NovaNext e Fortinet, protezione attivata

NovaNext e Fortinet, protezione attivata
Paolo Panzanini, direttore commerciale di NovaNext e Cesare Radaelli, senior director Channel account di Fortinet

Per contrastare gli attacchi cyber, in continua e rapida evoluzione, le aziende devono investire in soluzioni di sicurezza avanzate, adeguarsi a norme sempre più stringenti e formare il personale per riconoscere e affrontare le minacce in modo efficace

Da vent’anni NovaNext è Advanced Partner di Fortinet per la sicurezza. «Più che una scelta, si è trattato di un’evoluzione dettata dalle esigenze del mercato e dalle soluzioni offerte da Fortinet che per noi è un vendor che unisce l’eccellenza delle varie architetture tecnologiche alla flessibilità imprescindibile per rispondere alle normative e alle necessità dei clienti, nel campo della sicurezza IT e OT» – spiega Paolo Panzanini, direttore commerciale di NovaNext. «Si tratta di un approccio olistico anziché verticale, necessario in quanto non ci sono più barriere tra le varie aree della protezione».

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Una partnership commerciale e tecnica di lungo corso che – come dichiara Cesare Radaelli, senior director Channel account di Fortinet – si fonda su solide basi: «Da un lato emerge la nostra capacità di offrire soluzioni che possono essere apprezzate dai clienti, frutto di una visione sempre più estesa e allargata della sicurezza che oggi non riguarda solo il controllo dell’impianto del cliente, ma si estende ad ambienti eterogenei, richiedendo un approccio trasversale e olistico. Dall’altro lato, le nostre offerte, all’avanguardia e complete, devono consentire ai partner di spaziare sul mercato. In NovaNext, Fortinet trova un partner su cui costruire e mantenere una relazione solida nel tempo. Le loro competenze e l’esperienza di tradurre le esigenze del cliente in progetti sono fondamentali».

PROTEZIONE E VISIBILITÀ

NovaNext è un system integrator italiano che opera sul mercato da 35 anni. Focalizzato in soluzioni tecnologiche quali, Networking, Cyber Security, Data Center, IoT e Digital Workplace, offre progetti e servizi complessi. Vanta tre sedi in Italia, Rivoli (Torino), Milano e Roma e conta su un team di circa ottanta tecnici altamente qualificati. L’azienda ha all’attivo progetti multinazionali, compresi quelli realizzati in collaborazione con Fortinet, grazie alla presenza di NOC (Network Operations Center) e SOC (Security Operations Center). La partnership tra NovaNext e Fortinet offre al cliente la capacità di realizzare progetti end-to-end di sicurezza. Fortinet è un’azienda multinazionale americana con oltre vent’anni di esperienza nel settore della cybersecurity. La sua missione è proteggere la sicurezza di persone, device e dati ovunque si trovino. Fortinet è uno dei motori dell’evoluzione della cybersecurity e della convergenza tra networking e sicurezza.

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Con oltre 50 soluzioni nel suo portafoglio, Fortinet copre una vasta gamma di esigenze, dalla protezione degli utenti fino ai sistemi legacy, includendo ambiti come il cloud e l’OT. La visione olistica di Fortinet si realizza attraverso la sua piattaforma Security Fabric, che non solo protegge, ma agisce come un abilitatore del business. Le soluzioni interconnesse offrono non solo protezione, ma anche la visibilità necessaria per il controllo e la gestione degli impianti di sicurezza. Oggi, gli attacchi possono infatti colpire sia i privati cittadini tramite i loro telefoni sia le strutture aziendali. «Ecco perché è essenziale fare business attraverso una piattaforma come quella di Fortinet e in collaborazione con partner qualificati» – sottolinea Radaelli di Fortinet.

PRONTI PER LA NIS2?

Il processo di adozione di nuove tecnologie di sicurezza subirà un’accelerazione in ottobre, quando entrerà in vigore la NIS2, soprattutto per la parte relativa alla compliance. La revisione della direttiva Network and Information System è un passo significativo verso la creazione di un livello comune di sicurezza informatica in tutta l’UE. Essendo una direttiva globale, NIS2 mira a rafforzare la resilienza dei fornitori di servizi essenziali e importanti contro le minacce informatiche introducendo standard e pratiche di sicurezza coerenti. Le organizzazioni devono adottare e pubblicare le misure per conformarsi alla Direttiva NIS2 entro il 17 ottobre 2024 e applicare tali misure dal 18 ottobre 2024.

