Vulnerabilità, ransomware e furto di dati in cima alla lista delle preoccupazioni per la cybersecurity. Le aziende si orientano verso l’integrazione dei team e delle soluzioni di rete e sicurezza
GTT Communications, Inc., fornitore leader di servizi di rete e sicurezza as a service per organizzazioni multinazionali, ha presentato i risultati del suo ultimo studio: “Tendenze e soluzioni per un perimetro più sicuro” (Trends and Solutions for a More Secure Perimeter).
Il rapporto evidenzia come le aziende facciano sempre più affidamento su SD-WAN (Software-Defined Wide Area Network), SASE (Secure Access Service Edge) e SSE (Security Service Edge) come difese essenziali contro le minacce alla cybersecurity, progettate per sfruttare le vulnerabilità derivanti dalla rete cloud-first e dagli ambienti di lavoro remoti o ibridi. GTT ha commissionato lo studio a Hanover Research per esaminare i problemi di sicurezza e l’implementazione di framework SASE e soluzioni SSE abilitati alla SD-WAN. I risultati principali indicano che le vulnerabilità non rilevate, il ransomware, il furto di dati e le interruzioni di rete sono le preoccupazioni più pressanti per i leader IT, con una differenza di soli 3 punti percentuali nei tassi di risposta, che vanno dal 46% al 43%.
In linea con l’evoluzione dell’integrazione delle soluzioni di sicurezza con il networking avanzato, la ricerca ha rilevato che per combattere queste minacce, il 35% delle aziende ha implementato un framework SASE, mentre il 42% ha implementato SSE. “Se un qualsiasi incidente di sicurezza può causare danni alla reputazione e perdite finanziarie attraverso richieste di riscatti, tempi di inattività e altro, le vulnerabilità non rilevate possono essere particolarmente dannose perché consentono alle minacce di persistere inosservate, portando potenzialmente allo sfruttamento silenzioso delle reti per un periodo prolungato”, ha dichiarato Tom Major, Senior Vice President, Product Management and Technology, GTT.
“Una volta all’interno, un hacker può sottrarre dati sensibili, esfiltrare la proprietà intellettuale, interrompere le operazioni, installare ulteriore malware e utilizzare la rete compromessa per lanciare attacchi ad altri, il tutto senza essere individuato. Le organizzazioni che implementano un framework stratificato come SASE possono realizzare il passaggio completo a una strategia di sicurezza aziendale zero-trust, consentendo ai dipendenti di mantenere un accesso semplice e sicuro a dati e applicazioni in qualsiasi parte del mondo.” “I risultati dell’indagine indicano che le aziende si trovano oggi ad affrontare un panorama di minacce sempre più complesso e sofisticato, che pone rischi senza precedenti alle loro attività”, ha dichiarato Kimberly Pate, Managing Research Director di Hanover Research. “Questo sta portando a una maggiore collaborazione tra i team di secutity e di networking, che lavorano insieme per integrare le misure di sicurezza direttamente nelle loro infrastrutture di rete per una maggiore protezione e agilità”.
La maggior parte degli intervistati integra i team di sicurezza e networking nella gestione delle soluzioni SD-WAN, SASE e SSE. Nei casi in cui è stato implementato ciascun tipo di soluzione, circa due terzi dei team di sicurezza e di networking lavorano insieme per gestirla, con una ripartizione più o meno equa tra i restanti team che gestiscono esclusivamente l’uno o l’altro. Hanover Research ha intervistato 314 responsabili di IT, infrastrutture, reti e sicurezza in tutto il mondo, in imprese operanti nei settori retail, hospitality, produzione, ristorazione, sanità, servizi finanziari, tecnologia e altro ancora. Ogni intervistato rappresenta un’azienda con almeno cinque sedi collegate alla rete aziendale e un fatturato annuo di 200 milioni di dollari o più.
Per ulteriori informazioni sul rapporto “Tendenze e soluzioni per un perimetro più sicuro” cliccare qui.