ServiceNow, la piattaforma AI si evolve con la Xanadu release

ServiceNow, la piattaforma AI si evolve con la Xanadu release

Con centinaia di novità, dagli AI Agents al sistema Skill Kit, la nuova versione di Now Platform sfrutta al massimo le potenzialità dell’AI generativa per offrire ai business ancora più soluzioni per incrementare la produttività

Meravigliosa, eterea, al di là ogni logica. Per secoli, il mito della città perduta eretta da Kublai Khan ha permeato il nostro immaginario attraverso opere letterarie e cinematografiche. Fino agli anni ’60, quando Xanadu, nell’ambito della tecnologia, è diventata sinonimo di utopistica innovazione, prestando il suo nome all’ambizioso progetto ipertestuale di Ted Nelson, mai pienamente realizzato. Non è dunque un caso che oggi ServiceNow le abbia intitolato la più recente versione della sua piattaforma AI: un software che promette di rivoluzionare i moderni business, facendo leva sulle ultime novità in materia di intelligenza artificiale. «È ormai chiaro come il futuro sarà sempre più predominio dell’AI» spiega Heath Ramsey, Vice President of Outbound Product Management di ServiceNow. «Anche l’aggiornamento Xanadu è pensato in questa direzione, per convertire i dati in fatti, gli investimenti in nuove risorse. Le stime parlano di un miglioramento nei tempi di transazione che si spinge fino al 53%, che naturalmente si traduce in un aumento della produttività altrettanto importante».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Innovazioni: dagli AI Agents alle novità di Now Assist

«Si tratta del nostro più grande aggiornamento di sempre» annuncia Dorit Zilbershot, Vice President of Product Management and AI «dettato dalla necessità sempre più critica di avere a disposizione quante più soluzioni automatizzate possibili». Tra i nuovi tools offerti dalla piattaforma spiccano gli AI Agents, progettati per reinventare il costumer service: «sono in grado di studiare la situazione, analizzare i dati e applicarli per agire in modo autonomo. Quando ritengono necessario l’intervento di un operatore, si limitano a offrirgli supporto e suggerimenti, ma, se autorizzati, possono gestire in piena autonomia i processi più semplici». Anche Now Assist, l’assistente digitale integrato con l’intero software, è stato potenziato: con la funzione “elaborazione” nelle e-mail, ad esempio, basta un click per trasformare una semplice stringa di testo in una risposta esaustiva e ben elaborata. Il sistema è altamente flessibile e personalizzabile grazie al Now Skill Kit. «Basta un prompt», continua Zilbershot, «per aggiungere una nuova funzione che non sia già presente, o generare dashboard ed elementi grafici che aiutino a leggere i dati con facilità. Vogliamo offrire un prodotto che sia adatto tanto ai business che si apprestano a muovere i primi passi con l’AI, quanto a quelli che invece necessitano di soluzioni personalizzate in base al proprio campo. Sfruttare la nostra piattaforma, che vanta una banca dati unica da oltre 20 anni, equivale ad appoggiarsi a un consulente con oltre 20 anni di esperienza nel settore».

Leggi anche:  bp investe in una soluzione digitale per la supply chain per migliorare la customer experience

Dal retail allo sviluppo di software, soluzioni per tutti i campi

Flessibilità, molteplicità di modelli e facilità nell’utilizzo sono elementi centrali nella nuova versione di Now Platform. «Per quanto riguarda il retail, ad esempio» aggiunge Amy Lokey, Chief Experience Officer di ServiceNow, «uno store manager può usare la nostra piattaforma per esser messo istantaneamente in contatto con il back office e richiedere aiuto in real time, riducendo i tempi di troubleshooting». Altra novità pensata invece per gli sviluppatori è l’IDE – integrated development environment – che permette a team differenti di lavorare sulle app in un unico ambiente virtuale, leggendo direttamente in codice. «Oppure ancora» conclude Lokey, «per quanto riguarda la sicurezza, Now Assist può inviare alert di gruppo a una stessa IP, riassumendo le informazioni e consentendo di intervenire più rapidamente su eventuali criticità». Tra i testimoni si esprime anche Brad Jobe, CIO di TRIMEDX, che da più di 8 anni lavora con ServiceNow: «l’AI non va vista come una panacea, bensì come un tool da sfruttare per risolvere determinati problemi. Nel nostro campo – la sanità – la gestione del rischio è fondamentale, dato che ci sono letteralmente vite in ballo. Qualsiasi strumento di supporto ai nostri tecnici può fare la differenza: dalla possibilità di accedere ai dati ogni momento, all’uniformare il modello di servizi in tutti i luoghi in cui lavoriamo, grazie alla piattaforma».