Minsait, la rivoluzione della PA in Italia

Minsait, la rivoluzione della PA in Italia

Competenze, sicurezza e interoperabilità. Dopo l’accordo quadro per i sistemi cloud nella PA Italiana nei prossimi tre anni, Minsait, società del gruppo Indra, sfrutta il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare i servizi ai cittadini offrendo un’esperienza utente senza confini

Rendere la Pubblica Amministrazione un’alleata di cittadini e imprese grazie a un’offerta di servizi sempre più efficienti e accessibili è uno degli obiettivi del Dipartimento per la trasformazione digitale, la struttura di supporto alla presidenza del Consiglio dei Ministri per la promozione e il coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali. Minsait, consapevole dell’importanza cruciale della digitalizzazione per l’efficienza della Pubblica Amministrazione e per una migliore interazione con i cittadini, considera il mercato della PA come un segmento strategico sia in Italia che nel resto del mondo. La società del gruppo Indra, specializzata nei settori digital transformation e information technology, dispone di strutture verticali dedicate ai progetti in ambito IT in questo settore.

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«Abbiamo oltre 20 anni di esperienza nella Pubblica Amministrazione e gestiamo oltre 700 progetti in ventisei paesi» – spiega Giuseppe Catarinozzi, direttore PA di Minsait in Italia. «Siamo orgogliosi di poter dire che oltre 250 mila funzionari pubblici attivi nel mondo lavorano ogni giorno con le nostre soluzioni, servendo oltre 50 milioni di cittadini. La nostra struttura per la PA è composta da team multidisciplinari di esperti di tecnologia, consulenti strategici e professionisti con una profonda conoscenza del settore pubblico». Questi team collaborano strettamente con le diverse istituzioni pubbliche, sia centrali sia locali, per comprendere le loro esigenze specifiche, progettare soluzioni su misura e implementare strategie di digitalizzazione efficaci.

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Verso una visione unificata

«Diventare una PA digitale è fondamentale perché la digital transformation offre numerosi vantaggi sia per l’amministrazione stessa sia per i cittadini e le imprese» – dichiara Catarinozzi. «La digitalizzazione consente alla Pubblica Amministrazione di erogare servizi più efficienti, accessibili e personalizzati, migliorando l’esperienza complessiva degli utenti. Inoltre, la digitalizzazione può portare a una maggiore trasparenza, efficacia e responsabilità nell’erogazione dei servizi pubblici, riducendo i costi operativi e semplificando i processi amministrativi». In Italia, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha fatto notevoli progressi, soprattutto nell’integrazione dei canali online e offline di contatto con i cittadini. L’emergenza sanitaria ha accelerato questo processo, portando il settore pubblico a riflettere sulle modalità di contatto con i cittadini e a lavorare per una migliore integrazione dei diversi canali.

«Secondo il rapporto sulla digitalizzazione dei canali di vendita che abbiamo realizzato con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, quasi tutte le organizzazioni pubbliche (98%) offrono la possibilità di prenotare servizi online e usufruirne offline» – spiega Catarinozzi. «Gli sportelli pubblici non sono più solo luoghi per l’accesso ai servizi, ma stanno diventando punti di supporto e accesso cross-canale per gli utenti in tutte le fasi di interazione con l’ente. Le soluzioni tecnologiche più comuni includono sistemi di prenotazione online per visite agli sportelli, pagamenti digitali di servizi pubblici, gestione virtuale delle code e raccolta e integrazione delle informazioni sugli utenti per una visione unificata».

