JAKALA libera il tempo dei dipendenti HR

JAKALA libera il tempo dei dipendenti HR

JAKALA e l’innovazione che porta benessere in azienda. La società ha scelto INTELCO per automatizzare i processi HR, con funzionalità data-driven ma centrate sulle persone e la valorizzazione del talento

Spesso si parla dell’avvento della digitalizzazione in ambito HR senza dare il giusto rilievo a ciò che effettivamente si “libera” per i collaboratori su cui ha un diretto impatto l’adozione di processi e strumenti digitali. Qual è il reale vantaggio che sia un applicativo a gestire, grazie ad automatismi personalizzati, le presenze del personale? Quale nel delegare l’intero processo di elaborazione degli adempimenti mensili e annuali? Quale nel far gestire il proprio iter di travel management, dalle trasferte alla contabilizzazione di note spese con firma digitale? La migliore risposta arriva da JAKALA. L’azienda multinazionale nata da una storia imprenditoriale italiana, leader in Europa di marketing data-driven, specializzata in AI e nel disegno di azioni creative ed esperienze, non ha mai nascosto l’amore per le nuove tecnologie, utili ad accompagnare i clienti nel percorso di innovazione digitale.

Per un’organizzazione “people-driven”, continua a rivestire un ruolo centrale l’area HR, che fino a tempo fa, doveva occuparsi soprattutto di questioni amministrative e che oggi invece è chiamata a gestire il talento come spinta strategica. «Non si tratta più di assumere persone ma talenti da valorizzare, che devono rinnovare la loro scelta di lavorare in JAKALA ogni giorno» – spiega Gioia Ferrario, global chief HR officer & COO JAKALA. «Per raggiungere l’obiettivo, bisogna affidarsi alla tecnologia e alla competenza tecnica che spesso si trova al di fuori del proprio ufficio, per liberare HR da compiti ripetitivi, automatizzando alcune operazioni».

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UN PARTNER A 360 GRADI

Nel suo viaggio evolutivo, JAKALA si è affidata a INTELCO. Grazie alla società di servizi HR, è stato possibile adottare un modello di amministrazione HR che unisce competenze tecniche e un applicativo completamente integrato, che ha permesso a tutti i collaboratori di migliorare la produttività e recuperare tempo. Tempo che è stato convertito in un nuovo team, chiamato “People Operations and Compliance”. «Questo gruppo si occupa del benessere dei dipendenti, con l’HR che è il cuore da cui partono iniziative di sviluppo e crescita delle persone» – prosegue Ferrario. Un’altra attività del team si concentra sulla mobilità internazionale. «Jakala, presente in più di 20 paesi al mondo, conta su più di tremila dipendenti, e questo vuol dire dover gestire anche lo spostamento di una risorsa da una nazione all’altra. Sembrano compiti banali ma non possiamo ridurre il trasferimento a una mera azione amministrativa. La persona in oggetto vuole davvero andare dall’Italia alla Spagna? Che impatto può avere sul suo rendimento e sviluppo futuro? Domande a cui il team risponde, mettendo a valore le skill già in possesso dei collaboratori, ma spesso nascoste sotto il peso di attività ripetitive quotidiane».

L’attenzione di JAKALA ai dipendenti si manifesta anche nella collaborazione con Unobravo, per offrire a lavoratori e alle loro persone care (non solo familiari) un supporto psicologico, se e quando necessario. Dal 2022, il reparto delle risorse umane ha raddoppiato il numero di professionisti, a conferma che quando ci si affida all’esternalizzazione, non sempre la volontà è di ridurre i costi ma di crescere e consolidare un percorso di miglioramento globale.

INSIEME A PROVA DI EVOLUZIONE

Il progetto di JAKALA consente, attraverso l’utilizzo della piattaforma IRIS, di dare ai dipendenti un solo punto di contatto per tutte le necessità quotidiane. «Coprendo in maniera puntuale le esigenze delle HR, INTELCO si pone come interlocutore unico per semplificare e razionalizzare le attività. Ed è vero soprattutto per un’organizzazione come JAKALA che cresce anche per acquisizioni, e che quindi porta dentro realtà che spesso si affidano a soluzioni differenti» – spiega Ferrario. «Non avere un trattamento diverso, a seconda della società di riferimento, serve sia ad allineare il business generale che a non far vivere agli individui situazioni differenti per casi identici. Tutti devono sentirsi parte della stessa famiglia, con uguali diritti».

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Mettersi dalla parte del dipendente non è semplice ma serve per non perdere di vista i traguardi. «Siamo convinti che il costo di una persona che esce dall’azienda resti superiore all’investimento che si può fare per valorizzarla. Come in una relazione d’amore, bisogna “corteggiare” i talenti. Il rapporto di lavoro si basa sul bilanciamento tra dare e avere. Un flusso che va alimentato di continuo e che le HR possono aiutare a far girare, nel migliore dei modi».