OpenAI sfida Google, pronto un motore di ricerca web

Non solo Google, Apple starebbe lavorando con OpenAI per l’IA su iPhone

Sarebbe questione di giorni il lancio di una piattaforma di ricerca che sfrutta le potenzialità di ChatGPT

OpenAI sta lavorando a una funzionalità di ricerca per ChatGPT che potrebbe rendere il chatbot una vera alternativa alla Ricerca Google. Secondo Bloomberg, la società sta attualmente sviluppando il progetto, grazie a cui l’IA potrà setacciare il web alla ricerca di risposte alle domande e fornire risultati completi di citazioni alle fonti. ChatGPT potrebbe prendere informazioni da Wikipedia o dai post di blog, ad esempio, e collegarsi alle loro pagine originali come risposta ai quesiti. Bloomberg afferma che in una versione della funzione di ricerca sperimentale, ChatGPT può mostrae immagini insieme alle sue risposte scritte ogni volta che sono pertinenti. Ad esempio, se il chatbot ritiene che istruzioni o diagrammi illustrati siano utili per una domanda, come “come cambiare una maniglia” o “come pulire un condizionatore di tipo split”. Come osserva Bloomberg, ChatGPT può già effettuare ricerche per clienti abbonati al servizio premium, ma potrebbe fornire risposte errate o con citazioni non corrette. 

All’inizio di questo mese, DataChaz su X, ha riferito che OpenAI aveva creato un nuovo sottodominio con l’indirizzo search.chatgpt.com che subito dopo ha cominciato a restituire il risultato “non trovato”. Anche se l’azienda deve ancora confermare ufficialmente questa particolare impresa, lavorare sulla ricerca tramite intelligenza artificiale è il logico passo successivo se vuole continuare a competere con i suoi rivali più accaniti. Google ha recentemente ampliato il test basati sull’intelligenza artificiale e ha iniziato a mostrarli agli utenti che non hanno aderito. Poi c’è Perplexity, una startup attualmente valutata 1 miliardo di dollari, che sviluppa un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale utilizzato da Rabbit per rispondere alle richieste effettuato tramite il dispositivo R1.

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