AI, l’alleata delle imprese

Dopo aver abbandonato da tempo la torre d’avorio della ricerca accademica, l’intelligenza artificiale è entrata con successo in ogni settore produttivo. In questo momento, diventa quanto mai indispensabile guardare al futuro e all’impatto che tutto questo può avere sul business e sulle imprese italiane.

Il 2024, infatti, si sta rivelando come un anno cruciale per l’intelligenza artificiale, con trasformazioni radicali che stanno influenzando diversi ambiti, tra cui il mondo del lavoro, la regolamentazione giuridica, la sostenibilità, la ricerca scientifica e tecnologica. Queste trasformazioni rappresentano non solo sfide, ma anche opportunità di innovazione e adattamento a un futuro sempre più caratterizzato dall’utilizzo pervasivo dell’intelligenza artificiale. In primo luogo, l’AI sta modificando radicalmente la dinamica operativa uomo-macchina sul posto di lavoro, affermandosi come partner collaborativo fondamentale in diversi settori.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

In secondo luogo, la divisione di compiti che vede l’intelligenza artificiale occuparsi di analisi quantitative, di ottimizzazione dei processi e di lavori di routine, permette alle persone di amplificare il proprio contributo strategico e creativo. Se nel 2023 le aziende hanno scoperto come l’intelligenza artificiale “generativa” possa aiutare a creare contenuti di vario tipo, il 2024 si sta caratterizzando per un’applicazione molto più ampia di questa tecnologia. L’attenzione si sta focalizzando sulla capacità dell’AI di aiutare nella gestione dei progetti, di analizzare grandi set di dati per supportare le decisioni strategiche, di migliorare l’assistenza tecnica e la manutenzione di impianti e macchinari con una diagnostica predittiva, e di migliorare la customer experience con una sofisticata assistenza virtuale.

L’AI può anche essere una preziosa alleata nella creazione dei report di sostenibilità, monitorando i consumi energetici, la qualità dell’aria e dell’acqua, riducendo gli sprechi di energia, materiali e risorse, contribuendo così alla sostenibilità e a una maggiore efficienza delle imprese che la adottano. L’AI è una tecnologia multiuso che penetrerà praticamente in ogni settore, dalla finanza alla manifattura, dal commercio all’agricoltura, dalla logistica alla moda fino alla sanità. La sua diffusione onnipresente richiederà non soltanto normative che ne regolamentino l’utilizzo mitigandone i rischi potenziali, senza peraltro limitarne lo sviluppo, ma anche strategie di governance da parte delle aziende per un utilizzo etico e sostenibile.

Questi cambiamenti richiedono anche una ridefinizione dei ruoli professionali tradizionali, con una formazione che aiuti le aziende e le persone che vi operano a sfruttare tutto il potenziale dell’intelligenza artificiale. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze sono indispensabili per garantire che il personale possa sfruttare appieno le potenzialità dell’AI. In Italia, è essenziale disporre di talenti e figure professionali capaci di gestire questa rivoluzione tecnologica sia nelle imprese private che nella pubblica amministrazione.

Leggi anche:  OpenAI sviluppa un software per scovare le immagini realizzate dall’IA

L’integrazione dell’AI nelle aziende richiede una visione strategica, investimenti in infrastrutture e competenze, e un impegno costante verso l’innovazione. Le aziende italiane che riusciranno a navigare con successo questa trasformazione avranno l’opportunità di ottenere un significativo vantaggio competitivo nel mercato globale, contribuendo al rilancio dell’economia nazionale.

Attilio Semenzato, presidente di EOS Solutions