Ricoh Italia ed Npo Sistemi, azienda del Gruppo Ricoh, sono le prime realtà del settore a formalizzare un impegno a sostegno delle dipendenti vittime di violenza sul luogo di lavoro e al di fuori di esso
Ricoh Italia ed Npo Sistemi, azienda del Gruppo Ricoh, sottoscrivono insieme alle Parti Sociali un Protocollo che introduce misure concrete e specifiche per supportare le dipendenti vittime di violenza, consolidando la propria cultura incentrata sul rispetto e sulla tutela delle persone.
Il Protocollo è nato dal confronto con il sindacato Filcams CGIL di Milano ed è stato sviluppato insieme, con anche il contributo di Fondazione Pangea ETS, da anni in prima linea nella lotta alla violenza di genere.Il Protocollo è stato ratificato in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e, per Ricoh Italia, sottoscritto dal Sindacato e da Confcommercio acquisendo così una valenza istituzionale.
“Con questo Protocollo – commenta Davide Oriani, CEO di Ricoh Italia – rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per la gender equality, un valore che da sempre orienta il nostro operato e che ha permesso a Ricoh Italia e Npo Sistemi di ottenere la certificazione UNI/PdR 125 per la parità di genere”. In particolare, il Protocollo si applica nel caso in cui le dipendenti siano vittime di violenza sul luogo di lavoro e al di fuori di esso, prevedendo tutte le misure necessarie per raccogliere le segnalazioni e intervenire tempestivamente.Nel caso di violenza in contesti privati, le misure includono l’attivazione dei servizi antiviolenza di Fondazione Pangea ETS, nonché supporti concreti da parte del Gruppo Ricoh, tra cui congedi e permessi straordinari, contributi economici, anticipi sul TFR, assistenza legale e supporto psicologico per affiancare le dipendenti in questi momenti di grande difficoltà.
Inoltre, per rispondere in modo efficace alle richieste d’aiuto e incoraggiare le donne vittime di violenza a farsi avanti, Ricoh Italia ed Npo Sistemi stanno lavorando per implementare il “progetto Antenne”, dove un gruppo di dipendenti verranno affiancate con attività di formazione affinché siano in grado di offrire ascolto e sostegno immediato indirizzando le colleghe mediante le procedure definite nel Protocollo.
Un progetto che guarda alle nuove generazioni
“Il Protocollo va addirittura oltre, riconoscendo che la lotta contro la violenza inizia con un impegno concreto nella prevenzione”, spiega Elisabetta Bertoldi, HR Manager di Ricoh Italia. “Vogliamo infatti coinvolgere i figli e le figlie dei dipendenti mediante attività di sensibilizzazione. I ragazzi, suddivisi in fasce d’età, avranno la possibilità di partecipare ad incontri organizzati in collaborazione con esperti in materia e dedicati all’importanza del rispetto e della parità di genere. Attraverso attività che mirano a decostruire stereotipi e promuovere l’uso di un linguaggio inclusivo, questi momenti favoriranno una maggiore consapevolezza e sensibilità su queste tematiche”. Un progetto completo, quindi, proprio come lo è l’approccio ESG del Gruppo Ricoh, volto a generare un impatto positivo nelle comunità e nelle vite delle persone, oltre che a ridurre l’impatto ambientale.
“In questo processo – sottolinea Alessandro Sanvito, Direttore Risorse Umane e CSR di Ricoh Italia – coinvolgiamo sempre più i nostri dipendenti e le nostre dipendenti: quest’anno abbiamo istituito un Comitato ESG su base volontaria che, integrando prospettive e punti di vista differenti, favorisce lo sviluppo di nuove idee e di progetti innovativi per rendere la nostra azienda ancora più sostenibile. Oltre 60 persone hanno aderito all’iniziativa. Questo è per noi motivo di orgoglio e conferma l’importanza di un impegno condiviso per fare una reale differenza”.