Integrazione avanzata con i sistemi di storage per garantire backup e ripristino in qualunque condizione
La crescente complessità e velocità con cui si sviluppano le minacce informatiche, ribadita dai più recenti report evidenziano l’aumento significativo degli attacchi ransomware e la necessità di adottare misure avanzate per contrastare queste minacce. Synology, leader nel settore dei dispositivi NAS (Network Attached Storage), ha sviluppato una serie di soluzioni avanzate per aiutare i propri clienti a prepararsi e mitigare questi attacchi. Ivan Gento Pariente, International Marketing Manager di Synology, illustra come l’azienda protegge i dati dei clienti e assicura la continuità operativa.
Protezione avanzata e prevenzione proattiva
«Synology si distingue per un approccio proattivo alla sicurezza dei dati, facilitando l’implementazione di backup e ripristino in qualsiasi circostanza» afferma Gento Pariente. «Il cuore delle soluzioni di backup è il sistema operativo DSM (DiskStation Manager), potente e intuitivo, che include Security Advisor per aggiornamenti e patch regolari, garantendo sistemi resilienti contro le minacce emergenti». I NAS Synology integrano firewall e blocco IP per prevenire accessi non autorizzati e ridurre il rischio di infiltrazioni ransomware. Inoltre la funzione VPN Server permette l’accesso remoto sicuro al NAS, assicurando che la trasmissione dei dati sulla rete sia crittografata e protetta da intercettazioni. Il sistema di autenticazione a più fattori, i servizi di gestione delle identità a livello organizzativo e la gestione dei dispositivi mobili basati su principi di zero trust rafforzano ulteriormente la sicurezza. Per garantire una protezione costante, Synology dispone di un team dedicato incaricato di supervisionare le soluzioni installate e rispondere agli incidenti.
Backup 3-2-1 ma non solo
La prevenzione degli attacchi ransomware inizia con una solida strategia di backup. Synology promuove l’adozione della regola del backup 3-2-1, che prevede tre copie dei dati su due tipi di archiviazione diversi, con una copia offline. «Aderire alla regola, mantenendo tre copie dei dati su due tipi di archiviazione diversi e con una copia offline, è estremamente efficace. Se a questo si aggiunge una copia immutabile, è quasi garantito che i dati siano recuperabili», commenta Gento Pariente. Un altro aspetto cruciale è l’aggiornamento regolare dei sistemi operativi, software e applicazioni con le ultime patch di sicurezza. La segmentazione della rete aiuta a limitare la diffusione del ransomware, mentre test di sicurezza regolari per rivedere i privilegi degli utenti e identificare vulnerabilità assicurano un approccio proattivo nella difesa contro il ransomware.
Funzionalità avanzate per la sicurezza dei dati
Synology offre una gamma di funzionalità avanzate per proteggere i dati aziendali. «Innanzitutto, le nostre capacità di crittografia garantiscono che i dati siano protetti, sia a riposo che in transito, rendendo difficile l’accesso a informazioni sensibili da parte di terzi non autorizzati», spiega Gento Pariente. «Active Backup for Business, garantisce una protezione centralizzata per diversi ambienti IT, mentre Hyper Backup offre backup multi-versione a più destinazioni, inclusi dischi locali, altri dispositivi NAS Synology e cloud storage. Con Snapshot Replication, gli utenti possono creare snapshot frequenti e puntuali dei loro dati, consentendo loro di tornare rapidamente a uno stato pre-infezione in caso di attacco ransomware. Garantendo una minima perdita di dati e un rapido recupero. Synology Security Advisor e Active Insight infine monitorano continuamente l’attività dei file, fornendo avvisi di sicurezza e una vista aggregata delle operazioni sui file del sistema».
Integrazione e flessibilità
La soluzione DSM di Synology si integra con vari software anti-malware, scansionando i file alla ricerca di firme di ransomware conosciute e comportamenti sospetti. «Inoltre, Synology si integra con numerosi cloud provider – Active Backup for Business supporta piattaforme come Microsoft 365 e G Suite – per garantire che una copia sicura dei dati sia archiviata in una posizione diversa». Per migliorare la flessibilità, Synology inoltre mette a disposizione API che consentono integrazioni personalizzate con altre piattaforme di sicurezza. «Questo permette alle organizzazioni di personalizzare i loro setup di sicurezza per soddisfare le loro esigenze uniche. Questa adattabilità garantisce che i dispositivi NAS Synology possano essere una parte coesa di una strategia di difesa multilivello completa contro il ransomware».
Ottimizzare backup e ripristino
Per ottimizzare la strategia di backup e ripristino contro gli attacchi ransomware, Synology consiglia di iniziare con una soluzione centralizzata e completa. «Un sistema che integri backup, recuperabilità e facilità d’uso semplifica la gestione, migliora l’efficacia e fa sì che le misure preventive diventino più semplici ed efficaci», sottolinea Gento Pariente. Un altro passo importante è determinare l’importanza dei dati. «Raccomandiamo di implementare un framework di classificazione dei dati per categorizzare i dati in base alla sensibilità, al valore e alla criticità, per determinare il livello di protezione e la frequenza del backup richiesta per ciascuna categoria». Il terzo step è il test e il monitoraggio del sistema di backup. «Non sono pochi i casi in cui troviamo aziende che credono che da solo un backup sia sufficiente; in realtà la chiave per completare un backup è la recuperabilità di quei dati. Ecco perché è molto importante testare il ripristino, misurarne le tempistiche e identificare i problemi e le sfide riscontrati lungo il percorso. Valutare tutto questo garantisce che non solo i dati siano recuperabili, ma anche assicurarsi che il team è pronto per qualsiasi guasto o attacco al sistema», conclude Gento Pariente.