John Roese (Chief Technology Officer di Dell Technologies) ha condiviso la visione di Dell e le previsioni su come l’AI stia dando vita a un’era di innovazione trasformativa
Stiamo entrando nel 2025 e stiamo assistendo all’equivalente tecnologico del “big bang”, con l’intelligenza artificiale all’epicentro del nostro modo di lavorare e vivere. Che siate appassionati di tecnologia, professionisti, innovatori o studenti, capire questo cambiamento è fondamentale per navigare nel nuovo mondo.
L’ascesa dell’architettura dell’agentic AI
“Agent” sarà la parola dell’anno nel 2025. La nascita di un’architettura di agent AI driven segna un nuovo capitolo nell’interazione uomo-AI. Gli strumenti di AI generativa (GenAI) si stanno evolvendo per abilitare gli agent, che sono pronti a rivoluzionare il nostro modo di interagire con i sistemi di AI.
Nel mondo consumer, abbiamo visto i primi approcci agli agent con gli assistenti virtuali, i chatbot e le app di navigazione. Nel 2025 emergerà una nuova serie di agent più avanzati. Questi opereranno in modo autonomo, comunicheranno con un linguaggio naturale e interagiranno con il mondo circostante, lavorando anche in team con altri agent ed esseri umani. Saranno inoltre perfezionati e ottimizzati per svolgere compiti specifici, come il coding e la revisione del codice, l’amministrazione delle infrastrutture, la pianificazione aziendale e la sicurezza informatica.
I sistemi agent AI saranno caratterizzati da diverse architetture cognitive, di orchestrazione e di distribuzione adattate a compiti specifici. Con l’aumentare della complessità, emergeranno sistemi multi-agent, che richiederanno una rapida evoluzione degli stack tecnologici per supportare efficacemente i sistemi.
Per realizzare il pieno potenziale dell’AI e l’ascesa delle architetture, le aziende devono aggiornare l’infrastruttura – dai data center agli endpoint. L’infrastruttura distribuita ottimizzata per l’AI può indirizzare temi di sicurezza, sostenibilità e capacità distribuendo il workload dell’AI sull’intera infrastruttura IT (cloud, data center, edge e dispositivi).
Scalare l’AI aziendale dall’ideazione alla realtà
Le aziende sono pronte a portare l’AI dalla prototipazione all’adozione in larga scala. L’agent AI è semplicemente l’applicazione della tecnologia AI ai processi di maggiore impatto di un’azienda nelle aree del core business per migliorare la produttività dell’organizzazione. Richiede ai clienti di rispondere a due importanti domande:
- Innanzitutto, quale problema si cerca di risolvere? È fondamentale sviluppare un quadro di riferimento per dare priorità agli sforzi dell’AI nelle aree più importanti e d’impatto.
- In secondo luogo, come si può risolvere questo problema? Le soluzioni di AI implementate come progetti casuali su strumenti casuali non sono scalabili. Le aziende devono invece determinare l’insieme minimo di sistemi di AI necessari per costruire una base riutilizzabile e scalabile. Ciò consente di risolvere la prima serie di problemi critici e di sfruttare l’investimento per risolvere tutti i potenziali problematiche future.
In Dell, ad esempio, le aree prioritarie sono la nostra supply chain, la capacità di erogare servizi, il motore di vendita e le tematiche di ricerca e sviluppo. Qualsiasi impatto su queste aree si traduce in un ROI significativo rispetto ad altre aree quali HR, finance e facilities.
Successivamente, le aziende dovrebbero esaminare i processi specifici nelle aree prioritarie. Ad esempio, se l’analisi dei processi rivela un’opportunità non nel modo in cui i venditori interagiscono con i clienti ma nel tempo che dedicano alla raccolta di contenuti per l’incontro con il cliente, si tratta di un chiaro progetto di AI. GenAI può essere utilizzata per automatizzare e accelerare il lavoro di ricerca e di creazione di contenuti. In questo caso, il ROI è chiaro: spostare il tempo dei venditori verso le attività rivolte ai clienti e aumentare i ricavi.
Per l’esecuzione di progetti prioritari, le imprese dispongono oggi di numerosi strumenti pronti all’uso tra cui scegliere. Nel 2025 la strada da percorrere è quella dell’acquisto e dell’implementazione di strumenti di AI nella propria infrastruttura privata. Possono essere acquistati anche strumenti che accelerano la modernizzazione dei dati (ad esempio, strumenti di data meshes) e, grazie ai progressi di Dell AI Factory dell’ultimo anno, l’infrastruttura è semplice da adottare e da implementare.
Nel 2025 avremo approcci chiari e ripetibili per la definizione delle priorità e un numero maggiore di piattaforme e infrastrutture di AI chiavi in mano e ben definite. Il 2025 sarà un anno in cui sarà semplicemente più facile sapere cosa fare e come farlo quando si adotta l’AI in ambito aziendale.
