Priorità alla trasformazione o all’ottimizzazione?

Business più agile, il CIO in prima linea

Da solista a direttore d’orchestra, il ruolo del CIO per adattarsi rapidamente al cambiamento, creare nuove opportunità di business e rimanere competitivi

Quali sono le principali sfide che un CIO affronta oggi nella definizione del mix ottimale di iniziative digitali? Il ruolo del chief information officer nella strategia di trasformazione digitale richiede un lavoro assiduo e coordinato per creare un insieme di iniziative perfettamente adatto al contesto aziendale. Nell’ecosistema aziendale, il CIO non è un solista ma un direttore d’orchestra che guida, coordina e ispira. Con una visione chiara, capacità di leadership e competenze tecniche, il CIO può trasformare la complessità dell’innovazione digitale in una sinfonia che porta l’azienda verso il successo.

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Il mese scorso, abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con un’ampia rete di CIO, sia italiani che internazionali, per approfondire insieme due importanti questioni. Le organizzazioni che abbracciano la trasformazione digitale vogliono solo migliorare l’esistente o puntano a qualcosa di più grande? E qual è la vera priorità della trasformazione digitale?

La digitalizzazione non è una strategia monolitica. Il team esecutivo deve sempre più inquadrare le proprie ambizioni digitali per delineare una strategia efficace, definendo chiaramente obiettivi e risultati. I risultati della digitalizzazione si suddividono in due grandi categorie: l’ottimizzazione digitale che migliora i processi esistenti e l’esperienza dei clienti; la trasformazione digitale che reinventa il modo in cui l’organizzazione serve il proprio mercato attraverso nuovi prodotti, servizi o modelli di business.

Ottimizzazione e trasformazione non rappresentano una scelta binaria, per questo una strategia di digitalizzazione di maggior successo persegue la trasformazione e l’ottimizzazione in parallelo. Chi opera in settori stabili e senza segni di imminente disruption preferisce dare la priorità all’ottimizzazione, poiché la trasformazione rischia di diventare una “distrazione” costosa troppo in anticipo rispetto all’adozione da parte dei clienti. Al contrario, chi opera in settori in crisi avverte di dover dare la priorità alla trasformazione nelle aree di business chiave, perché l’attendismo porta all’irrilevanza, con conseguente erosione di ricavi e margini. Tuttavia, la trasformazione digitale comporta anche “modelli di business o prodotti completamente nuovi” –  come evidenziano gli analisti di Gartner.

Le aziende che abbracciano la trasformazione vogliono fare di più con la digitalizzazione che costruire una versione migliore di quella attuale. Vogliono creare nuove opportunità e possibilmente sconvolgere lo status quo attraverso nuovi flussi di entrate, nuovi prodotti, servizi digitali e modelli di business.

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L’emergere di una tecnologia “disruptive” spesso fa scattare la necessità di dare priorità alla trasformazione rispetto all’ottimizzazione. Pensate a queste perturbazioni come a nuovi paradigmi di mercato che si sviluppano lungo una curva a S. Alla base della curva, una nuova tecnologia o un importante progresso rende possibile un nuovo prodotto, servizio o modello aziendale. Questa innovazione vive un periodo di crescita stabile fino a quando una tecnologia ancora più recente non la interrompe, dando inizio a un nuovo paradigma e ricominciando il ciclo. Un buon esempio di questa dinamica, citato da Gartner, è quello dell’industria musicale. Questo settore è stato uno dei primi mercati costretti a trasformarsi quando Internet 1.0 ha reso possibile la musica digitale, cambiando le abitudini degli ascoltatori e annientando il mercato delle cassette e dei CD fisici.

Nel giro di dieci anni, i consumatori di musica scaricavano principalmente MP3 in un modello commerciale “à la carte” che consentiva la vendita economicamente vantaggiosa sia degli album interi sia delle singole canzoni. Successivamente, con l’emergere delle funzionalità di streaming, gli ascoltatori hanno iniziato a consumare musica e altri prodotti audio, attraverso servizi in abbonamento come Audible e Spotify. Il ciclo di innovazione e trasformazione digitale è continuo, con nuove tecnologie che costantemente ridisegnano il panorama del mercato. Per le aziende, è essenziale cogliere queste trasformazioni e adattarsi rapidamente per rimanere competitive.