Tre punti chiave per coltivare il talento nei team IT, favorendo un ambiente di lavoro inclusivo e la creazione di valore per clienti in tutto il mondo: empatia, cambiamento culturale e forte senso di appartenenza
Miglioramento del clima aziendale, riduzione del turnover, crescita delle persone e dell’organizzazione: sono questi aspetti fondamentali su cui sta lavorando Global Technologies, la divisione IT di CRIF che punta a fornire valore al business e ai clienti, guidando la trasformazione digitale aziendale attraverso il contributo alla pianificazione, allo sviluppo e alla gestione di soluzioni end-to-end e l’adozione di tecnologie e metodologie all’avanguardia. Attraverso la funzione di People Engagement, CRIF Global Technologies ha voluto investire sempre più sulle persone, con la consapevolezza che fanno la differenza per un’azienda che punta a eccellere sul mercato. «Questo impegno costante e questi investimenti portano a risultati vincenti. Il basso turnover è uno degli indicatori del successo delle iniziative portate avanti insieme ai colleghi IT» – spiega Antonio Baldino, Global Technologies People Engagement director di CRIF.
«Crediamo molto nell’ascolto, non gestiamo le persone in modo distaccato o semplicemente assegnando compiti: siamo interessati a sapere cosa ne pensano, vogliamo che contribuiscano allo sviluppo delle idee, che ci dicano cosa funziona e cosa no. La mia funzione da sola, senza il feedback delle persone che mi circondano, non potrebbe contribuire alla crescita dell’azienda». Il motto ricorrente nelle comunicazioni interne di CRIF è “IT evolves with you”. «Si tratta di un gioco di parole che sottolinea la centralità delle persone nel processo di crescita e innovazione» – spiega Baldino, suggerendo un percorso basato su tre elementi chiave per coltivare un ambiente di lavoro inclusivo e orientato alla creazione di valore: «Adottare una gestione basata sull’empatia, incoraggiare il cambiamento culturale e promuovere un forte senso di appartenenza al team».
L’EMPATIA AL CENTRO
Un concetto importante, per CRIF e per la sua divisione Global Technologies, è quello di Empathy-based management. La gestione basata sull’empatia – come spiega Baldino – può influenzare il clima aziendale e incidere sul successo dei progetti. L’approccio pone l’empatia al centro delle relazioni del team. Questa modalità di comunicazione, ascolto e interazione ha l’obiettivo di far sentire le persone a proprio agio, in un ambiente sicuro, dove il manager si pone verso la risorsa come un coach, un mentore. Questo non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma favorisce anche una cultura aziendale basata su fiducia e collaborazione. «Siamo un’azienda moderna, dove la gerarchia è ormai sfumata; ci si trova quotidianamente a incontrare nei corridoi un direttore senior che parla con una risorsa junior entrata da poco» – racconta Baldino. «È ormai la normalità in CRIF, come in altre aziende evolute. Come divisione IT, lavoriamo a tutto tondo sul team, sulla condivisione di obiettivi e valori, sulle motivazioni, su collaborazione e multiculturalità. Quest’ultimo è un tratto importante per CRIF, in quanto i nostri team sono composti da professionisti italiani, indiani, polacchi, statunitensi e non solo. Le persone devono sentirsi parte di un ambiente in cui potersi esprimere al massimo. Perché questo si realizzi, devono poter contare su manager e colleghi in grado di conoscerli, ascoltarli attivamente e in maniera ricettiva. Il manager come coach, quindi, non come capo».
CULTURAL CHANGE
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso del cambiamento culturale, della necessità di lavorare sulle attitudini delle persone, di prepararle al nuovo o alla comprensione della diversità. Si tratta di un processo complesso, che richiede un forte mix tra leadership, comunicazione chiara e attenta osservazione delle dinamiche. «È importante coinvolgere tutti i livelli dell’organizzazione e creare un ambiente in cui gli individui si sentano incoraggiati a esprimere le proprie opinioni e ad adottare nuove pratiche per raggiungere obiettivi sempre più sfidanti» – spiega Baldino. «Ritengo sia difficile evolversi o innovare se non si è pronti al cambiamento. Spesso le persone restano ancorate alle proprie abitudini, al si è fatto sempre così». Perché cambiare allora? Perché pensando fuori dagli schemi, la risposta è una sola: «Perché no» – afferma Baldino. «Occorre ampliare lo sguardo, non dando nulla per scontato e aspirando al meglio, specialmente in un mondo tecnologico che viaggia a velocità siderali, con il rischio di essere superati sul mercato. Se non avessimo lavorato con costanza su questi aspetti – spiega Baldino – non avremmo mai saputo gestire il periodo pandemico dove sono profondamente cambiate le modalità di lavoro e chi non si è adattato tempestivamente ha perso tante risorse e, quindi, conoscenza. Per esempio, lo smart working ha significato anche dover pensare e creare dei momenti informali virtuali per mantenere e rafforzare il rapporto umano ed empatico».
