Il miglioramento dell’efficienza interna spinge il 67% delle società di telecomunicazioni ad adottare l’IA

Il miglioramento dell'efficienza interna spinge il 67% delle società di telecomunicazioni ad adottare l’IA

Il rapporto Ascendant di Minsait sull’AI indica il miglioramento dell’esperienza del cliente come una delle ragioni principali per l’adozione dell’intelligenza artificiale

Il contesto attuale per le aziende di telecomunicazioni è caratterizzato dalla necessità di fornire valore all’utente e di gestire le risorse in modo efficiente. È proprio per rispondere a queste esigenze che l’intelligenza artificiale è diventata un fattore abilitante essenziale per raggiungere questo obiettivo. Come rivela il rapporto Ascendant di Minsait (Indra) dal titolo AI: radiografia di una rivoluzione in corso, l’aumento dell’efficienza dei processi interni è la motivazione principale per il 67% delle aziende del settore nell’integrare l’AI nelle proprie attività, mentre il 47% considera il miglioramento dell’esperienza del cliente come una delle ragioni principali per la sua implementazione.

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Lo studio, che analizza il grado di adozione dell’intelligenza artificiale negli enti privati e nelle istituzioni pubbliche, valuta anche i casi d’uso specifici di ciascun settore e identifica quelli che le organizzazioni stanno già applicando. Nel mercato delle telecomunicazioni, il 73% delle aziende sta concentrando i propri sforzi nell’area del marketing, in particolare nella personalizzazione dei contenuti delle campagne. Analizzando le preferenze, i comportamenti e le esigenze dei clienti, le aziende possono offrire promozioni personalizzate e prevedere e mitigare il fenomeno dell’abbandono.

Inoltre, il 67% delle aziende la utilizza anche per ottimizzare le operazioni con i clienti, come la sentiment analysis o il miglioramento del customer service. In quest’area, infatti, il 40% delle aziende del settore delle telecomunicazioni dichiara di utilizzare già l’IA per implementare assistenti virtuali e chatbot per offrire un’attenzione personalizzata e un’assistenza efficiente ai propri utenti.

Tra i casi d’uso unici di queste aziende c’è la gestione della rete, che il 67% di esse ha già implementato. Le soluzioni di intelligenza artificiale consentono di progettare, pianificare e ottimizzare le prestazioni, la sicurezza e l’affidabilità della rete, rilevando e risolvendo i problemi, prevedendo e prevenendo i guasti e adattandosi alla domanda.

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In particolare, nel 57% di queste organizzazioni, l’alta dirigenza ha una visione chiara dell’IA e prevede capitoli relativi all’IA nei propri piani strategici. Inoltre, l’85% delle aziende dispone dei talenti necessari per l’adozione e tutte affermano di avere le risorse esterne necessarie per sviluppare i propri casi d’uso. Questi dati forniti dal rapporto riflettono che le realtà dell’ambito delle telecomunicazioni hanno una maturità medio-alta per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale e la considerano come un asset aziendale e non solo come una tecnologia.

5G e IA come fattori trainanti

Molti settori stanno sperimentando le reti private 5G in combinazione con l’intelligenza artificiale, i big data e l’internet delle cose (IoT). Nel caso delle telecomunicazioni, il 5G incorporerà gradualmente nuove funzionalità abbinate a tecniche di intelligenza artificiale per migliorare la connettività, la latenza e il posizionamento dei dispositivi.

Elena Pablos, Global Head of Telco and Media di Minsait, prevede che “nel breve e medio termine, l’integrazione delle reti mobili terrestri (5G advanced o 5G+) e satellitari, nonché l’estensione della banda larga alla maggior parte della popolazione, diventeranno realtà e consentiranno la democratizzazione dei servizi e delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale. Ciò porterà a nuovi casi d’uso interessanti sia per le aziende che per i cittadini e a implementazioni più rapide, semplici e a basso costo”.

La quinta edizione del Rapporto Ascendant Digital Maturity 2024 di Minsait affronta il contesto e il grado di adozione dell’intelligenza artificiale da parte di aziende e pubbliche amministrazioni. Per farlo, ha analizzato le informazioni fornite da oltre 900 organizzazioni in Spagna e in altri Paesi, appartenenti a 15 diversi settori di attività.