Le cinque chiavi di successo delle aziende più avanzate in IA

Le cinque chiavi di successo delle aziende più avanzate in IA

A cura di Alberto Bazzi, Head of Offering & Operations di Minsait in Italia

L’interesse e le aspettative suscitate dall’emergere dell’Intelligenza Artificiale generativa fanno dell’IA la nuova ondata di trasformazione digitale delle imprese e delle istituzioni pubbliche in tutto il mondo e, ovviamente, anche in Italia. L’esecuzione automatizzata di compiti sofisticati e ad alto valore aggiunto apre possibilità finora inaspettate per le aziende ma anche per una società in attesa di ciò che verrà.

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Tutte le aziende, di qualsiasi dimensione e settore, possono trovare nell’IA un alleato per crescere in competitività ed eccellenza operativa. La sua integrazione su scala nei processi e nei modelli di business, con sviluppi interni o soluzioni di terze parti, rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica in grado di far evolvere prodotti e servizi, trasformare i processi e migliorare il processo decisionale. L’Intelligenza Artificiale ha persino dimostrato la sua idoneità a favorire l’interazione con clienti e dipendenti e a rafforzare le attività di ricerca o di ingegneria.

La rivoluzione è già in atto ma, come dimostra il rapporto realizzato da Minsait insieme all’Università LUISS Guido Carli, le aziende italiane e internazionali hanno ancora molta strada da fare per realizzarne appieno il potenziale. Stando ai nostri dati, in Italia solo 1 azienda su 4 dispone di un piano di Intelligenza Artificiale definito e allineato al Piano Strategico Aziendale e in molti casi mancano conoscenze e una solida base tecnologica a supporto.

Delle 500 aziende italiane consultate nel nostro rapporto, quelle con il più alto livello di maturità nell’implementazione dell’IA si distinguono per cinque aspetti:

  1. Hanno integrato l’Intelligenza Artificiale nei propri piani strategici e definito una roadmap di implementazione. Questi due aspetti – integrazione strategica e roadmap – richiedono una visione chiara, con una prospettiva aziendale, di come l’Intelligenza Artificiale impatta sul business e quali opportunità vogliono cogliere per ottimizzare le risorse investite.
  2. Stanno adattando il loro modello operativo per integrare i nuovi aspetti dell’IA nella gestione quotidiana dell’organizzazione, promuovendo un cambiamento culturale per aumentare la consapevolezza dell’opportunità, dell’impatto e della responsabilità che comporta.
  3. Stanno affrontando la carenza di professionisti e le complessità tecniche, progettando piani per la formazione e l’attrazione di talenti specializzati nell’Intelligenza Artificiale.
  4. Hanno un approccio cross-settoriale; un atteggiamento attivo di apprendimento nei confronti di altri settori e persino di altre aree geografiche come fonti di ispirazione per garantire un’adozione efficace dell’IA.
  5. Hanno l’IA come priorità organizzativa, in quanto il successo di un’adozione agile ed efficace dipende direttamente dalla sua promozione come iniziativa prioritaria, con un’attenzione organizzativa e l’impiego di risorse specifiche.
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Tutto questo richiede, inoltre, un investimento sull’infrastruttura tecnologica adeguata in base alla potenza di elaborazione richiesta. Tuttavia, abbiamo trovato una limitata maturità delle aziende italiane in termini di infrastruttura tecnologica: solo il 35% hanno cominciato a investire in questo ambito, che è alla base dello sviluppo dell’AI in azienda.

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il business e migliorando i servizi pubblici per i cittadini. Guidando l’innovazione, moltiplicando l’efficienza e aumentando la competitività, l’IA sta definendo un nuovo tipo di organizzazioni più agili e più adattabili al cambiamento per cogliere il loro valore potenziale, condizioni indispensabili per progredire e garantire il loro successo.

Dobbiamo accelerare l’adozione dell’IA nelle aziende italiane imparando dalle realtà più avanti e con il supporto di partner specializzati. E sempre con un approccio duplice e complementare, combinando l’applicazione ai casi d’uso di impatto tangibile con un governo dell’AI in grado di garantire la gestione del cambiamento su solide basi operative e un uso tecnologico responsabile.