L’app incrocerà le informazioni ufficiali con i contenuti per verificare la correttezza dei dati
Tinder ha annunciato che porterà un sistema avanzato di verifica dell’identità negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Brasile e in Messico. La mossa fa parte di uno sforzo continuo per ridurre il numero di malintenzionati che girano attorno all’app per appuntamenti. Il nuovo sistema richiede che gli utenti scattino un video selfie e carichino una patente di guida o un passaporto validi. Tinder richiede da tempo agli iscritti di scattare foto o video selfie come parte del processo di verifica, che fornirebbe un segno di spunta blu per illustrare l’autenticità. Una volta caricato l’ID, Tinder controllerà se è in linea con il video selfie e le foto sul profilo. Analizzerà anche la data di nascita sulla patente o sul passaporto per confermare l’età. Se l’idea di caricare il documento su un’app di appuntamenti dà una sensazione spiacevole, c’è da dire che si può essere comunque verificati con il selfie.
Tuttavia, il profilo riceverà un badge con l’icona della fotocamera blu e non un segno di spunta blu. Tinder ha iniziato a testare questo sistema l’anno scorso in Nuova Zelanda e Australia, e deve aver funzionato bene, data la diffusione che ne è scaturita. Lo strumento di verifica aggiornato arriverà nel Regno Unito e in Brasile entro la primavera, mentre negli Stati Uniti e in Messico entro l’estate. In passato, Tinder e la società Garbo avevano collaborato per fornire un strumento di controllo sull’app nel 2019, con l’intento di verificare se gli utenti avessero storie di violenza. Garbo ha finito per rompere con la società madre di Tinder, Match Group, dopo disaccordi sui pagamenti e su come utilizzare al meglio la piattaforma.