L’AI sovrana accelera l’adozione globale
Gli sforzi dell’AI sovrana stanno accelerando l’adozione dell’AI in tutto il mondo. Questo concetto ruota attorno alla capacità di una nazione di creare valore e differenziazione dell’AI utilizzando la propria infrastruttura e i propri dati, progettando un ecosistema allineato con la cultura, la lingua e la proprietà intellettuale locali. In un’epoca in cui la sicurezza dei dati è fondamentale, i Paesi stanno optando per strategie e soluzioni di AI sovrane, spesso con una forte collaborazione tra il settore pubblico e quello privato.
Invece di sistemi di AI esclusivi per i governi, alcuni Paesi stanno sviluppando risorse nazionali di AI per servire sia il governo sia l’industria privata, fornendo accesso a potenza di calcolo e capacità di dati. Altri stanno attuando una strategia nazionale coerente, in cui i governi non costruiscono necessariamente nuove infrastrutture, ma co-progettano in modo proattivo e collaborativo e incoraggiano l’industria privata a modernizzare e guidare gli ecosistemi di AI.
L’AI sovrana consente alle nazioni di aumentare l’accessibilità, proteggere le infrastrutture critiche, guidare la crescita economica e migliorare la competitività globale. Promuovendo lo sviluppo dell’AI, ne accelera l’adozione. Stiamo assistendo a un aumento degli investimenti diretti alle infrastrutture, alla gestione dei dati, allo sviluppo dei talenti e dell’ecosistema – ci aspettiamo di vedere questo trend continuare nei prossimi anni.
L’AI e la combinazione con tecnologie emergenti
Il vero potenziale dell’AI risiede nelle sue connessioni con altre tecnologie emergenti. Se l’AI di per sé è trasformativa, il suo impatto si moltiplica quando viene combinata con il quantum computing, l’intelligent edge, la sicurezza Zero Trust, le tecnologie 6G e i digital twins, per citarne alcuni esempi. Questa commistione crea un ambiente dinamico e maturo per l’innovazione e per affrontare le sfide esistenti.
Ad esempio, il quantum computing in collaborazione con l’AI avrà un impatto significativo sulla maggior parte dei settori industriali, fornendo la capacità di calcolo necessaria per scalare l’AI in ambiti in cui l’informatica classica ha difficoltà – come la scienza dei materiali complessi, la scoperta di farmaci e i problemi di ottimizzazione complessi.
L’AI e le telecomunicazioni si stanno già unendo per trasformare il funzionamento delle reti cellulari e degli elementi fondamentali di questi sistemi, come l’ottimizzazione dello spettro. Anche il futuro del PC è influenzato dall’AI, poiché ora vediamo il PC AI non solo come un dispositivo client ma come parte dell’infrastruttura AI end-to-end. Con le architetture basate su agent AI, ci aspettiamo di spostare gli agent dal data center all’edge o al PC AI.
Anche la sicurezza zero trust e l’AI si intersecano. Le architetture Zero Trust sono la strada migliore per un mondo migliore e più sicuro e l’implementazione di Zero Trust nell’IT legacy è difficile. Al contrario, l’infrastruttura AI è nuova e greenfield. Ci aspettiamo che i clienti adottino lo Zero Trust by default nelle nuove fabbriche di AI per una maturità di sicurezza più elevata. Data la criticità dell’AI, questo rappresenta un bene per tutti noi.
L’AI diventa una competenza essenziale per tutti
L’AI diventerà uno strumento indispensabile per tutte le professioni e i settori. Come è avvenuto con le passate innovazioni tecnologiche, l’AI è pronta a trasformare il mercato del lavoro. I ruoli di routine, orientati alle attività operative, potrebbero diminuire, ma sorgeranno nuove opportunità, come i compositori di software, i redattori di contenuti di AI e gli ingegneri di prompt.
Analisi recenti rivelano che il 72% dei leader IT identifica le competenze in materia di AI come una lacuna critica che richiede un’attenzione immediata. Le organizzazioni devono investire nello sviluppo delle competenze dell’AI della propria forza lavoro. Lo sviluppo delle competenze in materia di AI si concentrerà sulla definizione del rapporto AI/essere umano, in cui l’AI completa la maggior parte dei compiti, ma le persone definiscono ciò che deve essere fatto. Ciò consente ai professionisti di concentrarsi su compiti di livello superiore e sulla risoluzione di problematiche complesse.
Con l’AI si creeranno nuovi ruoli e figure professionali adibite a guidare la governance di tutte le soluzioni e architetture basate su agent AI.
L’AI è la grande evoluzione tecnologica
Avvicinandoci al 2025, prevediamo che l’adozione dell’AI nelle imprese subirà una forte accelerazione nel corso del prossimo anno. Vediamo processi migliori, strumenti migliori e un ecosistema più forte. In Dell, i primi progetti di AI hanno già dimostrato un ROI positivo.
Per i CIO sarà vitale seguire l’evoluzione tecnologica e adattarsi al nuovo modo di interazione uomo-macchina. Le aziende devono dare priorità alla conoscenza dell’AI, investire nello sviluppo di talenti ed esplorare soluzioni innovative per essere all’avanguardia in questa rivoluzione tecnologica.
Il futuro appartiene a coloro che sapranno massimizzare la potenza dell’AI.