Gruppo Zenit: +52% nel 2023, EBITDA a +62% e marginalità all’8%. Fatturato raddoppiato per il terzo anno consecutivo e previsioni di crescita a +69% per la chiusura del 2024. Renzo Roveglia: «L’obiettivo è mantenere questo trend positivo anche per il 2025»
Il 2023 così come questi primi nove mesi dell’anno regalano numeri esaltanti per Gruppo Zenit. «Abbiamo chiuso il bilancio 2023 con una crescita del 52% di fatturato, un EBITDA cresciuto del 62%, raggiungendo una marginalità dell’8%» – afferma Renzo Roveglia, head of service manager team Gruppo Zenit. «Da tre anni consecutivi, raddoppiamo il fatturato. Realizzato per l’84% da contratti mensili ricorsivi, distribuito tra diversi settori, IoT automotive (34%), Fashion (28%), IT reselling (15%) ed editoria (10%). Un segnale di stabilità economica e fedeltà della clientela che ci conferma la solidità nel Gruppo e la fiducia nei servizi proposti. Un risultato di cui siamo molto orgogliosi».
Gruppo Zenit, storico managed service provider con sede a Novara e nella regione indiana del Kerala, lo stato che vanta il più alto tasso di alfabetizzazione, può fare affidamento su un team di oltre 110 specialisti tra Italia (30%) e India (70%). Di questi 110 specialisti, l’86% rientra in tre business unit tecniche: 40% Software Solutions, 40% IT Managed Services, 6% IT Professional Consulting. La divisione IT managed services si occupa di gestione delle infrastrutture IT e dei servizi correlati (backup, network, IaaS, sicurezza, managed environment). Il team di Software solutions si dedicata allo sviluppo di applicativi AI, web/app development e servizi di data entry. L’unità operativa di Professional consulting è specializzata in servizi di consulenza specialistica per una vasta gamma di esigenze, dalla gestione dei servizi per soluzioni di hybrid cloud e sicurezza informatica, all’assessment e design delle migrazioni, fino alla gestione dei data center e al supporto IT. Non solo: Gruppo Zenit garantisce anche un servizio di Hardware Reselling – portato avanti dal team commerciale – che si distingue per la capacità di offrire soluzioni tecnologiche di alta qualità a prezzi competitivi, grazie alle solide partnership strette con i principali vendor del settore: dall’acquisto alla consulenza tecnica personalizzata; dalla configurazione e installazione al supporto post-vendita e gestione delle licenze. Tutto questo sempre per garantire ai clienti delle infrastrutture IT efficienti e sempre aggiornate, massimizzando valore e prestazioni.
La vitalità di una startup
«Fiducia e continuità di rapporto con i clienti rappresentano una solida prospettiva di crescita nel mercato. Questo successo non è solo il risultato della qualità e della flessibilità dei nostri servizi, ma dimostra anche che il nostro approccio strategico è efficace e produce risultati positivi costanti» – spiega Roveglia. Un approccio informale su cui Gruppo Zenit punta molto. «Lo spirito è di costruire un rapporto di empatia con clienti e prospect, al fine di comprendere in modo approfondito il loro business. Solo così possiamo garantire, di volta in volta, la soluzione più adatta alle loro esigenze». Un atout che si aggiunge all’estrema flessibilità dell’offerta. «Zencloud, l’infrastruttura per gestire sicurezza e continuità operativa, ha una configurazione a “mattoncini” che ci garantisce un’ampia libertà di movimento. A partire dall’adattabilità alle esigenze dei clienti. Il servizio IaaS consente alle aziende di scalare facilmente le risorse come server, storage e rete tramite il cloud, a seconda delle loro necessità, ottimizzando costi e performance».
L’offerta adatta per ogni esigenza
Zencloud fornisce infrastrutture IT virtualizzate on demand senza la necessità di acquistare o gestire fisicamente l’hardware. Le aziende possono ospitare applicazioni, gestire database, eseguire backup e sviluppare nuovi progetti tecnologici, con l’affidabilità e la sicurezza dei data center di Zenit. «Grazie alle partnership attive con i vendor hardware e software, riusciamo a fornire piattaforme cloud private molto competitive in termini di efficienza e di customizzazione. La relazione con i vendor è basata sull’interazione che abbiamo anche nel ruolo di hardware & software reseller, portato avanti dal Team Sales, consolidato durante tutto il corso di vita di Gruppo Zenit». Questo rapporto è frutto della conoscenza approfondita del mercato, sviluppato tramite la partecipazione agli eventi worldwide dei vendor, in cui vengono presentati sia i prodotti ma anche e soprattutto le linee strategiche del mercato. Il private cloud del Gruppo inoltre integra soluzioni di sicurezza avanzate e supporto per garantire continuità operativa e protezione dei dati. «La disponibilità di un’infrastruttura IT flessibile e personalizzabile ci consente di svolgere con prospect e clienti un assessment preliminare per identificare le aree in cui eventualmente intervenire; per poi andare spediti nel predisporre il nuovo ambiente e le migrazioni necessarie».
