Dall’innovazione alla realizzazione: come massimizzare il valore dell’AI in azienda

ServiceNow apre due data center in Italia a Milano e Roma

A cura di Filippo Giannelli, Area VP Israel & Italy e Country Manager ServiceNow Italia

Negli ultimi anni, l’evoluzione della tecnologia e l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI) hanno offerto opportunità straordinarie per aziende di ogni settore. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie, è cruciale adottare un approccio strutturato e certificato che riguarda la gestione dei dati e dei processi. È un’attività che richiede una combinazione di strategie e approcci ben definiti.

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L’importanza di dati qualificati

La formazione di modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), e ancora di più di modelli multimodali che elaborano e forniscono anche altri tipi di output come immagini, video e audio, richiede l’utilizzo di dati qualificati e di alta qualità. La disponibilità di una base dati con processi precisi e ben definiti è fondamentale per ridurre il rischio di “allucinazioni” – risposte errate o fuorvianti generate dall’AI. In un ambiente controllato e certificato l’informazione è più accurata e i processi predefiniti garantiscono un alto livello di affidabilità.

I dati non sono solo una questione di volume, ma di qualità e pertinenza. Un dataset ben curato e strutturato permette all’AI di apprendere in modo più efficiente e di fornire risposte più precise e contestualizzate. Questo è particolarmente importante in settori come la sanità, la finanza e il diritto, dove le decisioni basate su dati errati possono avere conseguenze significative. Inoltre, la qualità dei dati influisce direttamente sulla capacità del modello di generalizzare le informazioni apprese a nuovi contesti. Un dataset ben strutturato aiuta a ridurre i bias e a migliorare la robustezza del modello, rendendolo più affidabile in situazioni reali. Questo porta a una maggiore fiducia nelle soluzioni AI e a una più ampia adozione di tecnologie innovative all’interno delle organizzazioni.

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Le aziende che hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale hanno un vantaggio significativo nell’implementazione dell’AI. Queste organizzazioni hanno già strutturato i propri dati e processi, rendendo l’integrazione di nuove tecnologie più agevole e immediata. D’altro canto, le aziende che non hanno ancora digitalizzato i propri processi devono affrontare sfide più grandi, dovendo partire da zero per strutturare e organizzare i dati.

Il valore di un approccio a piattaforma

Un approccio a piattaforma, in cui i processi sono strutturati e la documentazione approvata prima di essere messa in linea, fa una grande differenza. Questo sistema assicura che ogni documento sia stato validato da una persona competente, riducendo ulteriormente il rischio di errori. Al contrario, un documentale generico dove si inseriscono tutti i dati senza alcuna struttura non permette un training efficace per l’AI.

Le piattaforme strutturate offrono numerosi vantaggi. Innanzitutto, forniscono un contesto chiaro e ben definito per l’addestramento dei modelli AI. Questo contesto è essenziale per garantire che l’AI comprenda correttamente le informazioni e possa rispondere in modo appropriato. Inoltre, le piattaforme facilitano la gestione e la manutenzione dei dati, rendendo più semplice l’aggiornamento e il miglioramento continuo dei modelli. Con un approccio a piattaforma, che favorisce trasparenza, tracciabilità e governance è possibile avere completa visibilità su tutti i processi del business, abbattendo i silos delle singole attività specializzate.

Questo tipo di approccio permette di monitorare ogni fase del processo di validazione e addestramento, garantendo che tutte le modifiche siano documentate e verificabili. Questo è particolarmente importante in settori regolamentati, dove la conformità alle normative è cruciale.

L’importanza della cultura aziendale e della predisposizione al rischio

La trasformazione digitale non è solo una questione di adozione tecnologica, ma richiede anche un cambiamento culturale all’interno dell’organizzazione. È essenziale che tutti i dipartimenti collaborino e condividano una visione unificata per evitare conflitti interni e massimizzare le opportunità. Questo implica una revisione dei processi aziendali, l’adozione di nuove metodologie di lavoro e l’investimento in formazione e sviluppo delle competenze.

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La cultura aziendale gioca un ruolo cruciale nel successo della trasformazione digitale. Un ambiente che promuove l’innovazione, la collaborazione e la sperimentazione è fondamentale per l’adozione efficace delle nuove tecnologie. Le aziende devono incoraggiare i dipendenti a pensare fuori dagli schemi, a sperimentare nuove idee e a non temere il fallimento. Per farlo è necessario che si instauri un ambiente sereno permettendo ai dipendenti di essere più tranquilli nell’assumersi dei rischi. Questo tipo di ambiente, dove non si sviluppano ansie e paure, favorisce confronti positivi, creatività e agilità, permettendo all’organizzazione di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di poter crescere anche in momenti storici complessi.

Inoltre, una predisposizione al rischio più accentuata è necessaria per sperimentare e adottare nuove tecnologie che possono portare a una crescita significativa. Le aziende devono essere disposte a investire in progetti innovativi, anche se comportano un certo grado di incertezza. Questo richiede una mentalità aperta e la capacità di apprendere dai fallimenti, trasformandoli in opportunità di crescita e miglioramento.

Le aziende che riescono a integrare con successo le tecnologie, come l’intelligenza artificiale, nei processi operativi non solo migliorano l’efficienza, ma creano anche nuove opportunità di crescita e innovazione. La chiave del successo risiede nella capacità di combinare una strategia ben definita con un’esecuzione efficace, mantenendo sempre un focus sull’orientamento al risultato. Solo così le organizzazioni potranno raggiungere gli obiettivi nel complesso panorama della trasformazione digitale e sfruttare appieno il potenziale delle AI generative.