Ogni anno i furti nei cantieri edili comportano ritardi nella costruzione e costi aggiuntivi fino al 50%

Secondo il report BauWatch il reale impatto economico dei crimini nelle costruzioni non è immediatamente visibile a causa della dinamica dei costi nascosti

L’incremento del livello di criminalità registrato nei cantieri negli ultimi anni ha messo in evidenza come le imprese del settore si trovino ad affrontare notevoli ripercussioni economiche nel lungo periodo. Un fenomeno, questo, che si spiega alla luce del fatto che furti e atti vandalici comportano costi non immediatamente visibili.

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Si parla dei cosiddetti ‘costi nascosti’ che si possono rivelare letali per la vita dei cantieri. Basta pensare al riacquisto delle attrezzature, degli utensili e dei vari materiali edili che hanno costi in crescita costante per via della pressione inflattiva attuale. Secondo l’indagine “Minacce Invisibili: Indice di Criminalità nelle Costruzioni 2024” realizzata da BauWatch, ogni anno ci troviamo infatti di fronte a un incremento medio del prezzo dei materiali pari al 25%. Una percentuale importante che non accenna a diminuire quando le merci da rimpiazzare sono il rame o i cavi, ad oggi principale  bersaglio dei criminali, in quanto molto pregiati e particolarmente appetibili.

Le spese per la sostituzione dei materiali, per quanto ingenti possano essere, non sono che  la punta di un iceberg. Una delle sfide maggiori che le aziende del settore si trovano, infatti,  ad affrontare, a causa dell’incremento dei crimini, sono i ritardi nella consegna dei progetti che si traducono in un vero e proprio iceberg sommerso di costi. Lo evidenziano i numeri della ricerca BauWatch: circa tre persone su dieci hanno segnalato che i furti determinano il prolungarsi delle tempistiche di costruzione, mentre un quarto degli intervistati ha dichiarato di aver sperimentato ritardi di oltre quattro settimane. Il dato certamente più preoccupante è che in un caso su dieci i progetti non hanno potuto proseguire.

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“Dalla ricerca emerge – spiega Laura Casparrini Direttore Generale di BauWatch Italia – che i ritardi nelle costruzioni possono implicare un costo aggiuntivo che va dal 10 al 50% del costo originale, andando a contrarre i margini di profitto. I costi extra, in primis quelli delle polizze assicurative, e i ritardi rendono, infatti, difficile rispettare le scadenze di consegna dei progetti, andando a deteriorare, in ultima analisi, la reputazione e le relazioni delle imprese.”

Uno dei costi nascosti che spesso viene sottovalutato è quello legato all’applicazione dei protocolli di sicurezza nei cantieri, molti dei quali, se non rispettati al momento del furto, possono portare ad aumento del premio o addirittura ad un annullamento della polizza. Fra le altre voci di spesa aggiuntive, meritano particolare attenzione i costi causati dai danni di reputazione che possono incidere pesantemente sulla produttività delle aziende, compromettendo non solo le relazioni con fornitori e  partner ma anche con clienti esistenti e potenziali.

“In un contesto di questo tipo, diventa fondamentale – conclude Casparrini – per le imprese del settore puntare sulla prevenzione, per dotarsi dei più evoluti sistemi di antintrusione e videosorveglianza in grado di assicurare la massima protezione al cantiere e alle persone che ci lavorano. La nostra esperienza dimostra che investire nei sistemi di monitoraggio avanzati BauWatch può migliorare significativamente la sicurezza e l’efficienza operativa dei cantieri rilevando e analizzando rapidamente le cosiddette minacce invisibili che possano gravare su questi impianti e minimizzando, nel contempo, le perdite finanziarie associate ai periodi di inattività che si potrebbero generare.”