Alce Nero, quando l’innovazione IT abbraccia la sostenibilità

Alce Nero, quando l’innovazione IT abbraccia la sostenibilità

La filosofia sostenibile di Alce Nero incontra l’approccio green by design di Aruba. Il data center in cloud diventa parte integrante della rete interna, con latenza inferiore ai 10 millisecondi

Alce Nero, il pioniere italiano della filiera biologica, ha una storia che risale al 1978. Da allora, si è impegnato a costruire una realtà che unisce oltre mille agricoltori italiani e più di 10mila piccole realtà agricole familiari nel Centro e Sud America. La missione è produrre alimenti di qualità, rispettando la terra e l’equilibrio che regola la coesistenza con l’uomo. Gli azionisti di Alce Nero sono le stesse imprese agricole e industrie agroalimentari coinvolte nella coltivazione e trasformazione dei prodotti. Per questi, il biologico rappresenta l’unico metodo possibile per produrre cibo che sia benefico per la terra, per chi la coltiva e per chi lo consuma. L’offerta di Alce Nero è apprezzata sia in Italia che all’estero. Attualmente, comprende oltre 300 specialità, tra cui una linea dedicata alla prima infanzia, prodotti certificati Fairtrade di origine latinoamericana, tè, riso basmati asiatico e una linea di prodotti freschi e surgelati. Nel 2022, Alce Nero ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità, dimostrando l’impegno comune di tutte le funzioni aziendali nei confronti dei valori fondamentali della società.

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CAMBIARE PER CRESCERE

A luglio 2022, Alce Nero ha inaugurato una nuova struttura a Castel San Pietro (Bo), con una superficie di oltre 25mila metri quadrati. Questo moderno e tecnologico magazzino riveste un ruolo fondamentale nella gestione della merce e nella preparazione degli ordini. Gli operatori utilizzano un’applicazione WMS (Warehouse Management System) dedicata, che interagisce con asset wireless, lettori indossabili e strumenti IoT. Il continuo scambio di dati richiede un’alta stabilità dell’ambiente di rete e la costante disponibilità delle informazioni. L’azienda ha dunque intrapreso un percorso di migrazione verso il cloud per sfruttare i vantaggi di alta disponibilità, contenimento dei costi e assenza di manutenzione. Tuttavia, il sistema WMS rappresentava il principale ostacolo per il passaggio a un modello SaaS, poiché solitamente non è adatto all’implementazione al di fuori di un ambiente on-premise. Alce Nero ha dovuto confrontarsi con i limiti fisici della tecnologia, come le latenze e le numerose variabili di performance gestite dal cloud provider.

LA SCELTA DEL VPC DI ARUBA

La migrazione al nuovo ambiente di Virtual Private Cloud, indirizzata da Aruba Enterprise – la divisione del gruppo Aruba che si occupa di progetti complessi tailor made per organizzazioni enterprise e PA in ambito cloud, data center e trust services – è stata risolutiva per Alce Nero. Il data center in cloud è diventato parte integrante della loro rete interna, con una latenza inferiore ai 10 millisecondi. Nonostante l’utilizzo di strumentazione wireless nel magazzino, la transizione è avvenuta senza intoppi. Inoltre, grazie a un’ulteriore triangolazione, il backup dei dati è divenuto più affidabile, con una replica su uno storage immutabile di Aruba. Oltre alla reputazione, il progetto proposto da Aruba Enterprise ha fatto centro anche per l’approccio green by design delle infrastrutture dei data center. Questo si allinea perfettamente alla filosofia di Alce Nero, che si impegna per una strategia climate positive. Sotto il profilo economico, la certezza dei costi delle risorse fruite è stata di grande valore: Aruba Enterprise offre un modello di tariffazione flat e una fatturazione certa, evitando importi variabili legati a parametri difficilmente misurabili in anticipo, come transazioni e utilizzo della banda.

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Dal punto di vista tecnico, il team IT di Alce Nero è riuscito a estendere nel cloud il sistema di cybersecurity esistente, basato su intelligenza artificiale, che isola autonomamente gli endpoint in caso di minaccia. Le sonde progettate per funzionare in ambiente fisico hanno ottenuto visibilità su quanto accade nella sottorete cloud, consentendo all’AI lo stesso livello di granularità di informazioni on-premise anche sul segmento di rete remoto. Ma c’è di più: il successo della migrazione su Virtual Private Cloud ha suggerito l’implementazione di un ulteriore data center separato. In questo nuovo spazio verranno attivate virtual machine dedicate all’erogazione di servizi specifici per i partner di Alce Nero. Poiché si tratta di una rete accessibile dall’esterno, la sicurezza sarà gestita da Aruba Enterprise, così da consolidare maggiormente la collaborazione tecnologica con il cliente.