4 milioni di utenti hanno già effettuato il riconoscimento dell’identità, il primo dei due step previsti per la conformità della propria casella PEC allo standard europeo
La PEC è il mezzo di notifica a valore legale maggiormente diffuso in Italia. In base ai dati ufficiali di AgID, alla fine del 2023 nel nostro Paese risultavano attive quasi 16 milioni di caselle PEC e i messaggi scambiati nell’anno sono stati pari a circa 2,5 miliardi.
Secondo una recente survey condotta da Aruba su un campione di oltre 1.200 clienti, i vantaggi della PEC sono ben chiari agli utenti che la utilizzano, basti pensare che l’88% degli intervistati riconosce l’utilità dello strumento. Non solo, l’85% del campione ne esalta la facilità d’utilizzo, l’84% la convenienza da un punto di vista economico e l’80% la sicurezza.
Si tratta di vantaggi recepiti dall’utenza già da tempo; infatti, il 62,5% degli intervistati possiede una PEC da oltre 5 anni ed è solo il 2,6% degli utenti ad essersene dotato nel corso dell’ultimo anno. Ciononostante, secondo l’86% degli intervistati lo strumento ha ancora ampi margini di diffusione.
Merito anche dell’imminente debutto della PEC al di fuori dei confini nazionali: prossimamente, infatti, sarà possibile utilizzare la PEC per lo scambio sicuro di comunicazioni con valore legale in tutta Europa, mantenendo immutate le modalità di fruizione e funzionalità. Stando ai dati raccolti, più del 25% del campione dell’indagine sa già che potrà trarre beneficio dallo strumento, come dimostrato dagli oltre 4 milioni di clienti che hanno già effettuato il riconoscimento dell’identità – ossia il primo dei due step previsti per la conformità della casella PEC allo standard europeo (a cui segue l’attivazione della verifica in due passaggi).
I benefici della PEC sono stati oggetto anche di un recente studio di IDC, secondo cui si attestano a circa 3,5 miliardi di euro i benefici economici derivanti dall’impiego della PEC nel periodo 2008-2022. Non solo, la PEC produrrà ulteriori 2,5 miliardi di euro di benefici economici tra il 2023 e il 2026, anno in cui saranno circa 20 milioni le caselle PEC attive, che genereranno quasi 3 miliardi e mezzo di messaggi certificati.
In dettaglio, si stima che l’utilizzo della PEC nel 2026 ridurrà significativamente gli spostamenti verso uffici postali, uffici pubblici e sedi di aziende generati dall’invio di una raccomandata tradizionale, determinando:
- l’eliminazione di 349 milioni di chilometri di tragitti superflui, che equivalgono a circa 5 volte la lunghezza di tutte le strade carrabili sul pianeta.
- un risparmio di 107 mila tonnellate di CO2 emesse, che equivalgono a circa la quantità di CO2 emessa da tutto il Paese in due ore e mezzo.
- una riduzione dello spazio di archiviazione di 1,7 milioni di metri quadrati che equivalogno a circa 4 volte la superficie della Città del Vaticano
- oltre 70 mila alberi salvati, che equivalgono a circa quattro volte il numero di alberi piantati e tuttora visibili a Central Park.
Secondo Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba: ‘La PEC si conferma un pilastro fondamentale nella comunicazione digitale in Italia e si prepara ad esserlo anche in Europa. I risultati della nostra survey confermano il suo valore, con l’86% degli intervistati che si dice pienamente soddisfatto dello strumento. Il nostro obiettivo è quello di continuare ad accompagnare gli utenti nel loro processo di digitalizzazione offrendo soluzioni innovative, utili e che siano di supporto nel quotidiano a persone, professionisti ed imprese.”
I benefici e il valore della PEC sono arrivati anche in TV grazie alla campagna “Solo la PEC dà valore alle parole” (spot da 15, 30 e 40 secondi) on air sulle emittenti La7, Discovery e Sky fino alla metà di giugno