Stati Generali della Sostenibilità Digitale, l’AI al centro della terza edizione

Stati Generali della Sostenibilità Digitale, l’AI al centro della terza edizione

La tecnologia come catalizzatore per un impatto positivo duraturo, 150 grandi imprese italiane uniscono le forze per superare gli ostacoli e redigere una policy nazionale di adozione dell’intelligenza artificiale

Per il terzo anno consecutivo, nella cornice di Palazzo di Varignana, la community di oltre 150 tra CIO, CInO e CxO delle più grandi aziende pubbliche e private italiane costituita dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, e supportata per questa edizione da Deda Next, DXC Technology, Olidata, IBM Italia, R1 Group e Sopra Steria, si è riunita a Bologna (8-9 novembre) per discutere di come il digitale e la sostenibilità debbano ibridarsi in un percorso comune rappresentando una leva strategica per il futuro del Paese.

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«Agli Stati Generali di quest’anno si è approfondito, in particolare, il tema degli impatti di sostenibilità derivanti dall’adozione dell’intelligenza artificiale in azienda: un argomento su cui si dibatte molto e sul quale crediamo ci siano ancora importanti aspetti da esaminare» – spiega Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. «Sono felice e orgoglioso di vedere il percorso che questo evento ha compiuto fino alla terza edizione, diventando un appuntamento fondamentale per riflettere su come il digitale possa essere una leva per il cambiamento sostenibile. Insieme abbiamo esaminato come l’intelligenza artificiale e altre tecnologie possano essere impiegate per rispondere alle sfide globali, promuovendo un approccio partecipativo e inclusivo in ottica di sostenibilità».

Nel corso dei due giorni di lavoro, infatti, i partecipanti sono stati chiamati a discutere di come l’intelligenza artificiale, quando sviluppata in modo etico e responsabile, possa supportare l’economia e il benessere sociale, riducendo l’impatto ambientale: in altri termini, di come questa tecnologia, spesso temuta nei suoi effetti, possa essere uno strumento di sviluppo sostenibile. Più nel dettaglio, 150 tra le principali aziende italiane hanno analizzato gli ostacoli all’implementazione dell’AI e le modalità per superarli, con l’obiettivo di creare un elenco dei principali problemi e delle soluzioni proposte che sarà messo a disposizione dell’intero sistema economico italiano. Un lavoro, questo, preliminare alla stesura di una policy sulla corretta introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda, che verrà successivamente resa pubblica.

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Ma non solo. Ampio spazio è stato dato anche alla Prassi UNI/PdR 147:2023, il primo documento sviluppato a livello europeo per la valutazione della Sostenibilità Digitale dei progetti di trasformazione digitale redatto dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e UNI con il supporto di Enel, ACI Informatica, CISCO, Bludigit Italgas, MM e Plenitude: la discussione si è focalizzata sui percorsi di certificazione per aziende e professionisti che desiderano allinearsi agli obiettivi di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione agli indicatori di performance legati alla digitalizzazione sostenibile.

Infine, anche quest’anno, la community si è impegnata a portare avanti il programma Digital4Aid, l’iniziativa promossa dalla Fondazione che punta a progettare e donare soluzioni digitali per supportare comunità e progetti legati agli SDGs dell’Agenda 2030. È proprio in questo contesto che, lo scorso anno, è nata l’idea di mySMART Diary: la prima webapp a supporto delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare, presentata ufficialmente al pubblico lo scorso primo ottobre nell’aula del Senato della Repubblica. Con grande partecipazione e volontà in questa terza edizione degli Stati Generali, sono state proposte nuove idee e iniziative, tra le quali scegliere il nuovo progetto che verrà concretizzato nei prossimi mesi a dimostrazione, ancora una volta, di come la Sostenibilità Digitale non sia soltanto una bella idea, ma una reale opportunità per il futuro di tutti noi.