Il digitale come leva per una trasformazione integrata di business. Il percorso di modernizzazione richiede un nuovo approccio alla tecnologia, arricchito da multidisciplinarietà, consapevolezza e pragmatismo
Il 53% dei CEO italiani pensa che la propria azienda potrebbe non essere economicamente sostenibile entro 10 anni se continua a percorrere la strada attuale (fonte, PwC CEO Survey 2024). Per questo, la grande maggioranza delle aziende ha già intrapreso alcuni passi verso una trasformazione, guidata principalmente dalla rapida evoluzione tecnologica. Secondo il recente sondaggio PwC CEO Survey 2024, infatti, ben il 61% dei CEO italiani ritiene che il cambiamento tecnologico avrà un impatto significativo sul modo in cui le loro aziende creano valore nei prossimi tre anni e per questo intendono intraprendere percorsi di trasformazione digitali per rimanere rilevanti e competitive. Eppure, una sfida cruciale che molte di queste aziende devono affrontare è la carenza di competenze necessarie per navigare con successo questo territorio in continua evoluzione.
L’errore più comune delle aziende italiane è considerare la trasformazione come un semplice aggiornamento tecnologico. Per rimanere davanti alla curva è fondamentale, invece, adottare una visione più ampia che integri sia gli aspetti strategici che operativi del cambiamento. Un’analisi approfondita della situazione attuale dell’azienda è il punto di partenza. Bisogna comprendere quali investimenti sono stati fatti in tecnologia e se vi è spazio per miglioramenti. Questo processo permette di identificare aree in cui è sensato investire in tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale, che può portare vantaggi significativi in termini di efficienza e innovazione. Tuttavia, la tecnologia innovativa è solo una parte dell’equazione in quando è essenziale che sia supportata da processi aziendali solidi, un’architettura applicativa ben strutturata, un modello dati completo e una cultura organizzativa adeguata.
In altre parole, la trasformazione digitale deve essere integrata nel tessuto stesso dell’azienda, dove la tecnologia rappresenta la “ciliegina sulla torta” di un cambiamento più ampio. Per questo, per affrontare le iniziative di trasformazione digitale, è fondamentale avere tre elementi chiave: multidisciplinarietà, consapevolezza e pragmatismo. La vera sfida in questo tipo di iniziative è affrontare la trasformazione con un approccio multidisciplinare, ancora poco diffuso sul mercato. Le aziende hanno bisogno di un partner di trasformazione che non sia solo un tecnologo o solo un teorico, ma che sia in grado di integrare in modo sinergico tecnologie tradizionali e innovative, dati, processi ed organizzazione, oltre al cambiamento culturale.
Inoltre, è essenziale avere consapevolezza di ciò che è già disponibile in azienda o sul mercato. Le aziende devono evitare di “reinventare la ruota” traendo vantaggio dall’esperienza maturata nel loro settore, riducendo così il rischio di inefficienze ed evitando investimenti eccessivi in progetti non allineati alle reali esigenze dell’azienda. Per esempio, è consigliabile optare per soluzioni tecnologiche già disponibili sul mercato anziché sviluppare soluzioni personalizzate, risparmiando tempo e risorse preziose. Infine, il pragmatismo è fondamentale. Significa valutare attentamente i costi e i benefici di ogni iniziativa e concentrarsi su azioni tattiche che portino benefici tangibili nel breve termine. Costruire una roadmap di trasformazione sostenibile, guidata dalle necessità prioritarie dell’azienda, è essenziale per mantenere il momentum e ottenere il supporto interno per portare avanti il processo di trasformazione.
In sintesi, le aziende italiane devono adottare un approccio integrato alla trasformazione digitale, che combini l’innovazione tecnologica con processi aziendali solidi e una cultura organizzativa adeguata. Solo così potranno cogliere appieno le opportunità offerte dalle moderne tecnologie e mantenere la propria competitività nel mercato odierno.
A cura di PwC