Cybersecurity preventiva e proattiva, la partnership tra Check Point e Westcon porta la strategia di difesa delle imprese italiane a un nuovo livello, garantendo protezione avanzata su ogni fronte, dalla sicurezza del cloud alle reti ibride, fino agli utenti remoti, con soluzioni scalabili e assistenza full-service
In Italia, la partnership tra Check Point Software Technologies e Westcon è un sodalizio strategico che combina le competenze di entrambi i partner e mira a fornire soluzioni avanzate di cybersecurity ai clienti aziendali, tra cui firewall di nuova generazione, protezione dagli attacchi avanzati, e soluzioni per la gestione della sicurezza del cloud,delle reti aziendali e del workspace dell’utente. I caratteri principali di questa collaborazione includono distribuzione, supporto, formazione e abilitazione.
Westcon-Comstor: distributore globale di tecnologie IT, aiuta Check Point a espandere la propria presenza sul mercato, fornendo accesso alle sue soluzioni di sicurezza attraverso una rete capillare di rivenditori e partner tecnologici. Grazie a questa collaborazione, le soluzioni del vendor sono disponibili su scala globale. Westcon supporta altresì i partner attraverso programmi di formazione tecnica e commerciale, aiutando i rivenditori a comprendere e integrare al meglio le soluzioni di Check Point. Questo aiuta a garantire che i partner abbiano le competenze necessarie per implementare e gestire soluzioni di sicurezza avanzate. Supporto post-vendita, gestione del ciclo di vita delle soluzioni di sicurezza e servizi aggiuntivi come supporto tecnico e consulenza per implementazioni complesse completano la gamma di servizi offerta.
Innovazione e crescita
La collaborazione punta a far crescere il business di entrambe le aziende, favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni e tecnologie per affrontare le sfide emergenti nel campo della cybersecurity, come le minacce legate al cloud, al lavoro remoto e alla protezione delle infrastrutture critiche. «Check Point è a livello globale il vendor storico per eccellenza di Westcon» – spiega Alessandro Della Negra, country sales director Italy, Greece & Adriatic di Westcon. «In Italia, anche se la nostra partnership con Check Point è relativamente più recente, riveste un’importanza cruciale. Abbiamo dedicato notevoli risorse allo sviluppo di numerosi programmi e alla costruzione di un team altamente specializzato. Check Point è uno dei principali vendor per noi, sia a livello globale che locale, e rappresenta una delle nostre maggiori fonti di fatturato. La nostra attenzione è quindi massima. Inoltre, per quanto riguarda la cybersecurity, ambito in cui Westcon sta attualmente concentrando gran parte della sua strategia, Check Point è uno dei partner più rilevanti».
L’approccio APLAER
Uno degli strumenti più innovativi utilizzati da Westcon è il modello APLAER che definisce le fasi chiave – Analyze, Place, Land, Adopt, Expand and Renew – del ciclo di vita di una soluzione IT. Questo approccio aiuta i partner e i rivenditori a gestire non solo la fase di vendita, ma anche l’adozione delle soluzioni da parte dei clienti, assicurando un utilizzo ottimale e continuativo delle tecnologie. «È molto importante che il cliente utilizzi la soluzione e la sfrutti fino in fondo» – spiega Della Negra. «Se un cliente non adotta pienamente la soluzione, rischiamo che al momento del rinnovo scelga un’alternativa più economica». La chiave del successo è quindi l’utilizzo completo delle funzionalità, supportato da iniziative come i 3D Lab, laboratori utilizzabili gratuitamente da partner e reseller, con soluzioni completamente libere e licenziate, dove è possibile fare test e demo ai clienti in ambienti controllati e sicuri».