IL TEAM È TUTTO
Mentre un gruppo è composto da persone che lavorano semplicemente insieme, senza una reale connessione o obiettivo comune, un team va oltre, è più di una somma delle sue parti: lavora in modo sinergico, superando le sfide e celebrando i successi insieme. Questo richiede un investimento nell’ascolto attivo, nella fiducia reciproca e nella valorizzazione delle competenze individuali. «Senza dubbio il team è tutto» – conferma Baldino. «Team vuol dire forza, compattezza, senso di appartenenza, voglia di raggiungere i traguardi insieme, aiuto reciproco, obiettivi comuni». Nell’area IT di CRIF c’è una forte interdipendenza tra le funzioni: «Una tendenza inevitabile ma anche molto costruttiva» – spiega Baldino. «Per esempio, negli open space, non ci sono postazioni dedicate a un gruppo specifico ma nello stesso tavolo possono sedersi system engineer, software developer, software architect. Anche questo contribuisce alla creazione del team, perché ci si confronta in modo più naturale, non vi sono divisioni. La possibilità di costruire relazioni umane e non solo professionali permette di ridurre anche le incomprensioni e la conflittualità».
GUIDARE LA TRASFORMAZIONE
CRIF opera in 37 nazioni, in quattro continenti, con oltre 6.400 professionisti e team multiculturali. «Con oltre 1.500 professionisti IT in tutto il mondo – dichiara Baldino – abbiamo un punto di vista privilegiato su come le tecnologie e il business si evolvono insieme e su come rispondere alla trasformazione digitale e alle esigenze dei mercati. È un percorso che affrontiamo con atteggiamento proattivo al fianco dei nostri colleghi per supportare ogni giorno oltre 10mila e cinquecento banche e società finanziarie, più di 600 assicurazioni, 90mila imprese e un milione di consumatori che serviamo a livello globale». CRIF rappresenta un partner di business, un compagno di viaggio in un ecosistema fisico e digitale in continua evoluzione. «Insieme ai direttori delle varie funzioni di CRIF Global Technologies, prestiamo molta attenzione nel porre le persone al centro dei progetti. Questa consapevolezza – che è al tempo stesso una sfida – ci ha permesso di superare al meglio il triennio 2020-23, caratterizzato da un’accelerazione delle assunzioni nel mondo IT a livello globale, dove persone che vivono in Italia o in Polonia erano assunte da società statunitensi in modalità full smart working».
CRIF si distingue per la solida cultura aziendale. «Valori importanti – continua Baldino – che condividiamo con la vision dell’ufficio HR, quali un’attenzione particolare alle persone, una politica di sviluppo professionale e retributivo mirata, un impegno costante nella formazione e un approccio integrato verso le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Tutto ciò ci ha consentito di rimanere competitivi nella talent acquisition e nell’employer branding». Ne sono riprova alcuni importanti riconoscimenti ricevuti da CRIF come “Italy’s Best Employers 2024” – classifica pubblicata dal Corriere della Sera, in collaborazione con Statista – e “Leader della Sostenibilità 2023” in Italia – ranking stilato da Il Sole24 Ore sempre in collaborazione con Statista. La capacità di essere e fare squadra rappresenta un pilastro fondamentale per migliorare il supporto e i servizi offerti ai clienti. «Siamo sulla strada giusta – conclude il Global Technologies People Engagement director di CRIF – e quello che più conta è aver definito e condiviso il giusto approccio, individuando le attitudini personali necessarie per raggiungere obiettivi importanti».