NovaNext ha all’attivo numerosi progetti con Fortinet. «Tra i clienti annoveriamo, ad esempio, una grande banca e un famoso marchio nel settore della moda, con cui abbiamo sviluppato progetti di sicurezza perimetrale e SD-WAN» – racconta Panzanini di NovaNext. «Abbiamo anche implementato una soluzione Zero Trust Network Access per un’azienda di travel arrangements dimostrando la nostra capacità di coprire una vasta gamma di settori». I mercati di riferimento includono il farmaceutico, la GDO, il retail and food, le utilities, l’industria e la PA in generale e altri. «La sicurezza è trasversale. La collaborazione con NovaNext è a tutto campo in ogni comparto» – conferma Radaelli di Fortinet. «Oggi non esiste più un perimetro definito. Le aziende devono essere in grado di contrastare, gestire e vincere diverse sfide. Una di queste è la complessità dell’ambiente che, non essendo più “perimetrato”, comprende una serie di elementi che devono essere considerati: infrastruttura interna, infrastrutture esterne, complessità a livello applicativo e la necessità di garantire l’accesso, nonché il rispetto delle normative». Fortinet offre una soluzione di sicurezza completa che può supportare il cliente nel suo percorso, consentendogli di esplorare e navigare in nuovi ambienti, come il cloud, garantendo al contempo lo stesso livello di sicurezza che avrebbe all’interno della propria rete. «Tutto questo viene realizzato attraverso la nostra rete di system integrator, poiché la sicurezza non ha mai una fine. Con NovaNext stiamo affrontando il tema dell’OT, proponendo soluzioni EASM (External Attack Surface Management, ossia FortiRecon) e di deception (FortiDeceptor), utilizzate in ambiente IT e OT. Sono soluzioni che installate, configurate e opportunamente gestite permettono di dare visibilità al cliente su quello che sta succedendo» – spiega Radaelli.

LA COMPLESSITÀ DELLE MINACCE

La sfida è quella di affrontare la crescente complessità delle minacce. «Stiamo assistendo a un aumento dei volumi di attacco e nuovi punti di ingresso e a perimetri sempre più fluidi» – afferma Panzanini di NovaNext. «Secondo il recente Rapporto Clusit, in Italia la quantità di incidenti è aumentata del 40% solo nel primo semestre del 2023, incremento ben quattro volte superiore rispetto al resto del mondo. Le vittime italiane rappresentano ora il 9,6% del totale globale, sottolineando una tendenza preoccupante, a maggior ragione considerando che solo nell’industria 4.0 il beneficio fiscale dell’Iper Ammortamento è ottenibile a patto che il bene/materiale sia interconnesso ai sistemi interni e/o esterni, quindi con un ulteriore aumento potenziale della quantità e dei punti di attacco. Per aiutare i clienti ad affrontare queste importanti e complesse sfide, noi portiamo competenze e un approccio olistico, offrendo anche un SOC ed esperienze consolidate. Tutto questo ci ha permesso di certificare le architetture dei vendor presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e di essere coinvolti nel Progetto Strategico Nazionale». Recentemente, NovaNext ha ottenuto la specializzazione OT. «Una specializzazione importante, che ci permette di offrire le soluzioni Fortinet con la competenza necessaria sempre più richiesta dai clienti anche in ambiente OT» – dichiara Panzanini.

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FORMAZIONE E SICUREZZA

NovaNext vanta un team di formazione che ha istruito decine di migliaia di professionisti negli anni. «Non ci limitiamo a offrire formazione specifica sulla cyber security, ma anche percorsi di certificazione e training di awareness a tutti i dipendenti per garantire che affrontino la routine lavorativa in modo sicuro» – sottolinea Panzanini di NovaNext. Dal canto suo Fortinet lavora intensamente per introdurre temi di sicurezza informatica anche nei percorsi formativi: «La mancanza di risorse adeguate è un problema molto sentito. Ne consegue che la specializzazione è quindi fondamentale non tanto per avere “il bollino” ma proprio perché le competenze sono l’elemento differenziante» – conclude Radaelli di Fortinet.