L’automazione dei processi documentali non è mai stata così potente. L’AI generativa rivoluziona il ciclo di gestione delle informazioni, adattandosi alle esigenze specifiche di ogni settore
I dati non strutturati rappresentano circa l’80% del patrimonio informativo aziendale e crescono con un ritmo esponenziale. Gestire un volume così elevato di informazioni non è semplice, ma l’intelligenza artificiale è in grado di rispondere efficacemente a questa necessità, offrendo strumenti avanzati per l’analisi e l’interpretazione dei dati non strutturati – come ci spiega Massimo Ruffolo, CEO & founder di Altilia, realtà specializzata in Intelligent Document Processing. «Chi lavora in azienda – dalle aree operative al marketing, dalle risorse umane alla contabilità – deve quotidianamente gestire una vasta quantità di documenti. Questo implica la necessità di comprendere, processare, estrarre informazioni e inserire tali dati nei sistemi aziendali». Che si tratti di analisti finanziari e ingegneri impegnati a capire i contesti di utilizzo di specifici componenti, oppure di chiunque gestisca dati meno sofisticati, l’esigenza di una corretta gestione dei dati è cruciale. L’intelligenza artificiale viene in aiuto, rendendo molto più semplici i processi di gestione delle informazioni.
AUTOMAZIONE DOCUMENTALE
«La tecnologia che proponiamo è avanzata» – dice Ruffolo. «Oggi, l’AI generativa permette all’impresa di controllare i dati in modo più complesso rispetto al passato, per creare in automatico documenti, grazie agli “active insights”, ossia mettendo a disposizione agenti software, assistenti AI che lavorano in collaborazione con il personale aziendale per processare le informazioni ed estrarre dati e conoscenza». Oltre agli assistenti AI, esistono anche i robot AI, che supportano i dipendenti nei compiti più ripetitivi. «Lavoriamo su entrambe le tipologie di soluzioni» – spiega Ruffolo. «Gli assistenti AI conversazionali permettono alle persone di interagire con i documenti. La soluzione legge i documenti disponibili e, in base alle informazioni in essi contenute, dà la risposta più appropriata alla domanda dell’utente».
L’assistente AI non risponde genericamente, ma in modo adeguato a una particolare azienda, a un particolare ruolo. «Altilia consente alle imprese di costruirsi assistenti AI e robot AI specifici per il compito che deve essere svolto, nello specifico processo» – continua Ruffolo. «Esiste anche una specificità di dominio della conoscenza: una banca ha esigenze diverse da un’assicurazione, da una società del settore farmaceutico, da un’impresa che produce indumenti o componenti elettronici. C’è anche una specificità di dominio di processo: un assistente AI in area risorse umane lavorerà in modo diverso da un assistente AI impegnato nella gestione delle procedure operative di una banca».
L’APPRENDIMENTO PER RINFORZO
Inoltre Altilia usa un approccio chiamato “human in the loop AI”, che permette agli esseri umani di verificare quanto fanno gli assistenti AI e i robot AI e di correggerli, addestrandoli per i processi successivi. Questa forma di machine learning è denominata reinforcement learning. Si tratta, quindi, di un apprendimento per rinforzo, che consente alla macchina di imparare continuamente per comportarsi in modo sempre più corretto. «Forniamo alle aziende una piattaforma completa da cui gli utenti possono processare tutti i dati non strutturati, indipendentemente dal tipo di documento, senza usare strumenti diversi» – spiega il CEO di Altilia. «La nostra piattaforma propone più tool utilizzabili per rispondere alle esigenze dell’utente. Questo è un aspetto di valore perché gli utenti utilizzano una sola soluzione per risolvere tutti i problemi».
L’utilizzo degli strumenti di AI cambieranno le attività lavorative. «Siamo consapevoli che, come in ogni rivoluzione tecnologica, alcuni mestieri scompariranno mentre altri, nuovi e innovativi, emergeranno, creando opportunità senza precedenti» – conclude Ruffolo. «Anche in Italia, dobbiamo prepararci a questa rivoluzione. Altilia è impegnata a promuovere la cultura sull’AI, incoraggiando un approccio etico, responsabile e sostenibile».