Nino Apreda a capo di ABN Wind Energy, noto imprenditore campano nel settore eolico, interviene sulla prossima udienza della Corte Costituzionale relativa alla legge n. 5/2024 della Sardegna.
‘L’udienza fissata dalla Corte Costituzionale per l’11 dicembre rappresenta un passaggio cruciale per il futuro energetico e ambientale della Sardegna e per il rapporto tra autonomia regionale e obiettivi nazionali ed europei. La legge regionale n. 5/2024, che introduce una sospensiva per lo sviluppo dell’eolico e del fotovoltaico, solleva interrogativi significativi.
Sebbene sia necessario garantire una pianificazione sostenibile e rispettosa delle specificità territoriali, una moratoria generalizzata rischia di compromettere sia gli impegni climatici sia il lavoro già avviato per la transizione energetica. È essenziale che, in questa fase, vengano salvaguardati i progetti attualmente in iter autorizzativo e quelli già approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che hanno superato rigorosi controlli di sostenibilità ambientale e territoriale. Interrompere o ritardare questi interventi equivarrebbe a vanificare investimenti strategici e opportunità di sviluppo locale, oltre a ostacolare il raggiungimento degli obiettivi climatici.
Confidiamo che la Corte Costituzionale valuti con equilibrio il bilanciamento tra le competenze regionali e le priorità nazionali, garantendo il rispetto delle regole e la promozione di un modello di sviluppo sostenibile. Al contempo, invitiamo le istituzioni regionali a collaborare con il Governo per definire criteri chiari che coniughino tutela del territorio, benefici per le comunità locali e l’urgenza di accelerare la transizione verso un futuro energetico più pulito e sicuro’.
Apreda conclude sottolineando che: ‘È doveroso considerare il peso strategico della Sardegna nella transizione energetica nazionale, sottolineando il suo potenziale per lo sviluppo di energie rinnovabili grazie ad un territorio ricco delle risorse naturali (vento e sole). Dobbiamo ricordare che l’isola è stata spesso penalizzata dalla mancanza di infrastrutture energetiche adeguate e che l’espansione delle rinnovabili può rappresentare un’opportunità per superare queste carenze. Deve essere chiaro che una transizione energetica ben pianificata non è solo un obbligo internazionale, ma un’opportunità per rendere la Sardegna un modello di sostenibilità’