Cloudera rafforza la gestione dei metadati con un catalogo dati modernizzato e l’integrazione REST di Iceberg

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Gli ultimi aggiornamenti migliorano l’interoperabilità e rispondono alle crescenti esigenze di sicurezza e governance dei dati

Cloudera, l’unica piattaforma realmente ibrida per dati, analytics e AI, ha presentato due importanti aggiornamenti alle sue soluzioni di gestione dei metadati, che aumentano l’interoperabilità all’interno dell’open data lakehouse e rispondono alle crescenti esigenze di sicurezza e governance nell’intero ciclo di vita dei dati.

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Una gestione dei metadati solida e adattabile è fondamentale per garantire qualità e la conformità dei dati in un contesto di crescenti investimenti in applicazioni di intelligenza artificiale generativa da parte delle aziende. Tuttavia, per avere successo e ottenere risultati più accurati e scalabili, è necessario avere una piattaforma unificata e sicura in grado di liberare il potere di trasformazione della gestione dei metadati.

In qualità di fornitore di piattaforme per la gestione di dati, analytics e AI su scala aziendale in tutti i principali settori di mercato, Cloudera offre un data lakehouse aperto end-to-end con standard aperti in grado di integrarsi e interoperare in qualsiasi ecosistema. I più recenti aggiornamenti a sostegno di questo impegno includono:

  • La nuova integrazione del catalogo Iceberg REST per accedere senza problemi alle tabelle di Apache Iceberg utilizzando motori di terze parti, consentendo agli utenti di sfruttare strumenti diversi e garantendo al contempo sicurezza e governance unificate. Questa integrazione semplifica l’accesso ai dati e mantiene autorizzazioni e allineamento dei dati tra le varie piattaforme riducendo i costi, mentre la riduzione del numero di livelli di sicurezza non connessi tra di loro minimizza il rischio di data breach.
  • Shared Data Experience (SDX) di Cloudera è ora in anteprima tecnica come esperienza cloud-native e containerizzata. SDX fornisce sicurezza unificata end-to-end e governance dei dati oltre alla gestione dei metadati; funzionalità migliorate per una maggiore elasticità e scalabilità e prestazioni ottimizzate. SDX fornisce inoltre accesso self-service ai dati da tutti gli strumenti, aiuta a ridurre al minimo i rischi di data breach consolidando le funzioni di sicurezza e supporta la gestione single-pane-of-glass dei dati sia in cloud che on-premise.
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Oltre a salvaguardare i dati garantendo sicurezza e linearità lungo tutto il loro ciclo di vita, i più recenti aggiornamenti di Cloudera consentono alle aziende di aumentare le prestazioni, la scalabilità e la resilienza, riducendo al contempo il costo totale di possesso (TCO) grazie all’ottimizzazione della gestione dei metadati. L’espansione facilita anche la condivisione dei metadati senza creare copie, consentendo l’innovazione con strumenti di terze parti senza alcun vendor lock-in.

“Non esiste uno scenario più esteso dei dati aziendali. Di conseguenza, le organizzazioni richiedono un modo unificato per accedere e governare ogni asset di dati – strutturati e non strutturati, in ogni luogo – on-prem e multi-cloud, e a qualsiasi velocità – batch o streaming. I responsabili dei dati vogliono una visione coerente dei dati, sfruttando formati tabellari aperti e applicando una serie di criteri coerenti indipendentemente da dove risiedono i contenuti”, ha dichiarato Sanjeev Mohan, analista del settore. “Questo è possibile grazie a un catalogo dati migliorato che incorpora formati come le API REST di Iceberg e consente un controllo granulare degli accessi “.

“I dati unificati e l’interoperabilità sono e continuano a essere al centro dell’architettura open data lakehouse di Cloudera sul cloud ibrido”, ha aggiunto Dipto Chakravarty, Chief Product Officer di Cloudera. “La nostra piattaforma offre scalabilità, prestazioni, resilienza ed efficienza economica senza pari per la gestione di metadati in espansione, senza vendor lock-in o silos di dati. Aderendo a standard aperti, garantiamo una perfetta integrazione e interoperabilità in qualsiasi ecosistema, in modo che le aziende possano sfruttare al meglio i loro investimenti nell’AI”.