Aubay democratizza l’accesso all’IA Generativa

Tutta la forza della customer intelligence

La piattaforma sviluppata da Aubay accompagna i clienti ad un’adozione consapevole della GenAI rispondendo alle principali sfide che i temi dell’AI sottendono

I temi dell’intelligenza artificiale generativa sollevano, un po’ per tutte le aziende che decidono di utilizzarla, delle domande, per lo più nel merito dei vantaggi e delle sfide associate. Le principali sfide sono la complessità tecnologica, la scalabilità, l’integrazione con i sistemi esistenti e l’adeguamento della forza lavoro.

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Su questi punti si focalizza Aubay, che ha realizzato una Generative AI Platform per accompagnare i clienti nella realizzazione del proprio business “AI-ready”. Come sottolinea Oscar Russo, direttore del Competence Center Big Data & Advanced Analytics di Aubay: “L’idea alla base della piattaforma è duplice. Da un lato vogliamo semplificare l’accesso ai modelli di GenAI, democratizzandoli, dall’altro industrializzare i processi di sviluppo”. Spesso, le aziende si trovano davanti ad una complessità applicativa non banale che circonda la GenAI: “Ovviamente non tutto può essere risolto con un modello generalista. Servono progetti dedicati, serve conoscere e governare i modelli per ottenere i risultati desiderati”.

Come spiega Russo, la conoscenza dei modelli che vengono messi a disposizione è uno degli elementi tecnici che sottendono un viaggio consapevole nel mondo della GenAI. La piattaforma di Aubay ha un cuore che consente di accedere ai modelli di intelligenza artificiale generativa attraverso un layer che rende trasparente la complessità tecnologica, usando il linguaggio più diffuso nel mondo dei dati, l’SQL. “In tal modo, possiamo applicare i nostri prompt e ricevere risposte all’interno dello stesso ecosistema”. L’SQL è uno strumento di interazione, un tramite, che non pone vincoli, considerato che le risposte possono finire in un database o essere passate ad altre applicazioni.

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Futuro conversazionale

La scelta dell’SQL può sembrare sorpassata ma non è così. Lo spiega Alkid Zenuni, Specialist GenAI del Competence Center Big Data & Advanced Analytics di Aubay: “La tecnologia che usiamo riconduce il modello di IA a livello dei dati dell’azienda, rendendo così possibile l’analisi “in-place” dei propri dati con la Gen AI”.

L’approccio di Aubay all’offerta della piattaforma vede due possibilità di scelta per il cliente: quella di essere supportato completamente dal personale specializzato del fornitore nell’implementazione dei primi use case, oppure quella di essere lasciato libero di sperimentare ed, eventualmente, sviluppare in maniera indipendente il proprio progetto di IA generativa. Oltre che interagire in maniera semplice con i modelli, c’è la possibilità di eseguire attività di specializzazione. “Con il RAG (Retrieval-Augmented Generation) e il Fine-Tuning, possiamo personalizzare i modelli così da trasformare una IA generalista adattandola ai specifici contesti dei nostri clienti”.

Gli use case

“Nel corso dell’ultimo anno abbiamo sviluppato applicazioni che utilizzano la GenAI in diversi settori, in particolare sono numerosi i clienti che ci hanno chiesto di supportare i propri addetti con chatbot. Per questo tipo di progetti abbiamo personalizzato il modello di GenAI sul patrimonio informativo del cliente. Normalmente, senza la nostra piattaforma, per fare questo tipo di attività sarebbero state necessarie settimane. Adesso possiamo caricare migliaia di manuali multilingue, abilitando il servizio in un paio di giorni”. Oltre a dare la risposta, il sistema cita le fonti da cui ha prelevato le informazioni, così da aggiungere maggiore validità al contenuto proposto. Aubay preferisce parlare di intelligenza aumentata piuttosto che artificiale: “Questo perché bisogna andare oltre il concetto delle macchine che finiranno con il sostituire l’uomo – prosegue Zenuni – la mente pensante, chi guida il processo, è un umano, che può potenziare le proprie capacità con l’IA”.

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Banche, assicurazioni, manifatturiero, sono solo alcuni dei campi in cui Aubay si sta specializzando per sfruttare le potenzialità dell’IA generativa. “Categorizzare documenti, riassumere grandi mole di contenuti, analizzare le conversazioni, assistere un operatore, rappresentano degli scenari di attuazione della piattaforma, con il beneficio di non spostare mai il dato” sottolinea Zenuni. Grazie ad un sistema di automazione, l’IA di Aubay riesce a industrializzare un’analisi e rilasciarla in poco tempo in produzione. Schedulazione, gestione delle esecuzioni e persino business intelligence: se volessimo rappresentare il dato analizzato con uno strumento di BI, possiamo farlo tutto nella medesima piattaforma”. La piattaforma è integrabile con modelli commerciali e open source, senza vincoli di sorta. La capacità multimodale consente inoltre l’interazione che va oltre il testo, anche audio e immagini. Approcci eterogenei e versatili, utili a rendere la GenAI una risorsa preziosa per aziende di ogni dimensione, facilitandone l’adattamento e la crescita in settori in veloce evoluzione.