Dal luxury al retail, il beneficio di una piattaforma che trasforma le informazioni in valore. La soluzione Data Pilot come ponte verso il futuro che connette i dati e potenzia la capacità di problem solving
I dati sono il cuore pulsante di ogni azienda. Data Life, specializzata in business intelligence, big data e predictive analysis, aiuta le imprese a trasformare queste informazioni in valore. Con un team di esperti e tecnologie all’avanguardia, Data Life affianca i clienti in un percorso di analisi e comprensione dei dati, consentendo loro di prendere decisioni strategiche più efficaci. Nel 2012, ben prima dell’hype dell’AI generativa, Marco Ruffa e Iacopo Cricelli uniscono la loro passione per la tecnologia per creare, quattro anni più tardi, Data Life. «Si tratta di una piattaforma sviluppata al 100% in Italia» – spiega Ruffa, general manager di Data Life. «Partendo dall’idea di ottimizzare scenari complessi prima in ambito fashion e poi retail, abbiamo sviluppato un approccio innovativo per rispondere alle esigenze specifiche di un mercato molto dinamico».
Il fulcro della strategia è Data Pilot, la piattaforma che si basa su agenti virtuali che collaborano tra loro per analizzare i dati, suggerendo come trasformarli in soluzioni operative. «L’impiego degli agenti virtuali rappresenta un metodo semi-automatico per svolgere attività che prima richiedevano l’intervento diretto degli operatori, con tempistiche più lunghe rispetto a quelle consentite dall’AI» – spiega Cricelli, CEO di Data Life. L’adozione di queste tecnologie è ancora limitata, complice una resistenza culturale da parte delle organizzazioni. «Molte aziende nutrono diffidenza e questo frena l’adozione di queste soluzioni che potrebbero invece portare enormi benefici in termini di efficienza e velocità». Il ruolo di Data Life – sottolinea il CEO – è anche quello di facilitatore dell’innovazione: «Accompagniamo le imprese nel percorso di trasformazione digitale, aiutandole a superare le barriere culturali e a sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale».
I GUARDIANI DELL’AI
La qualità dei dati rappresenta la base per lo sviluppo e l’efficacia delle soluzioni di intelligenza artificiale. Questa filosofia riflette la visione di Data Life: adattare l’AI alle esigenze specifiche di ogni settore, bilanciando rigore analitico e creatività per garantire un’interazione sempre più efficace e contestualizzata. «Abbiamo implementato una serie di strutture che fanno da “guardiani” per la nostra AI, definendo il perimetro preciso dell’interazione con l’utente» – spiega il general manager Marco Ruffa.
Questa architettura non solo migliora l’affidabilità dei sistemi, ma punta a ridurre al minimo il fenomeno delle cosiddette “allucinazioni”. «Siamo consapevoli che tali episodi possano verificarsi, ma il rischio varia in base alle finalità del sistema. In ambiti critici come la medicina, per esempio, un assistente AI deve garantire precisione assoluta. Qui, restringiamo al massimo i margini di creatività per ottenere risultati analitici rapidi e accurati». Il contesto può influire sulla flessibilità dell’intelligenza artificiale. «Nel fashion, per esempio, un chatbot può adottare un approccio più aperto, offrendo consigli di stile che non richiedono una risposta esatta, ma suggerimenti creativi e personalizzati».
COME TRASFORMARE I DATI IN VALORE
Data Life adotta due strategie distinte per gestire e valorizzare i dati dei clienti. La prima approccia il dato così com’è, senza interventi, ma puntando a ottimizzarne l’utilizzo. «La seconda strada – spiega il CEO Iacopo Cricelli – è più strutturata e consente di sfruttare appieno le capacità di data processing: le informazioni vengono pulite, riorganizzate e integrate nella piattaforma per renderle rappresentative del contesto operativo in cui dovranno essere utilizzate». Al centro di questa attività, si colloca Data Next, una soluzione avanzata che raccoglie informazioni da fonti eterogenee e le consolida in un data lake. Questo archivio centralizzato opera in sinergia con altri strumenti di Data Life, come Data Finder per una ricerca ed una visione semplificata delle informazioni, Data Journey per il CRM e il marketing, e Data Stock, per ottimizzare la supply chain. «Guardando avanti, l’AI sarà in grado di risolvere problemi che oggi le imprese non sanno neppure di avere» – spiegano i co-founder di Data Life. «Qui entrano in gioco gli agenti intelligenti che permettono di ridurre i tempi di esecuzione, comprendendo istruzioni in linguaggio naturale e adattandosi dinamicamente alle situazioni».