Comprendere, usare, innovare. Il CIO come architetto della digital literacy

Il CIO come architetto della customer experience

L’impatto della formazione continua su performance e agilità di business. I CIO in prima linea per allineare le competenze dei dipendenti alle esigenze di trasformazione delle imprese

La digital literacy è la base per costruire aziende agili, innovative e sicure, capaci di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Per i CIO, promuovere le competenze digitali significa non solo potenziare le capacità dei dipendenti, ma anche garantire che l’intera organizzazione sia pronta ad affrontare le sfide della trasformazione digitale. Nell’ambito di un “ingaggio social” con un gruppo di CIO e IT manager, per lo più italiani, è emersa una panoramica ricca e sfaccettata sulla digital literacy e il suo impatto nelle organizzazioni. Abbiamo posto quattro domande per comprendere meglio le priorità, le strategie e i risultati legati alla competenza digitale nelle aziende. Le risposte ci offrono uno spunto interessante su come le aziende italiane stanno affrontando questa la sfida.

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Oltre il semplice utilizzo di strumenti tecnologici

Quando parliamo di digital literacy, è necessario pensare a una serie di competenze che permettono non solo di interagire con la tecnologia, ma anche di comprenderla e utilizzarla in modo strategico. In primo luogo, c’è la competenza di base, che riguarda la capacità di comprendere e utilizzare gli strumenti digitali nella vita quotidiana. Il passo successivo, è la data literacy. La capacità di raccogliere, interpretare e agire sui dati. Inoltre, chiunque operi in un’organizzazione deve essere in grado di adottare comportamenti sicuri online, al fine di minimizzare i rischi. In un contesto lavorativo sempre più ibrido, le competenze nella collaborazione virtuale sono altrettanto essenziali. Infine, non possiamo ignorare le competenze avanzate, che spaziano dalla comprensione dell’intelligenza artificiale all’automazione dei processi, fino alle infrastrutture cloud.

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Come valutare e migliorare le competenze

Partiamo dall’utilizzo di test di valutazione. Esercizi e certificazioni permettono di identificare il livello di conoscenza dei dipendenti in ambiti specifici. Il modello di apprendimento continuo rappresenta il pilastro per il miglioramento della digital literacy. Le piattaforme di formazione on-demand, permettono di approfondire competenze in autonomia e secondo le proprie tempistiche. Un ulteriore strumento chiave per monitorare i progressi è la revisione trimestrale per verificare i risultati dell’apprendimento, identificare eventuali lacune e apportare modifiche ai percorsi formativi. Durante il processo di onboarding, le competenze digitali dei nuovi assunti devono essere valutate fin dall’inizio, per garantire che ogni dipendente inizi il suo percorso con un livello di preparazione adeguato. Oltre alla valutazione costante, molte aziende stanno integrando la digital literacy nelle revisione delle performance annuali. Collegare la digital literacy agli obiettivi individuali di performance crea un incentivo tangibile per i collaboratori, spingendoli a migliorare le proprie competenze.

Come diffondere la cultura digitale

Il primo strumento molto efficace sono i bootcamp, programmi intensivi focalizzati su tecnologie emergenti come AI e cybersecurity. Molte organizzazioni stanno sviluppando accademie digitali interne, veri e propri ecosistemi formativi pensati per rendere i corsi accessibili a tutti i dipartimenti aziendali. L’altra iniziativa sempre più apprezzata è il reverse-mentoring, un programma in cui i giovani dipendenti esperti di tecnologia affiancano i dirigenti per aiutarli a familiarizzare con gli strumenti più recenti. Un modo per rendere più coinvolgente il percorso di apprendimento è attraverso le app di apprendimento gamificate, che introducono dinamiche ludiche nell’educazione. Queste piattaforme utilizzano l’AI per analizzare il livello di competenza e suggerire contenuti formativi su misura.

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I vantaggi per l’organizzazione

Quando i dipendenti possiedono competenze digitali avanzate, l’adozione di nuove tecnologie diventa più rapida. La digital literacy riduce la dipendenza dal supporto IT, permettendo ai team di risolvere autonomamente piccole problematiche tecniche e di integrare strumenti innovativi con facilità. L’altro beneficio significativo è il miglioramento della collaborazione cross-funzionale. La diffusione delle competenze digitali è un potente catalizzatore per l’accelerazione dell’innovazione. I dipendenti sono più stimolati a proporre idee su come ottimizzare i processi, migliorare i prodotti e rendere i servizi più competitivi. Inoltre, la digital literacy favorisce l’empowerment dei dipendenti, un maggiore senso di responsabilità e un rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder.