Altman torna nel board di OpenAI

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Si completa il dietrofront del manager dopo la dipartita di fine 2023

Sam Altman è tornato nel consiglio di amministrazione di OpenAI, quasi quattro mesi dopo che il CEO è stato estromesso, e rapidamente reintegrato, dalla società da lui fondata. Sebbene Altman fosse tornato come massimo dirigente della società di intelligenza artificiale a novembre, un consiglio temporaneo ha supervisionato il suo ritorno e le successive indagini sulla sua condotta. L’indagine è ora completata, secondo la società, che ha aggiunto tre nuovi membri al suo consiglio di amministrazione: Fidji Simo, CEO di Instacart ed ex dirigente di Meta, Nicole Seligman, ex dirigente di Sony e Sue Desmond-Hellmann, ex CEO della Bill and Melinda Gates Foundation. Il co-CEO di Salesforce Bret Taylor, l’economista Larry Summers e il co-fondatore di OpenAI Greg Brockman, che hanno fatto parte del consiglio temporaneo a tre posti, rimarranno al loro posto mentre Taylor continuerà a presiedere. L’annuncio corona diversi mesi tumultuosi per la società di intelligenza artificiale, che è stata scossa dalla brusca cacciata di Altman lo scorso autunno. 

In concomitanza con il ritorno di Altman, OpenAI ha anche pubblicato una sintesi dei risultati di WilmerHale, uno studio legale che il consiglio di amministrazione della società ha incaricato nel dicembre 2023 affinché conducesse un’indagine indipendente sugli eventi che hanno portato al licenziamento di Altman. Nonostante ciò, però, non siamo ancora riusciti a scoprire esattamente il motivo per cui Altman, che è rientrato nell’azienda come CEO entro cinque giorni, è stato licenziato. “WilmerHale [ha scoperto] che la precedente decisione del Consiglio non era nata da preoccupazioni riguardanti la sicurezza del prodotto, il ritmo di sviluppo, le finanze di OpenAI o le sue dichiarazioni a investitori, clienti o partner commerciali”, si legge nel riepilogo. “Invece, è stata la conseguenza di una rottura del rapporto e della perdita di fiducia tra il precedente consiglio di amministrazione e il signor Altman”.

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WilmerHale ha concluso che il precedente consiglio di amministrazione di OpenAI ha licenziato improvvisamente Altman senza dare preavviso alle “principali parti interessate” e senza dare ad Altman l’opportunità di rispondere alle sue preoccupazioni. Per arrivare a questa conclusione, negli ultimi mesi l’azienda ha esaminato più di 30.000 documenti e condotto dozzine di interviste con lo staff di OpenAI, compresi i precedenti membri del consiglio.