Schneider Electric, potenza e sostenibilità per i data center del futuro

Schneider Electric, potenza e sostenibilità per i data center del futuro

Server AI, fino a venti volte più calore, Schneider Electric ripensa il raffreddamento nei data center con soluzioni ibride per una transizione efficiente e sostenibile anche delle infrastrutture esistenti

Oggi “AI-ready” è la parola d’ordine nel mondo dei data center. Il termine sottolinea l’importanza di riuscire a creare infrastrutture in grado di gestire le complesse richieste computazionali dell’intelligenza artificiale. Schneider Electric, leader nella gestione dell’energia e dell’automazione, è all’avanguardia in questa trasformazione. «Per data center AI-ready si intende una struttura progettata per ospitare e ottimizzare le piattaforme di intelligenza artificiale che necessitano di server basati su molteplici GPU, molto diversi quindi dai server tradizionali» – spiega Massimo Galbiati, tech & pre sales manager per Data center application di Schneider Electric. Un data center AI-ready consente quindi di far funzionare al meglio sia i server tradizionali che i nuovi server destinati alle piattaforme di AI.

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Ma come si possono scegliere le infrastrutture e le tecnologie adatte per realizzare un data center AI-ready? «Dopo avere scelto i server da utilizzare per le piattaforme AI tra i tanti brand disponibili, occorre creare progetti ad hoc per ospitarli e soprattutto farli funzionare al meglio» – continua Galbiati. «I server AI sono molto più compatti, assorbono più energia e rilasciano una maggiore quantità di calore in spazi molto ristretti. Per questo motivo, Schneider Electric ha sviluppato una nuova serie di rack, multiprese elettriche e soluzioni di compartimentazione del calore specifiche per i server AI».

SOLUZIONI INNOVATIVE

Schneider Electric ha presentato una nuova gamma di soluzioni per il “white space” dei data center, ovvero lo spazio che ospita i rack e le apparecchiature IT. La nuova offerta include la seconda generazione di NetShelter SX Enclosures (NetShelter SX Gen2), il sistema di contenimento NetShelter Aisle Containment e l’aggiornamento di NetShelter Rack PDU Advanced. Tutto è stato pensato per soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei moderni data center. I nuovi armadi rack NetShelter SX Gen2 sono progettati per sostenere un peso maggiore rispetto ai modelli precedenti, offrendo una capacità di circa 1.814 chilogrammi. La perforazione migliorata delle porte aumenta il flusso d’aria, essenziale per il raffreddamento dei server ad alta densità, mentre la struttura in acciaio e i sistemi di chiusura multipli a tre punti migliorano la sicurezza. La più recente versione dei sistemi di contenimento NetShelter Aisle Containment ha una capacità di raffreddamento superiore fino al 20%, fondamentale per gestire il calore generato dai server IA. Infine, NetShelter Rack PDU Advanced con Secure NMC3 è la nuova unità di distribuzione dell’alimentazione, dotata di avanzate funzioni di cyber security e funzioni di gestione potenziate.

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Con l’aumento della capacità di calcolo necessaria per l’AI, anche il consumo di energia aumenta drasticamente, convertendosi in una significativa quantità di calore. «I server AI emettono fino a venti volte più calore rispetto ai server tradizionali, rendendo necessario un ripensamento dell’architettura di raffrescamento» – spiega Galbiati. «Occorre introdurre tecnologie di raffrescamento a liquido che sono da cinque a dieci volte più efficienti e sostenibili rispetto al raffrescamento ad aria. Tuttavia, la transizione non può essere immediata, e per questo proponiamo soluzioni ibride che permettano di utilizzare le infrastrutture esistenti nelle prime fasi, mentre si introducono i nuovi impianti AI-ready basate sul liquid cooling. Con questo approccio pragmatico salvaguardiamo gli investimenti e scaliamo verso le nuove tecnologie».

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FORMAZIONE E SUPPORTO

Schneider Electric supporta questa transizione non solo con le tecnologie, ma anche con la formazione. «Abbiamo rilasciato una serie di white paper e approntato dei reference design, anche in collaborazione con NVIDIA, per creare un substrato di persone competenti pronte ad affrontare questo percorso» – spiega Galbiati. In particolare, il white paper “The AI Disruption: Challenges and guidance for data center design fornisce informazioni di grande valore e vuole creare un modello completo, a disposizione delle aziende che vogliono fare in modo che l’AI possa dispiegare nei loro data center tutto il suo potenziale.