Formazione e supporto tecnico sono i pilastri della strategia Westcon. Che non si limita a distribuire le soluzioni Check Point, ma fornisce un supporto a 360 gradi con programmi di formazione avanzata per partner e clienti e servizi di consulenza tecnica. Questa infrastruttura di supporto è distribuita a livello globale, con hub in diverse nazioni. «A livello locale, il team italiano di Westcon si concentra su pre-sales, supporto tecnico e gestione delle vendite, ottimizzando il servizio offerto ai partner per garantire la massima efficienza e flessibilità. Cerchiamo di dare il miglior servizio al minor costo, proprio quello che i nostri partner ci chiedono» – rileva Della Negra. La distribuzione è centrale nella strategia di Check Point, il cui modello di business si basa esclusivamente sul canale. «La distribuzione riveste un ruolo chiave» – conferma Pier Luigi Nardelli, sales manager di Check Point Software Technologies. «Perché ci permette di indirizzare segmenti di mercato dove non possiamo avere una copertura diretta. Inoltre, questo ci consente di espandere la nostra presenza anche in mercati più difficili da raggiungere, aumentando l’efficacia delle nostre soluzioni».
La prevenzione come antidoto
In un panorama di minacce in continua evoluzione, Check Point ha osservato un cambiamento radicale nel modus operandi degli attaccanti. «Siamo passati da attacchi con virus e worm, a minacce che sfruttano vulnerabilità complesse e tecniche di ingegneria sociale» – spiega Nardelli. «Gli attacchi odierni sono polimorfici e multistrato, colpiscono contemporaneamente più livelli dell’infrastruttura e, mutando, sono progettati per restare nascosti il più a lungo possibile». Questo richiede un nuovo approccio alla cybersecurity, basato sulla prevention, diventata il fulcro della strategia di Check Point, che punta a proteggere aziende e organizzazioni da ogni vettore d’attacco e fornire una visione chiara e tempestiva delle minacce agli utenti. Tutti gli attacchi hanno una base comune. «Oggi, le compromissioni sono silenti, gli attaccanti cercano di eludere i controlli e restare nascosti il più a lungo possibile» – continua Nardelli, sottolineando la necessità di una cybersecurity preventiva e proattiva. Ecco perché secondo Check Point bisogna spostare il paradigma dalla semplice detection alla prevention. «Analizzare quindi ogni tipo di flusso di informazione, coprire qualsiasi vettore d’attacco e rendere disponibile l’informazione all’utente solo quando il responso degli enforcement di sicurezza abbia escluso ogni possibilità di compromissione. Questo è lo sforzo maggiore che facciamo con i clienti».
Due facce della stessa medaglia
L’integrazione della cybersecurity nei processi di digitalizzazione è ormai imprescindibile. «Digitalizzarsi significa avere processi più efficienti e disporre di dati a cui attingere per prendere decisioni più razionali» – afferma Nardelli. «La digitalizzazione offre grandi opportunità, come l’accesso a nuovi mercati e una maggiore efficienza operativa, ma espone anche a nuove minacce, rendendo indispensabile una sicurezza integrata in ogni fase del processo». In questo contesto, la partnership tra Check Point e Westcon si distingue per la capacità di fornire soluzioni scalabili e complete, in grado di proteggere le aziende su ogni fronte, dal cloud alla rete interna, fino agli utenti remoti. In questo contesto, l’approccio Zero Trust nella visione comune di Check Point e Westcon si profila come scelta necessaria dettata dal contesto sempre più digitale e distribuito.
«L’utente remoto deve essere gestito con lo stesso livello di sicurezza di chi si trova all’interno della rete aziendale» – spiega Nardelli, evidenziando l’importanza di una sicurezza integrata e omnicanale in grado di proteggere ogni punto d’accesso. In quest’ottica, la collaborazione tra Check Point e Westcon rappresenta un modello di successo nell’affrontare le sfide della sicurezza. Grazie a un approccio integrato che combina formazione, supporto tecnico e distribuzione capillare, le due aziende offrono soluzioni di cybersecurity avanzate, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più complesso e interconnesso.