Migrazioni di infrastrutture core – ovvero infrastrutture up and running dei clienti – che negli ultimi otto mesi si sono susseguite senza sosta. «Il vantaggio di questo approccio è di poter modulare le soluzioni sulle architetture già presenti presso il cliente» – continua Roveglia. «Sappiamo quanto le aziende si sono mosse negli ultimi anni in termini di investimenti in cybersecurity. Aziende che vogliono valorizzare quanto hanno investito. Il nostro IaaS integrando l’offerta di servizi con quelli già operativi del cliente, offre un vantaggio competitivo». Soprattutto – commenta Roveglia – rispetto all’offerta mainstream di servizi di public cloud. «Questa flessibilità ci ha permesso di scatenare trattative in cui non è stato affatto necessario proporre l’acquisizione di pacchetti standard di servizi. Una rigidità dalla quale non avremmo avuto alcun beneficio, né noi né il cliente». Naturalmente, le infrastrutture esistenti devono essere adeguate alle normative di riferimento che a seconda del contesto si sceglie di assecondare. A partire dagli standard ISO 9001 e 27001/17/18. «Siamo a nostra volta in fase di certificazione ISO 22301. Un passaggio evolutivo naturale per infrastrutture come le nostre. La certificazione di una terza parte rispetto alla business continuity serve per rendere ancora più efficiente la nostra infrastruttura».
Piani di ripristino e networking
Quando si parla di continuità operativa – riprende il ragionamento Roveglia – si pensa sempre al concetto di disaster recovery, ovvero alla capacità in caso di incidente di ripartire subito da un altro sito. «Spesso si trascura l’importanza del networking, ma presto sarà possibile colmare questa lacuna grazie ai servizi di Colt ed Atlas Edge, nostri partner. Entro breve, infatti, i data center del Gruppo saranno dotati di connettività avanzata che permetterà il trasferimento fluido di traffico e indirizzi IP pubblici tra i vari data center, garantendo così una maggiore flessibilità e resilienza operativa». Una pratica di cybersecurity – sottolinea Roveglia – che non si limita a considerare solo gli attacchi esterni, ma che si estende alla gestione interna del dato per proteggere la disponibilità della rete anche nel caso in cui all’interno dell’azienda si verifichino eventi ingovernabili. «Nelle ISO oltre che di tecnologia si parla anche di processi e di valutazione dei rischi. Impostazione che informa le nostre attività di assessment sia a beneficio del progetto complessivo sia per individuare i rischi esterni. Ma lo spettro di eventi che possono impattare un’infrastruttura IT sappiamo essere ben più ampio: i processi interni di gestione, l’errore umano, l’evento straordinario sia a livello di struttura fisica che IT.
Prospettive di crescita
Accompagnare il cliente sin dalla fase di assessment e poi nell’evoluzione e nel change management – spiega Roveglia – aiuta a creare un terreno favorevole anche alla crescita del fatturato. «Comprendere le loro necessità ci consente di offrire un supporto ottimale. Stabilire una relazione di partnership proficua ed empatica con i clienti li spinge a considerare i nostri servizi in una prospettiva più ampia e strategica. Ricorsività e fidelizzazione sono pregio e vanto, ma anche prospettiva di mercato. Perché ci confermano la validità dell’approccio. La qualità e la modularità dei servizi si rivelano vincenti». La nostra prospettiva di crescita rimane solida e continua, con tendenze che suggeriscono un’ulteriore espansione, perché le evoluzioni positive delle aziende clienti apportano benefici anche a noi». In quest’ottica, le previsioni per la chiusura del 2024 indicano una significativa crescita del 69% rispetto al 2023, con i servizi in testa. «L’obiettivo è mantenere questo trend positivo anche nel prossimo anno. E riteniamo che il raddoppio del fatturato sia un traguardo alla nostra portata» – dichiara Roveglia.
Una crescita che consolida altresì il patrimonio del gruppo, i cui principali asset includono i data center di Milano, Torino e Amsterdam – per i quali nel 2023, l’Agenzia per la Cyber Sicurezza Nazionale (AN) ha riconosciuto le qualifiche QI1 e QC1 per l’affidabilità e qualità dei servizi di managed cloud, IaaS, hosting e backup – e la sede indiana nel Technopark di Trivandrum, che impiega 80 specialisti, e che rappresenta uno snodo strategico per innovazione e reclutamento, all’interno di un hub tecnologico di fama mondiale. Oltre al proprio core business, Gruppo Zenit da anni si distingue per il suo impegno costante in attività di corporate social responsibility, supportando l’arte contemporanea e lo sport giovanile. La forte vocazione all’innovazione e alla valorizzazione delle diversità sono un asset strategico di grande potenziale, soprattutto per stimolare la crescita delle imprese. «La nostra visione globale e inclusiva – afferma Roveglia – è il motore della creatività e della capacità di innovare, elementi chiave per il nostro successo aziendale».