Nutanix, la forza dell’IA è nell’integrazione

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Uno dei vantaggi nell’adozione dell’intelligenza artificiale a scopo di business è, o almeno dovrebbe essere, l’interoperabilità. Il rischio che le varie piattaforme capaci oggi di potenziare il lavoro non si parlino tra di loro, creando una nuova era del lock-in, è alto ma, a quanto pare, non così vicino a realizzarsi. Merito anche di aziende come Nutanix, che da sempre lavorano per migliorare l’integrazione dei propri sistemi sugli altri presenti sul mercato. E i numeri lo dimostrano. Il secondo trimestre di Nutanix è ancora in crescita, con tutti gli indicatori in positivo. “Secondo noi, la piattaforma Nutanix offre oggi dei servizi critici, nei quali gli utenti possono ritrovare la potenza del multicloud e adottare le innovazioni di cui hanno bisogno, come l’IA” spiega Benjamin Jolivet, Country Manager di Nutanix Italia. Solo pochi giorni fa, Nutanix ha comunicato un’implementazione congiunta con Microsoft e Cisco per un’installazione presso clienti enterprise. “Le nostre tecnologie sono in adozione sul cloud pubblico così come sul privato anche se vediamo una maggiore maturità nel poter scegliere ciò di cui hanno più necessità, sfruttando la versatilità di hardware e software”. Vale la pena ricordare come il 70% dei clienti Nutanix a livello globale oggi utilizzi l’hypervisor integrato nella piattaforma, AHV. 

Il mercato italiano

Nello specifico dello scenario italiano, il business di Nutanix conta, come sempre, sul canale. “I nostri clienti stanno seguendo i trend tecnologici consolidati ma anche quelli più innovativi, guardando oltre i 12 mesi” le parole di Thomas Giudici, Sales Manager Italy North di Nutanix. “Anche i partner si sono oramai resi conto che nel nostro Paese i clienti sono pronti per affrontare le nuove sfide lanciandosi in cambiamenti tecnologici che non sono evitabili, se si vuole crescere e fondare basi solide per il futuro. In questo momento c’è incertezza su come gestire determinati flussi che invece erano più semplici in passato. La componente di incertezza porta il canale, così come gli utenti finali, a capire cosa il mercato offre in alternativa, forse rendendo più difficile il lavoro di un fornitore come noi ma anche, in positivo, spingendoci a fare sempre meglio”.

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Nell’ottica di Nutanix, l’ecosistema di partner è ciò che rappresenta il vero valore dei servizi offerti dall’azienda. Basti pensare che la cosiddetta Nutanix Cloud Platform si pone nel mezzo di vantaggi come l’integrazione con workload e app e l’opportunità di girare praticamente ovunque, dai data center al public cloud, cloud di service provider e localizzazioni edge. “Il punto centrale è di permettere ai clienti di farli lavorare dove meglio credono” prosegue Marco Del Plato, Systems Engineer Manager Italy di Nutanix. “Tutto ciò è reso possibile dall’esistenza di una rete che permette di fornire le nostre soluzioni a 360 gradi. La volontà è realizzare alternative cucite addosso alle esigenze dei clienti”. La Nutanix Cloud Platform si compone di Unifield Storage Services, Database Services e Desktop Services. Al loro interno, sta assumendo importanza crescente il panorama delle AI Operations, inglobate nell’anima Cloud Manager, che si affianca alla Cloud Infrastructure. 

La gestione dell’IA è una componente a cui i clienti di Nutanix si interessano sempre di più, spesso senza sapere da dove partire. “Sappiamo che ci sono alcune preoccupazioni in merito, ad esempio come vengono manipolati i dati più critici di un’azienda e come questi potrebbero uscire fuori dal contesto della governance” continua Del Plato. “Chi conoscere le logiche IT spesso non comprende però il beneficio dei modelli ed ecco allora la necessità di accompagnare i clienti verso un’implementazione ragionata e utile dell’intelligenza artificiale”. La Nutanix Gpt-in-a-box, è il modello che permette di ottenere le app generative basate sui foundation models e componenti integrati, come Kubernetes. “Lo scopo, sempre nella nostra filosofia one-click, è generare un ambiente IA che sia in grado di deployarsi cliccando solo un bottone”.

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La metà degli intervistati di una ricerca Cisco, il multicloud è il nuovo cloud, ossia un nuovo standard da seguire. Cisco e Nutanix hanno tanto in comune: si tratta di aziende che hanno entrambe posizioni di forte innovazione, con leadership in vari campi. “La spinta è dunque identica e questo ci porta ad avere obiettivi tecnologici comuni” afferma Fabrizio Gergely, Architexture Sales Leader Italy di Cisco. Dal punto di vista della strategia, Cisco e Nutanix lavorano per una soluzione di iperconvergenza flessibile e dinamica. Per raggiungere tale risultato, Cisco ha adottato una visione a 360 gradi, con un’ingegnerizzazione, un go to market e un supporto delineati su tutto il percorso di sviluppo, attuazione e post-vendita “Come Cisco, stiamo sviluppando tecnologie che siano adeguate a supportare i carichi applicativi di intelligenza artificiale. Soprattutto di progetti complessi, con i nostri partner, abbiamo una suite di gestione che prevede interoperabilità e integrazione, a maggior valore per uno scenario in divenire. Come Nutanix, siamo focalizzati nel creare un ecosistema. I Cisco Validated Design si concentrano proprio su questo: dettagliare in maniera puntuale e precisa come implementare le soluzioni in modo che riducano tempi, costi e rischi dei progetti”.