Una piattaforma per aiutare la smart factory ad accedere ai dati più eterogenei trasformandoli in valore. Con il supporto dell’AI
Le aziende manifatturiere fanno sempre più affidamento sui dati per migliorare qualità, marginalità e soprattutto aumentare i livelli di soddisfazione dei clienti in un mercato che premia la personalizzazione del prodotto e la velocità di reazione. La materia prima, i dati grezzi non mancano di certo. Anzi. La mission di Qlik consiste proprio nell’offrire gli strumenti in grado di rendere il dato disponibile e valorizzarlo. «La capacità di acquisire dati da fonti eterogenee, siano essi molto dinamici, come quelli che arrivano dai classici ambienti transazionali come l’ERP aziendale o i sistemi di gestione delle linee produttive, con quelli di natura più statica provenienti per esempio dai magazzini o dalle anagrafiche dei clienti, è il problema principale» – spiega Giorgio Dossena, presales manager di Qlik. «Inoltre, è fondamentale poter agire praticamente in tempo reale perché in una fabbrica, non ci si può permettere di raccogliere le informazioni per analizzarle con calma». Le soluzioni Qlik permettono di rendere questo passaggio immediato, realizzando – aggiunge Dossena – gli strati informativi che sono alla base dei modelli analitici e predittivi costruiti dalla business intelligence. Nelle aziende che vogliono mettere in atto processi decisionali data-driven, attrezzando i loro impianti di produzione con le tecnologie della smart factory, proprio per generare grandi volumi di informazioni digitali, Qlik va a indirizzare l’esigenza successiva, ovvero il buon uso di quella informazione.
I dati per capire e decidere
La piattaforma Qlik parte dai casi d’uso reali dei cosiddetti consumatori di dati: il dirigente che consulta una serie di KPI aggiornati direttamente sul proprio smartphone; il responsabile del controllo gestione che deve far quadrare tutti i numeri del suo cruscotto-dati; i venditori, l’ufficio marketing, i collaboratori esterni. La possibilità di accesso – ampio e autonomo – alle informazioni che servono per capire e decidere rappresenta una questione di democratizzazione del dato. Storicamente, l’offerta di Qlik comprende anche la parte specificatamente analitica di data governance e l’elaborazione di scenari descrittivi e predittivi che questi dati rendono possibili. «È una parte – spiega Dossena – che oggi viene continuamente arricchita di aspetti legati all’AI e al machine learning con un preciso obiettivo: quello di scardinare le barriere che, ancora oggi, rendono così complesso accedere al dato, il cui valore non può essere riservato agli specialisti». L’intelligenza artificiale incorporata nelle soluzioni che Qlik mette a disposizione di clienti come Savio Macchine Tessili – che le utilizza per modernizzare i processi di gestione degli ordinativi e ottenere una misura molto più efficace della reale marginalità di macchinari venduti in configurazioni estremamente complesse – affianca in ogni istante gli utenti di queste soluzioni per estrarre maggior valore dalle loro analisi. «L’AI può, per esempio, consigliare un grafico appropriato all’interno di un report o suggerire gli indicatori più utili, facilitando l’estrazione rapida di tali informazioni da un vasto insieme di dati».