono scesi dai massimi storici, il che aumenterà la disponibilità di finanziamenti. Inoltre, vediamo che gli acquisti dei consumatori e i potenziali cambiamenti normativi potrebbero portare a un ambiente più favorevole per l’attività di negoziazione”.
5. Ricerca: L’intelligenza artificiale generativa minaccia il dominio di Google
Google è sinonimo di ricerca, infatti detiene oltre il 90% delle ricerche tradizionali. Ma il colosso sta ora affrontando la pressione di un gruppo emergente di competitor, come OpenAI, Perplexity, Amazon e TikTok, oltre ad agguerrite forze normative. Secondo il rapporto, la quota dominante di Google, pari al 57% del mercato globale della pubblicità di ricerca, che vale 300 miliardi di dollari, è destinata a diminuire nel 2025 e nel 2026.
6. IA: Tanto potenziale creativo, poco talento
AlixPartners prevede che l’IA svolgerà un ruolo sempre più di supporto nella trasformazione dei processi creativi e della pianificazione della produzione. Il potenziale di fornire nuovi strumenti, ridefinire i ruoli e innescare sinergie è elevato, ma nel 2025 sarà limitato dalla carenza di creativi che possiedono le competenze necessarie per sfruttarne i vantaggi. Secondo le previsioni del rapporto non assisteremo a licenziamenti dovuti all’integrazione dell’IA, ma piuttosto vedremo l’IA utilizzata in TV e film per opportunità semplici e misurabili, in grado di migliorare le capacità e la produttività dei creativi.
“Il successo dipenderà dal modo in cui le aziende accoglieranno l’IA, dando priorità alle applicazioni pratiche che producono risultati tangibili”, ha dichiarato Edoardo Persenda. “In un panorama in evoluzione è fondamentale scegliere i partner giusti per tutto il ciclo di produzione e avere la flessibilità di poter cambiare fornitore in qualsiasi momento.”
7. Retail Media: Trasformare l’industria pubblicitaria
Man mano che il retail media si espande fino a includere i servizi di streaming e i social media, le agenzie di media e i brand si trovano ad affrontare crescenti difficoltà operative. L’evoluzione dei modelli operativi e delle capacità sarà essenziale per gestire piattaforme frammentate, formati pubblicitari diversi, strutture di dati incoerenti e requisiti più stringenti in materia di privacy dei dati.
Il rapporto Media Predictions 2025 prevede un aumento dei rivenditori che collaborano strategicamente con piattaforme di streaming e social network, aumentando la loro impronta digitale e il loro impatto sul mondo dei media. L’espansione in nuove regioni e paesi si moltiplicherà, poiché i rivenditori investono sempre più in questo flusso di ricavi ad alto margine. Si prevede che il retail media eclisserà la pubblicità televisiva tradizionale entro il 2026 e raggiungerà il 18% dei ricavi pubblicitari digitali totali entro il 2028.