La Business Unit collabora con gli Enti nazionali e internazionali per sviluppare progetti e soluzioni a beneficio dei cittadini e delle comunità
Contesto internazionale e focus su ricerca e innovazione: queste le caratteristiche che contraddistinguono la Business Unit International Institutions & Research di Fincons Group, nata nel 2020 per gestire i progetti e le collaborazioni del Gruppo con organizzazioni internazionali come la Commissione Europea e l’ONU.
«Abbiamo iniziato lavorando con alcune agenzie della Commissione Europea presenti in Italia e, nel tempo, abbiamo ampliato il nostro raggio di azione arrivando a collaborare con agenzie ed istituzioni presenti in tutta Europa» – racconta Matteo Villa, Global BU International Institutions & Research general manager. Una crescita che ha permesso alla BU di arrivare a vestire un doppio ruolo nei confronti delle istituzioni: da un lato fornire servizi e soluzioni IT a supporto della digitalizzazione degli enti, dall’altro partecipare ai progetti di ricerca e sviluppo promossi dalle stesse istituzioni, che possono essere regionali, nazionali o internazionali.
«Per quanto riguarda i servizi – spiega Villa – offriamo consulenza IT e studi di fattibilità, realizzazione di nuove applicazioni e reingegnerizzazione dei sistemi esistenti, allo scopo di supportare le organizzazioni nel servire al meglio cittadini e comunità. Una delle collaborazioni più significative in questo ambito è quella con il Joint Research Centre (JRC), direttorato generale della Commissione Europea con sedi in più Stati UE. Il JRC è il “braccio tecnico” della CE che svolge attività di ricerca applicata. Abbiamo iniziato lavorando con la sede JRC di Ispra (Va), per poi ampliare la collaborazione anche su altre sedi. Fincons fornisce consulenti specializzati che lavorano fianco a fianco con il personale JRC e partecipano a diversi progetti che riguardano, ad esempio, la protezione del cittadino e dell’ambiente e l’efficientamento energetico».
Un’altra importante collaborazione è quella con WIPO (World Intellectual Property Organization), l’agenzia dell’ONU che si occupa di proprietà intellettuale, con cui Fincons lavora da tempo sviluppando applicazioni per la gestione delle royalty su contenuti audio e video. Recentemente è stata avviata una collaborazione anche con SRB (Single Resolution Board), agenzia europea con sede a Bruxelles che opera a supporto delle banche in difficoltà, mitigando gli impatti sull’economia reale e le finanze pubbliche dei Paesi UE.
«In ambito ricerca e sviluppo – prosegue Villa – mettiamo a disposizione il nostro know-how tecnologico per la realizzazione di progetti innovativi promossi e finanziati da istituzioni internazionali, come la Commissione Europea, nazionali e locali, come i Ministeri e le Regioni. Partecipare a questi progetti ci permette di collaborare con Centri di Ricerca, Università ed altre aziende, rafforzando così la nostra rete di relazioni con attori di primo piano impegnati, come noi, a creare nuove opportunità di innovazione. I nostri fiori all’occhiello sono i progetti di digital transformation promossi dalla Commissione Europea in diversi ambiti, molti dei quali riguardano tematiche di impatto sociale».
Tra questi, il progetto “SignON” (cofinanziato dalla Commissione Europea), che automatizza il processo di traduzione dalla lingua parlata al linguaggio dei segni, ampliando l’offerta di contenuti fruibili da persone con disabilità uditive, o il progetto di Intelligenza Artificiale AI4TRUST (cofinanziato dal SERI), che prevede la realizzazione di un’applicazione in grado di intercettare le fake news, prevenendo la diffusione di informazioni erronee o ingannevoli. Infine, è da ricordare “Silvanus”, il progetto europeo in cui Fincons è leader del pilot italiano, che mira a combattere la diffusione degli incendi boschivi, efficientare l’utilizzo delle risorse e rigenerare il paesaggio.
«Attraverso questi progetti – conclude Villa – abbiamo la possibilità di contribuire concretamente alla realizzazione di soluzioni che creano contesti inclusivi e che possono fare la differenza per molte persone, e questo ci rende ancora più orgogliosi».