Il “cuore” tecnologico di Serverplan

Alessandro Lanni, Chief Software Architect, e il suo team, guidano l’evoluzione di un’architettura che mette al centro l’adozione dei micro servizi, a garanzia di una maggiore scalabilità, velocità e sicurezza

L’area di Sviluppo Software di Serverplan si occupa dello sviluppo, della progettazione e della manutenzione di tutto il software utilizzato per offrire i servizi ai clienti. «Il reparto di sviluppo svolge un ruolo centrale, fungendo da volano per l’automazione di una vasta gamma di attività. Inoltre, a partire dal 2021, abbiamo avviato un importante cambiamento: l’adozione dei micro servizi – spiega Alessandro Lanni, Chief Software Architect di Serverplan, hosting cloud provider italiano «Questa strategia comporta la scomposizione del business in domini specifici e la loro implementazione tramite micro servizi. Tale approccio ci permette di concentrarci maggiormente su obiettivi specifici, in quanto consente a ciascun team di lavorare su un proprio set di istruzioni e funzionalità».

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Lanni, che vanta oltre vent’anni di esperienza nella progettazione, nello sviluppo e nel deployment di applicazioni server, client e web, prosegue sottolineando che «La transizione verso la nuova architettura, basata sulla decomposizione della business logic in domini e sulla creazione di micro servizi dedicati a ciascun dominio, rende lo sviluppo del software più moderno. Questo processo è iniziato con la suddivisione delle attività di Serverplan in domini distinti, ognuno dei quali è stato trattato come un “silos”.

Per esempio, abbiamo creato un silos per la gestione dei domini e un altro per la gestione amministrativa (fatturazione, pagamenti ecc.). I vantaggi di questa decomposizione sono molteplici: innanzitutto, consente di tenere aggiornata tutta la code base, poiché il software prodotto per Serverplan segue linee guida che agevolano gli aggiornamenti dei requisiti di base. Questa architettura ci permette inoltre di adattarci rapidamente a nuove versioni di tecnologie come, per esempio, il PHP, garantendo una maggiore flessibilità nel ciclo di vita del software. Altro vantaggio significativo: la scalabilità. Siamo riusciti infatti a parallelizzare il lavoro, precedentemente gestito internamente, dando in outsourcing alcune sezioni. Un approccio che consente quindi una maggiore velocità nella gestione e nell’esecuzione delle operazioni».

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Il reparto di Sviluppo Software di Serverplan è costantemente impegnato a migliorare i processi aziendali per garantire un’efficienza operativa al servizio del cliente. «È solo grazie alla nostra infrastruttura che la nuova architettura diventa altamente scalabile e resiliente», precisa Lanni.

L’importanza della sicurezza

Serverplan ha sede a Cassino (Frosinone) e dispone di un data center a Roma, dove sono collocate tutte le macchine e l’infrastruttura di rete e server. La sicurezza, unitamente all’assistenza al cliente, è stata una priorità fin dal debutto sul mercato, nel 2002. «I dati gestiti da Serverplan sono sensibili e includono informazioni personali e aziendali. Di conseguenza, la nuova architettura è stata progettata con un’enfasi particolare sulla sicurezza dei dati, sia in termini di privacy che di affidabilità», spiega Lanni.

È importante ricordare che tutto ciò che gli utenti vedono sul sito, e tutte le azioni che possono compiere, dalla registrazione, agli acquisti, ai rinnovi nel corso degli anni, sono resi possibili grazie al lavoro del reparto di Sviluppo Software di Serverplan. «La nostra missione è paragonabile al ruolo di un portiere in una partita di calcio: anche se il suo contributo non è sempre evidente a fine partita, la sua importanza è fondamentale. In un’azienda come la nostra, focalizzata sulla vendita di hosting, server e domini, potrebbero essere più enfatizzati reparti come il pre-sales o il supporto tecnico, che rispondono direttamente alle esigenze immediate dei clienti», aggiunge Lanni.

Il ruolo dell’AI

«È risaputo che oggi i codici possono essere scritti anche con l’ausilio di tecnologie come ChatGPT, ma è innegabile che la componente umana rimane e rimarrà sempre fondamentale, soprattutto quando si tratta di argomenti complessi. Sebbene l’AI possa migliorare, per esempio, la scrittura di algoritmi e risolvere determinati problemi, è importante tenere presente che le informazioni fornite dall’AI sono il risultato del pensiero umano. Grazie all’esperienza accumulata nel tempo, l’AI può diventare un potente strumento nelle mani degli esperti. Al contrario, se utilizzata da persone meno esperte, può limitare la capacità di apprendimento e lo sviluppo della logica e della critica, trasformandosi in uno strumento di copia e incolla. Pertanto l’intelligenza artificiale può supportare e ottimizzare il nostro lavoro, ma non sostituirlo completamente», conclude Lanni.

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