La sostenibilità ambientale è una delle sfide più grandi che si presentano per chi gestisce la tecnologia all’interno delle aziende, e anche l’infrastruttura di stampa deve essere inclusa fra le tecnologie da tenere in considerazione.
Secondo una ricerca condotta da Quocirca – società di ricerca e analisi del mercato globale – entro il 2025 l’impatto ambientale sarà la principale priorità per le organizzazioni, e il 60% di esse punterà ad essere Net Zero (zero emissioni) entro il 2030.
L’implementazione di sistemi per la gestione ambientale, sociale e di governance (ESG) è diventata una pratica sempre più diffusa tra le aziende. Questa tendenza non è guidata solo dalla volontà delle aziende stesse, ma anche dall’obbligo legale di farlo. Le normative sullo smaltimento delle attrezzature e le disposizioni dell’Unione Europea sui requisiti di rendicontazione della sostenibilità per le società quotate in borsa sono alcuni dei fattori che spingono le aziende ad adottare tali sistemi, che mirano a garantire una gestione responsabile delle risorse e a promuovere la sostenibilità a tutti i livelli dell’operatività aziendale.
Cosa fare per garantire che l’infrastruttura di stampa e documentazione sia in linea con gli obiettivi di sostenibilità in azienda?
Negli ultimi vent’anni, è diventato comune ricevere e-mail che invitano i destinatari a considerare l’ambiente prima di stampare. Una ricerca condotta da Quocirca conferma che le organizzazioni vedono nella stampa responsabile ed eco-sostenibile una soluzione per rendere le loro attività più green. Ciò implica valutare l’impatto dell’inchiostro o del toner usato per stampare, delle cartucce stesse e dell’energia richiesta per far funzionare la stampante.
Ma questi sono solo gli elementi più ovvi; è necessario considerare anche altri aspetti importanti, tra cui l’energia e le materie prime utilizzate nella produzione delle cartucce e dei dispositivi stessi, così come il costo del loro trasporto. Inoltre, le cartucce d’inchiostro o toner scartate e i dispositivi dismessi contribuiscono all’aumento dei rifiuti elettronici. Ecco perché le stampanti e le cartucce sono presenti nel Piano d’Azione dell’Economia Circolare dell’UE, che mira a garantire che i prodotti siano riparabili o almeno riciclabili.
Chiedere ai fornitori di dare informazioni dettagliate sulle risorse utilizzate per la produzione di apparecchiature, il consumo di energia, le emissioni di carbonio, ecc. è un punto di partenza per valutare il proprio impatto ambientale e iniziare a gestirlo. Tuttavia, questo non è sufficiente. I manager devono infatti essere in grado di visualizzare il problema nella sua interezza, monitorando l’utilizzo delle apparecchiature e garantendo l’efficienza a livello di consumabili, dispositive e dal punto di vista organizzativo.
È qui che entrano in gioco i programmi di riciclo delle cartucce, i servizi di stampa gestita e i software integrati nei dispositivi ad alta efficienza energetica. Allo stesso modo, sono fondamentali le piattaforme di gestione della stampa che possono fornirti una visione completa dell’infrastruttura di stampa e dei volumi di stampa dei documenti, consentendoti di affrontare le pratiche di stampa non sostenibili durante l’intero ciclo di vita dei dispositivi.
È importante non solo produrre stampanti che possano essere facilmente riparabili, ma anche implementare sistemi di monitoraggio efficaci per individuare eventuali problemi in anticipo. È fondamentale garantire l’accesso a tecnici qualificati in grado di effettuare riparazioni quando necessario. Se i dispositivi possono essere aggiornati a distanza, è possibile ottimizzare le prestazioni durante l’intero ciclo di vita della stampante, senza richiedere visite in loco.
Essere in grado di monitorare l’utilizzo delle cartucce e dei dispositivi significa anche poter dimostrare la fattibilità economica di azioni più mirate per ridurre gli sprechi, come ad esempio la sostituzione delle firme elettroniche per alcuni documenti e la riorganizzazione dei flussi di lavoro. Questo ti fornisce la prova di cui hai bisogno per convincere gli utenti a stampare responsabilmente, ad esempio utilizzando la stampa fronte-retro ecologica e le modalità bozza, se disponibili.
Inoltre, una gestione semplificata dei materiali di consumo consente di acquistare inchiostro e toner solo quando necessario, evitando ordini ripetuti e accumuli di scorte dimenticati. Ciò solleva la questione riguardo alla facilità di restituzione delle cartucce usate; per questo è di fondamentale importanza individuare un fornitore che garantisca servizi di riciclo o rigenerazione dei consumabili per evitare che le cartucce finiscano in discarica.
Tutti questi sforzi assicurano che le iniziative per aumentare la sostenibilità siano basate su dati concreti, tracciabili e visibili. Ciò è importante per gli utilizzatori dei dispositivi, i responsabili della sostenibilità dell’organizzazione e per gli stakeholder esterni, che siano azionisti o gruppi ambientalisti.
Quindi, se si desidera adottare una strategia di stampa veramente sostenibile, è importante seguire questo percorso, che include la riparazione delle stampanti, il monitoraggio dell’utilizzo, l’ottimizzazione dei flussi di lavoro, la gestione efficiente dei materiali di consumo e la tracciabilità dei risultati.
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