In un panorama tecnologico in rapida evoluzione, l’intelligenza artificiale si sta affermando come una delle forze trainanti dell’innovazione. Tuttavia, con il crescente potere e la diffusione di queste tecnologie, emergono anche nuove sfide, tra cui la necessità di garantire un utilizzo etico e responsabile dell’IA.
In questo contesto si inserisce l’AI Act, la prima normativa europea a regolamentare l’utilizzo della tecnologia di cui si parla di più negli ultimi anni. Questo importante provvedimento, che entrerà gradualmente in vigore nei prossimi due anni, introduce un sistema di classificazione dei rischi associati ai sistemi di IA, imponendo requisiti più stringenti per quelli ad alto rischio.
SAS, azienda leader nel settore dell’analytics, ha colto l’importanza di questa nuova normativa e si è unita a un ampio gruppo di organizzazioni per definire le migliori pratiche per un’implementazione etica e responsabile dell’IA. Partecipando attivamente all’iniziativa AI PACT, SAS contribuisce a creare un quadro di riferimento che aiuterà le aziende ad adattarsi ai nuovi requisiti dell’AI Act. L’AI Pact è un’iniziativa europea che rappresenta un passo avanti significativo nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale. In sostanza, si tratta di un accordo volontario al quale le aziende possono aderire per ottenere chiarimenti e indicazioni sull’applicazione della futura normativa europea. Le imprese che aderiscono all’AI Pact sottoscrivono una sorta di “dichiarazione di impegno”, nella quale si impegnano a rispettare determinati principi e a collaborare con le istituzioni europee. In cambio, ricevono un supporto personalizzato e possono partecipare a una community di organizzazioni che condividono gli stessi obiettivi.
L’impegno di SAS
Ma perché è così importante per un’azienda come SAS impegnarsi in questo ambito? La risposta è semplice: l’innovazione tecnologica deve andare di pari passo con la responsabilità. SAS crede fermamente che l’IA debba essere al servizio dell’uomo e che il suo sviluppo debba essere guidato da principi etici. “Il team di SAS coinvolto nell’AI PACT è composto da esperti con background diversificati, data scientist, esperti legali e professionisti con competenze diversificate. Questa varietà ci consente di affrontare il tema dell’etica nell’AI da diverse prospettive e di collaborare efficacemente” le parole di Davide Pecchia, Trustworthy AI Specialist, Data Ethics Practice di SAS. Per raggiungere questo obiettivo, SAS ha messo in atto diverse iniziative. Ad esempio, sviluppando strumenti e metodologie per rendere comprensibili le decisioni prese dai sistemi di IA e creando delle cosiddette “Model Cards” che forniscono informazioni dettagliate su ogni modello, definendo un flusso di lavoro per la gestione del rischio dell’IA. Inoltre, SAS prosegue con servizi di consulenza per aiutare le aziende a implementare strategie di gestione dell’IA allineate ai principi etici. In quest’ottica, SAS offre un servizio di consulenza chiamato “AI Governance Advisory” nato per supportare le aziende nella comprensione e nel miglioramento della loro strategia di gestione dell’IA. Inoltre, il gruppo ha sviluppato una piattaforma per produrre la documentazione necessaria durante lo sviluppo dei modelli, basato sull’AI Risk Management Framework del NIST (National Institute of Standards and Technology). Questo strumento – chiamato “Trustworthy AI Lifecycle Workflow” – può aiutare le aziende a documentare e a rendere trasparenti i loro processi di sviluppo dell’IA.
In sostanza, SAS non si limita a sviluppare tecnologie all’avanguardia, ma si impegna a creare un ecosistema dell’IA in cui l’innovazione e l’etica camminino di pari passo. L’azienda crede che condividere esperienze e conoscenze sia fondamentale per costruire un futuro in cui l’IA sia una forza positiva per la società. L’adesione di SAS all’AI PACT e le numerose iniziative messe in atto dall’azienda dimostrano un chiaro impegno verso un’intelligenza artificiale etica e trasparente. Questo approccio non solo aiuta a prevenire potenziali problemi legali, ma contribuisce anche a costruire una maggiore fiducia nei confronti di queste tecnologie.
