A Milano la prima edizione del Celonis Day: al centro i processi, leva per il cambiamento e la generazione di valore
«Aumentare il cash flow, migliorare i livelli di servizio, diminuire i costi, aumentare ricavi e magari gestire anche i vostri fornitori in modo ecosostenibile. In due parole: realizzare valore» afferma Andrea Carboni, Country Leader di Celonis Italia, società tedesca specializzata nel Process Mining – un’evoluzione del metodo Lean di ottimizzazione dei processi – che permette di ricostruire la loro sequenza e funzionamento e attraverso la Process Intelligence, il loro miglioramento integrando l’intelligenza artificiale.
Snidare l’inefficienza dei processi
I processi aziendali sulla carta possono apparire lineari, ma nella pratica nascondere complessità e inefficienze. Errori umani, interruzioni nella comunicazione, tecnologia obsoleta, procedure non standardizzate e colli di bottiglia possono ostacolare l’efficienza. Per identificare e risolvere questi problemi, diventa necessario intervenire utilizzando diversi approcci: mappatura dei processi; raccolta e analisi dei dati; sondaggi e feedback tra i dipendenti e audit interni; formazione e sviluppo; introduzione di nuove tecnologie. Oppure disporre di un’unica soluzione che integra ognuno di questi approcci. «La tecnologia Celonis consente alle aziende di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e affrontare efficacemente le complessità nascoste nei loro processi». La nostra PI – spiega Carboni – non sostituisce nessuno dei sistemi dello stack applicativo presenti in azienda.
«Nessuno degli strumenti, dei sistemi, delle applicazioni che la vostra organizzazione ha – o deciderà di avere – è in conflitto con Celonis. La nostra intelligence anzi massimizza gli investimenti nelle altre tecnologie». Eugenio Cassiano, SVP Strategy & Innovation di Celonis, evidenzia il vantaggio competitivo dell’azienda tedesca nel settore del process mining. «Celonis è stata la prima a offrire una soluzione di questo tipo. Questo ci ha permesso di pacchettizzare queste esperienze in modo da offrire un onboarding molto più veloce. Con oltre 1.500 connettori disponibili, la nostra tecnologia può integrarsi con la maggior parte degli ERP esistenti. In tre-quattro settimane il cliente può concentrarsi su un processo specifico e vedere i primi risultati».
PI e AI
L’obiettivo è far sì che la Process Intelligence supporti l’impiego dell’intelligenza artificiale. «L’AI deve fornire le informazioni necessarie per comprendere le cause di impatto maggiore sul business dell’azienda, aiutandole a prevenire problemi» spiega Carboni. «Per farlo la Process Intelligence fornisce dati di contesto di business all’intelligenza artificiale. Come ChatGPT pesca una parte dei dati da Wikipedia, la Process Intelligence di Celonis fornisce il giusto contesto di dati di processo all’intelligenza artificiale in azienda. Di conseguenza, riusciamo ad ottenere con la PI delle risposte dall’intelligenza artificiale molto pertinenti. Ad esempio, possiamo chiedergli tre suggerimenti per migliorare il capitale circolante. Questo è solo uno dei benefici che l’azienda può ricavare dall’impego della Process Intelligence in sinergia con l’AI aziendale».
Value Journey con il Process Mining
Celonis aiuta le aziende a ottimizzare i propri processi aziendali attraverso una metodologia strutturata denominata Value Journey. Un percorso in tre fasi, adottato dai clienti di maggior successo di Celonis, che permette di ottenere risultati concreti e duraturi. La fase iniziale si concentra sulla creazione del consenso aziendale necessario per l’adozione della tecnologia e vengono individuati i cosiddetti “change makers”, un numero ristretto di figure chiave che guideranno il cambiamento. «Si seleziona un processo pilota, massimo due, in cui implementare la soluzione e ottenere risultati concreti in tempi brevi. A tal fine – continua Carboni – possiamo fornire una serie di app e strumenti per il raggiungimento di un valore tangibile con il minimo sforzo. In questa fase la collaborazione con i partner è fondamentale per promuovere il cambiamento».
Nella seconda fase l’obiettivo è di ampliare l’impatto della soluzione attraverso un approccio più programmatico e strategico. «La ricerca proattiva di risultati di business diventa centrale utilizzando Celonis come tecnologia abilitante al conseguimento degli obiettivi strategici. Il team di change makers viene ampliato, coinvolgendo più persone chiave in diverse aree aziendali. L’implementazione della soluzione viene estesa a più processi, selezionati in base a criteri strategici e di potenziale impatto».
Nella fase finale l’obiettivo è quello di diffondere la cultura del Process Mining e del miglioramento continuo. «L’intera organizzazione diventa un’azienda di change makers, dove ogni persona è coinvolta nel portare valore e contribuire al cambiamento continuo. Celonis diventa lo strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi strategici e il miglioramento continuo delle performance. Il Value Journey – conclude Carboni – rappresenta una metodologia collaudata per le aziende che vogliono massimizzare il valore del Process Mining».