Le truffe del Black Friday e del Cyber Monday mettono a rischio consumatori e aziende

Le truffe del Black Friday e del Cyber Monday mettono a rischio consumatori e aziende

A cura di Irina Artioli, Cyber Protection Evangelist e TRU Researcher di Acronis

Con l’avvicinarsi del picco stagionale dello shopping e degli appuntamenti promozionali che da alcuni anni hanno, anche in Italia, grande riscontro nelle giornate del Black Friday e del Cyber Monday, anche i criminali informatici sono pronti a “fare” ottimi affari. Infatti, aumentano i tentativi di phishing basati sull’intelligenza artificiale che, grazie a una scrittura senza errori e a una grafica perfetta, riescono spesso a by-passare le misure di difesa e quindi a portare a buon fine un attacco.

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Ovviamente il Black Friday e il Cyber Monday registrano un elevato aumento delle attività online, ben allineato a una corrispondente crescita delle minacce informatiche, tra cui phishing, spam e ancor più sofisticate frodi, come “Phish n’ Ships”. Attiva dal 2019, questa campagna hacker ha infettato oltre mille negozi online, proponendo ai clienti elenchi di prodotti fra i più ricercati o addirittura introvabili e reindirizzandoli verso siti fraudolenti, da cui venivano rubati dati personali. Queste tattiche sono pericolose perché sfruttano tecniche SEO che fanno apparire i cyber criminali come se fossero aziende legittime, riuscendo spesso a ingannare anche i consumatori più cauti.

Le minacce sono in crescita anche a causa di molti falsi coupon che reindirizzano gli utenti verso collegamenti che si appropriano dei dati sensibili offrendo false offerte e sconti. Inoltre, proliferano i siti di shopping contraffatti che simulano alla perfezione quelli legittimi per acquisire le credenziali di accesso degli utenti alla ricerca delle migliori occasioni o per infettare i loro dispositivi con malware. Non mancano casi in cui i malviventi richiedono il pagamento di una piccola somma per poter accedere a sconti super esclusivi che ovviamente non si riceveranno mai. Una richiesta sospetta ma che viene spesso sottovalutata alla luce dell’allettante vantaggio proposto.

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In questo periodo si registra anche un aumento delle truffe di verifica degli account: quei finti avvisi che spingono gli acquirenti a “confermare” i tentativi di accesso sospetti tramite collegamenti fraudolenti. Allo stesso modo, le false notifiche di consegna sfruttano l’elevato traffico delle spedizioni, inducendo gli utenti ad aprire siti pericolosi camuffati come i reali tracker delle consegne dei più noti corrieri. Funzionano così anche le false conferme d’ordine, che invitano i destinatari a fare clic su collegamenti fasulli dove correggere presunti errori negli ordini. Infine, i consumatori cadono nel tranello dei buoni regalo fasulli e delle false organizzazioni di beneficenza. Offuscati dalla possibilità di accedere a uno sconto o a un’occasione imperdibile purtroppo molti consumatori si rendono conto di quanto siano vulnerabili solo quando è troppo tardi. È sufficiente pensare che solo l’anno scorso, quasi 34 milioni di persone negli Stati Uniti sono state vittime di truffe legate agli acquisti online durante il Black Friday e il Cyber Monday.

Queste minacce però sono anche un rischio per le aziende, dal momento che molti dipendenti utilizzano i device e gli account aziendali per i loro acquisti e per accedere ai social per attività personali. Cattive abitudini che rendono particolarmente vulnerabili le medio-piccole imprese che tuttora non godono di strutturate procedure e sistemi di difesa.

Senza contare che campagna come “Phish n’ Ships” sono un esempio lampante di come gli aggressori sono abilissimi nello sfruttare le minime falle nei sistemi di controllo e sicurezza delle organizzazioni e dei loro fornitori per sferrare il loro attacco compromettendo, per cominciare, milioni di dati e minando la reputazione dell’azienda.

Inoltre, durante la settimana “nera” degli acquisti abbiamo assistito anche ad attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service) in cui gli hacker inondano un server con traffico proveniente da una varietà di indirizzi IP causando il crash del sito web e rendendolo inaccessibile agli utenti.

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Per difendersi da queste minacce in momenti come quello del Black Friday e del Cyber Monday è indispensabile quanto meno disporre di una soluzione di sicurezza e-mail che agisca su più livelli e che utilizzi la tecnologia AI/ML per rilevare le e-mail sospette e bloccare i tentativi di phishing. Anche l’autenticazione a più fattori (MFA) e l’accesso Zero Trust (ZTA) svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre al minimo i danni in caso di violazione. Mentre le soluzioni che utilizzano l’analisi comportamentale e i backup immutabili rafforzati dall’autenticazione MFA garantiscono un efficace approccio resiliente perché accelerano il ripristino in caso di attacco ransomware.

Molte organizzazioni tuttora continuano a commettere errori comuni, come la mancanza di un piano di incident response ben collaudato o l’insufficiente visibilità dei dati, che ostacolano i tempi di rilevamento e risposta. Gli attaccanti, al contrario, sono sempre più abili a sfruttare queste debolezze, creando siti vetrina convincenti che eludono le tecniche di rilevamento. Il monitoraggio in tempo reale dell’accesso ai dati, abbinato a un piano di risposta ai cyberattack ben strutturato e costantemente aggiornato, sono fondamentali per individuare le anomalie e prevenire danni significativi. La pianificazione di attività mirate di sensibilizzazione del personale sulle minacce che possono nascondersi dietro le mille luccicanti offerte in occasione del Black Friday e del Cyber Monday è un’altra attività importante. Perché, oltre a vigilanza e sicurezza proattiva, anche la consapevolezza, è strategica sia per la cybersecurity sia delle aziende che dei singoli consumatori.