Come superare le sfide

Secondo Catarinozzi, la strada verso una digitalizzazione efficace è costellata di sfide impegnative come la necessità di superare le resistenze culturali e organizzative presenti all’interno delle amministrazioni; l’importanza di garantire la sicurezza dei dati sensibili; il potenziamento delle competenze digitali del personale e l’interoperabilità tra i diversi sistemi e canali di comunicazione. «È davvero essenziale pianificare attentamente la digital transformation e coinvolgere attivamente il personale nell’implementazione di nuove tecnologie, fornendo formazione adeguata e supporto continuo durante tutto il percorso di digitalizzazione» – commenta il direttore PA di Minsait Italia. «Lavoriamo fianco a fianco con la PA per aiutarla ad affrontare queste sfide attraverso una vasta gamma di soluzioni e servizi specializzati. Le soluzioni sviluppate da Minsait coprono diversi ambiti cruciali per la modernizzazione della PA, tra cui sistemi di gestione giudiziaria, gestione fiscale integrata, gestione catastale, soluzioni di e-Government end-to-end, soluzioni per l’educazione digitale e per la trasformazione delle città».

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In Italia, Minsait ha ottenuto l’aggiudicazione dell’accordo quadro per lo sviluppo di sistemi cloud per la Pubblica Amministrazione italiana per i prossimi tre anni. Questo consente all’azienda di continuare a supportare la PA nell’adozione di soluzioni cloud innovative, promuovendo la flessibilità, la scalabilità e la sicurezza delle infrastrutture digitali. Un recente caso di successo, che ha visto Minsait come protagonista, riguarda l’implementazione di controlli automatici di frontiera di ultima generazione negli aeroporti.

«Abbiamo installato 15 varchi intelligenti nella galleria dei transiti all’Aeroporto internazionale di Roma-Fiumicino “Leonardo Da Vinci” e 11 eGates all’aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino migliorando la velocità dei controlli e l’esperienza di viaggio dei passeggeri, garantendo i massimi livelli di sicurezza nelle operazioni di controllo» – racconta Catarinozzi. «Siamo stati la prima azienda ad aver recepito e attuato la disposizione del ministero dell’Interno, attivando la gestione della Carta di Identità Elettronica per l’accesso dei cittadini italiani agli Automatic Board Control per gli scali degli Aeroporti di Roma».

L’AI come alleato della PA

Oggi si parla molto di intelligenza artificiale. Secondo Catarinozzi anche la Pubblica Amministrazione potrà migliorare i propri servizi grazie all’apporto dell’AI. «Ci sono molti campi di applicazione: dall’ottimizzazione dei processi decisionali all’automatizzazione dei compiti ripetitivi, fino alla creazione di un miglior rapporto con i cittadini» – spiega il direttore PA di Minsait Italia. «Grazie a chatbot e assistenti virtuali in grado di rispondere in tempo reale alle richieste dei cittadini, la PA può semplificare i processi di interazione e ridurre i tempi di attesa, migliorando il grado di soddisfazione degli utenti».

Un esempio vincente, nell’uso dell’AI a supporto della PA, proviene dalla Spagna. L’Agenzia delle Entrate di Valencia si è avvalsa dell’AI per facilitare l’omnicanalità, in modo che ogni cittadino possa scegliere il sistema di comunicazione più adatto a lui, in base alle proprie esigenze. Chatbot e assistenti virtuali supportano i cittadini nella compilazione del modulo per l’acquisto e la vendita di veicoli usati, ma l’intenzione è di implementare questa tecnologia anche in altri modelli fiscali. Inoltre, è stato creato un nuovo canale attraverso il quale gli utenti possono richiedere un appuntamento per l’assistenza telematica nella compilazione della modulistica e nella risoluzione dei dubbi, attraverso strumenti di Contact Center e Cobrowsing. «Esistono tanti altri ambiti che possono essere migliorati grazie a un utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale» – afferma Catarinozzi. «Basti pensare al tema dell’accessibilità: l’AI può aiutare a rendere i servizi della PA più inclusivi e accessibili, per esempio, attraverso la traduzione automatica dei testi, il riconoscimento vocale e altre tecnologie di assistenza che consentano di abbattere le barriere, garantendo un accesso ai servizi pubblici senza discriminazioni».

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