Akamai anticipa le esigenze dei clienti per essere sempre un passo avanti rispetto alle minacce cybercriminali e alla semplice compliance
Le organizzazioni cercano partner affidabili per soluzioni di cybersecurity e business continuity in grado di comprendere le loro esigenze e le normative vigenti, oltre a considerare la complessità degli ambienti operativi moderni, caratterizzati da sistemi di sicurezza di diversi fornitori. Secondo Fabio Monzini, major account executive di Akamai i fornitori devono possedere un’ampia visione dello scenario Cyber Globale e cercare di prevenire anticipando situazioni critiche con tecnologie innovative. «Il ruolo dei fornitori non può limitarsi a seguire passivamente le indicazioni e i regolamenti pubblicati, poiché ci troveremmo in una condizione di perenne ritardo rispetto alle sofisticate tecniche dei cybercriminali e alle prescrizioni normative stesse.
Controllo e affidabilità
Akamai offre soluzioni scalabili, flessibili e integrate di cybersecurity e business continuity per vari settori. «Abbiamo sviluppato soluzioni di sicurezza basandoci sull’analisi delle architetture e dei comportamenti, relegando in secondo piano l’implementazione di regole specifiche in risposta ai trend del momento» – spiega Monzini. «Un approccio iniziato con le soluzioni Edge nel 1998. Dieci anni dopo, il primo WAF EDGE, e undici anni fa, la segmentazione delle reti che mira a rendere resiliente l’infrastruttura, consentendo una maggiore reattività ai cambiamenti negli scenari di compromissione».
L’aspetto interessante è che dopo 25 anni la tecnologia Edge non è cambiata e quindi – continua Monzini – Akamai non ha dovuto creare una nuova tecnologia. «Inoltre, gestendo tra il 15% e il 30% del traffico Web mondiale, abbiamo una grande visibilità sui nuovi metodi di attacco e, riusciamo ad applicare regole dinamiche aggiornate in tempo reale sull’infrastruttura di sicurezza Edge». Anche la segmentazione, inizialmente basata su DMZ e firewall, è ora inefficiente per il controllo del movimento laterale.
«Pur aumentando la complessità delle infrastrutture e la sofisticatezza degli attacchi – spiega Monzini – la soluzione di base di Akamai, che è stata creata undici anni fa, può essere arricchita e resa sempre più flessibile, semplicemente grazie all’intelligenza artificiale che supporta l’analisi e la costruzione della segmentazione». L’infrastruttura Edge di Akamai garantisce il 100% di affidabilità e il controllo degli incidenti grazie alla visibilità interna delle reti, coinvolgendo processi, utenti e supply chain. Un approccio che applica i concetti di Zero Trust e il controllo degli accessi con movimento laterale in una logica unificata.
Servizi in outsourcing
Il supporto ai clienti per servizi in outsourcing – spiega Monzini – si basa sulla professionalità nell’esecuzione e sull’importanza dell’attività umana, poiché «la tecnologia diventa inefficace se non applicata nel modo migliore. Inoltre, disponiamo di architetti, engage manager e project manager e nei Security Operations Control Centers lavorano circa 500 tecnici con esperienza globale sugli incidenti di sicurezza». Per questo motivo, l’azienda investe sia nella tecnologia che nelle persone. Il team italiano comprende oltre 50 professionisti dedicati a migliorare l’efficienza e supportare clienti e partner nella costruzione di una solida postura di sicurezza.