Shape Your Vision 2024: il futuro elevato alla potenza dell’AI

Shape Your Vision 2024: il futuro elevato alla potenza dell’AI
Stefano Zingoni innovation & marketing director - direttore della BU Innovability

Firenze si conferma capitale dell’innovazione responsabile con l’evento annuale di Gruppo E, top player della transizione digitale sostenibile. L’AI come moltiplicatore esponenziale del business

Ancora una volta, Shape Your Vision si impone come fucina di innovazione. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino come cornice dell’evento annuale di Gruppo E che ha saputo orchestrare una coinvolgente esperienza immersiva e multisensoriale, con la partecipazione di oltre 450 responsabili dell’innovazione in azienda, a ogni livello. Parola d’ordine di questa edizione: “Elevate”, un invito a utilizzare la tecnologia, ma anche a fare leva su atteggiamenti positivi, soft skill e sul giusto tempo da dedicare alle cose, per innescare crescita e miglioramento continuo nel business.

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L’intelligenza artificiale è stata l’argomento centrale, trasversale a tutti gli interventi, ma anche lo strumento utilizzato per l’intrattenimento e la spettacolarizzazione, in forma di video, immagini e musica, al servizio di una live band, la Elevation Band, diretta dal musicista Daniele Vettori, e del prompt artist Carlo Munaretto.

L’evento è stato condotto da Rudy Bandiera, uno dei volti più noti nel panorama della divulgazione tecnologica e LinkedIn Top Voice. Gli ospiti hanno avuto l’onore di ascoltare Emanuele Frontoni, ordinario di Informatica dell’università degli Studi di Macerata ed esperto di AI e Computer Vision, Matteo Flora, personaggio autorevole sui temi della cybersecurity e delle nuove intelligenze, Fjona Çakalli, innovatrice digitale e influencer nel mondo dell’innovazione tecnologica.

Non sono mancati i top manager del Gruppo E: Stefano Zingoni, innovation and marketing director, direttore della BU Innovability, Matteo Franchi, direttore generale e direttore della BU Next Generation Datacenter, e Giovanni Stilli, direttore della BU Infosec. Hanno preso parte all’evento anche i rappresentanti di spicco di importanti brand IT, fra cui Check Point Software Technologies, NetApp, Palo Alto Networks, ICOS, SentinelOne, Trend Micro, Commvault, Forcepoint, CYBEROO ed ESET.

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PUNTARE PIÙ IN ALTO

Ad aprire i lavori, Stefano Zingoni che ha conquistato il pubblico con un keynote brillante e incisivo, illustrando le ultime novità del Gruppo E, tra cui una fusione interna e una strategia di specializzazione in pieno sviluppo. «Il tempo per innovare c’è sempre. L’AI, sapendo fare una cosa meglio e più in fretta di noi, ci porterà a concentrarci su ciò che conta davvero, a contribuire su aspetti nuovi, a spostare l’asticella del nostro lavoro più in alto, a elevarci. Così è stato per ogni nuova tecnologia. L’AI non fa eccezione».

L’evento si è sviluppato in tre blocchi tematici. Il primo è stato dedicato al concetto di serendipità, associato proprio all’intelligenza artificiale e alla sostenibilità, due perfetti esempi di serendipity: la prima perché può essere fonte creativa e fornire risposte, sulla base dei dati, ai quali non avevamo pensato; la seconda perché, dapprima vissuta come un’imposizione, si è rivelata un’enorme opportunità per le aziende e per le persone e ha portato, in ultima istanza, ad aziende e società migliori.

Il secondo blocco tematico, incentrato sul legame tra teamwork e sicurezza IT, ha offerto l’occasione perfetta per presentare la business unit Infosec di Gruppo E. «L’obiettivo è una gestione unificata e armonica di tutte le competenze in information security presenti nel gruppo, supportati dal nostro team, molto valido e disponibile» – spiega Giovanni Stilli.

GUARDARE OLTRE I LIMITI

Il terzo e ultimo blocco, dedicato al concetto di oltrepassare i limiti in associazione con il tema delle infrastrutture IT, ha visto la partecipazione di Matteo Franchi:  «Le infrastrutture IT moderne, grazie all’AI, corredate di strumenti come l’observability avanzata, sono estremamente automatizzate e in grado di prendere decisioni autonome, liberando risorse umane perché svolgano attività di maggior valore». A seguire Alessandro Colombo, direttore generale di AD Education, ha raccontato la partnership in corso con il Gruppo E che ha sostenuto la formazione di giovani talenti dell’Istituto di Arti Applicate e Design (IAAD) con sede a Bologna e Torino, su un tema di frontiera: la creazione di video con l’intelligenza artificiale. Questa iniziativa fa parte di “Shape Your Talent”, un programma targato Gruppo E, che già da anni recluta e valorizza i giovani talenti dell’IT. In conclusione, il messaggio che arriva da Shape Your Vision guarda a un futuro che va «oltre i limiti» – che per Zingoni significa – «allenare la mente a immaginare ciò che oggi non esiste, riconoscendo che c’è sempre qualcosa da migliorare».

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